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La mia vocazione di Puttana


di Membro VIP di Annunci69.it pamyzi1
31.07.2023    |    1.400    |    4 9.4
"– Come ti sei sentita? – le chiese Elda dopo essere ripartite..."
Mentre era in giro a fare compere ,Francesca conobbe quella donna in un negozio di intimo, una cinquantenne, capelli rasi, biondiccia, scialba, quasi anonima.

– Prendilo nero il completo, è un colore più sensuale. Piacerà di più a tuo marito.

Le aveva dato del tu, Lisa era una donna giovane che mostrava meno dei suoi anni.

– Ah si a mio marito – disse lei.

– Una ragazza bella come te ne trova cento al giorno di uomini.

– Mi basterebbe trovane due, magari insieme – rispose lei quasi ridendo.

La donna la guardò intensamente e le disse:

– Però….aspettami usciamo insieme

Uscirono e la donna la fece sedere al tavolino di un bar.

– Come ti chiami? E quanti anni hai?

– Francesca, ho 27 anni. E' ho un'uomo che mi ama tanto

– Mi chiamo Elda, dammi del tu.E il tuo uomo ti soddisfa', ti scopa ?

– Si certo , ma a volte sembra sempre stanco .

– Delusa in che senso?

– Be, anche una donna ha diritto alle sue soddisfazioni, ti pare?

– E tu ne vorresti due per volta? – disse la donna divertita – Ma li vorresti davvero?

– A volte ridendo si dicono verità imbarazzanti.

– …se è quello che vuoi……..si può fare. A soldi come vai?

– Pochini davvero.

– Posso offrirti un lavoro che ti farebbe guadagnare bei soldi. Vienimi a trovare.



– Vedi, Francesca , io ho due ragazze, una di loro è anche sposata. Le mando da uomini che vogliono compagnia.

– Le fai fare le puttane?

– Puttana è solo una parola; anche una moglie fa la puttana del marito, si tratta sempre di prendere il cazzo e a loro piace farlo. Se è questo che vuoi anche tu, posso fartene fare quanto ne vuoi e come lo vuoi. Vedi, funziona così: loro conducono una vita normalissima, io le telefono e do un indirizzo ed un’ora. Pensa, non si conoscono neppure tra loro, nessuno sa ciò che fanno e guadagnano tantissimo. Devono vestire normalmente, non dare nell’occhio e se conoscono la persona dove devono andare, mando l’altra. Nessuno saprebbe quello che faresti.

– Mi stai proponendo di fare la puttana?

– Magari lo fai una sola volta, per provare. Che ne dici?

– Una sola volta, dici?

– Dai, Francesca: in fondo si tratta di una scopatina, roba di un’ora, che ti frutta duecento euro.

– Una volta sola?

– Allora si? Abbiamo un accordo?



Elda la chiamò il giorno dopo e le diede un indirizzo e l’ora.

– Non usare il tuo vero nome, non dare mai indirizzi o numeri di telefono e sii disinvolta. Ti mando da una persona importante, fammelo contento e, soprattutto, non devi mai dire di no. Ah, a proposito: tu lo prendi nel culetto?

– L’ho fatto una sola volta, ma se lo vuole glielo faccio fare.

– Brava ,Francesca, così. Tu hai la vocazione per queste cose.



Bussò al citofono e scattò il cancelletto della villa. Le venne ad aprire un uomo anziano, grosso di statura, un viso simpatico, baffi brizzolati. L’uomo sembrò contentissimo mentre la guardava.

– Spogliati, voglio vederti tutta. Sei bella.

Quando lei fu spogliata, l’uomo le si avvicinò, le prese i capezzoli tra le dita, li rigirava , li tirava leggermente, ma via via che lo faceva, stringeva e tirava più forte.

– Ti faccio male? – le chiese

– Se ti piace continua – disse lei.

Allora l’uomo cominciò a succhiarglieli ed a morderli lievemente, poi sempre più intensamente, forte, finché vide che lei era al limite di sopportazione del dolore. Tirò fuori il cazzo e la spinse per farla abbassare. Aveva un cazzo un po’ grosso, ma a Lisa piaceva fare il pompino, ci mise molta passione, finché l’uomo la fermò, la fece mettere sul letto e si spogliò. Poi la fece mettere in ginocchio sul letto, la penetrò lentamente, lei aveva già la fica bagnata per l’eccitazione, lui si muoveva con lentezza e poi scaricava tutto il peso del suo corpo dentro di lei. Si fermò, lei sentì il fresco del gel sull’ano e si preparò mentalmente ad essere inculata. L’uomo diede un colpo violento, poi un altro finché il glande non entrò.

Le faceva male, si sentiva dilatata, con lo sfintere teso allo spasimo, ma cercò di resistere finché lui non le venne nel culo spingendo forte e dando colpi che lei sentiva anche nella pancia. Lui la portò in bagno per farsi lavare il cazzo al lavandino. Si rivestirono e lui seduto su una sedia, la fece sedere sule sue cosce.

– Scopriti il petto – disse – voglio giocare ancora un po’ coi tuoi capezzoli.

Ripetè il gioco di prima ma stavolta sembrava affamato della carne della ragazza, mordeva forte, lei sentiva i suoi denti nella carne, gemeva.

– Resisti – le diceva – ti farò un bel regalo. Mi piace troppo così.

Quel dolore la eccitava, lei capì di volere che glielo facesse, almeno fin dove poteva resistere e l’uomo sembrava felice della sua collaborazione.

– Sei brava – le disse – Vorrei ancora te la prossima volta, faremo altre cose e ti piaceranno.

Le mise nella borsa un mazzetto di banconote.



– Elda, sono cinquecento.

– Dovevano essere solo duecento.

– Ha voluto farmi un regalo.

– Brava , Francesca, brava davvero. E poi sei leale con me, un’altra ragazza mi avrebbe dato duecento e basta.

– Elda, tu mi hai dato una opportunità, ti considero un’amica.

– Dammi un bacio.

La prese e la baciò in bocca, le succhiò il labbro inferiore.

– Elda tu….a te piace baciare le donne?

– Si, mi piacciono le donne, anche tu. Ti vergogni ancora di fare la puttana? No, vero, comincia a piacerti. Allora rimani con me? Apriti un conto per metterci i soldi che guadagnerai.



Due giorni dopo Elda le mandò un messaggio con indirizzo ed ora. Aggiunse: per te sarà quasi un regalo.

Bussò al citofono, prese l’ascensore fino al 12° piano di quell’enorme palazzo. L’ultimo piano aveva una sola porta e le venne ad aprire un uomo non molto alto, tarchiato, con un viso severo e capelli brizzolati. Non era brutto, dava l’impressione di forza. La guardò dalla testa ai piedi.

– Sei una bella ragazza. Perché fai questo mestiere? Solo per soldi’

– Mi piace – gli rispose Francesca – e non è una colpa farselo piacere.

L’uomo sorrise, la accarezzò in volto e le disse:

– Vai di là – indicandole una porta – e spogliati. Spero che mi accontenterai.

Quella casa era un attico bellissimo da cui si vedeva quasi tutta la città. Quella stanza era di forma ovale, il letto molto grande ed uno specchio a parete di fianco al letto che arrivava fino al pavimento.Si spogliò e rimase in piedi di fronte a quella enorme finestra a vedere il paesaggio. Lui entrò indossando una vestaglia.

– Non devi fare niente che tu non voglia fare – disse l’uomo, ma spero che mi farai contento.

Lei capì cosa volesse dire quando si inginocchiò davanti a lui e scostò la vestaglia. Aveva un cazzo davvero enorme, che gli arrivava a metà della coscia ed era troppo grosso. Lei provò a penderlo in bocca, aprì tutta la bocca per far entrare il glande, l’uomo la incoraggiava.

– Brava – le diceva – provaci, lo vorrei proprio. Lia trascurò l’asta e pensò solo al glande; lo succhiava delicatamente e lo leccava intorno all’incollatura con l’asta, gli faceva tre o quattro succhiotti veloci , lo carezzava con la lingua. Gli teneva in mano i grossi testicoli, ed una o due volte glieli prese in bocca. Lo stava eccitando in modo da portarlo più vicino all’orgasmo ed alla fine, lui le strinse i capelli in una mano e la tenne per venirle col glande nella sua bocca.

Lei andò in bagno a lavarsi la bocca e l’uomo la raggiunse: gli lavò il cazzo e mentre lo asciugava glielo baciò alcune volte.

– Ti piace, vero? – disse l’uomo – Vorresti provare a prenderlo? Starò attento a non farti male , ma vorrei sentire la tua fica.

– Se fossi sicura che non mi farai male, proverei. Se me lo spingi tutto dentro mi massacri.

Manipolava il cazzo dell’uomo per provocargli una nuova erezione. Lui sembrava contento della sua intraprendenza.

– Si vede proprio che ti piace farlo. Ah, la desideravo una ragazza come te.

– Non mi farai male?

L’uomo prese una cosa da un comodino: era una specie di disco forato.

– Vedi, piccola, con questo possiamo decidere quanto vuoi che entri. Adesso mettiti in ginocchio su letto.

L’uomo mise quell’attrezzo sul cazzo, serviva a limitare la lunghezza, le unse la fica con un gel e cominciò a premere per fare entrare il cazzo.

Lisa era in estasi a sentire la sua fica dilatata dal glande e poi sentirsi riempita. Lui cominciò a muoversi. La penetrava lentamente, poi lo tirava fuori e la penetrava di nuovo: voleva che sentisse la dilatazione della sua fica sotto la pressione del glande. Lei cominciò a desiderare di venire, le piaceva troppo quel gioco e lui continuò sempre con lo stesso ritmo e vide la ragazza che si spingeva contro il suo cazzo, come se ne desiderasse di più; allora allentò la chiusura del disco e lo spostò più indietro. Sentì il sospiro di Lisa per la sensazione di penetrazione, la sentì gemere, spingersi contro il cazzo e la sentì venire con gemiti ed esclamazioni. Allora le diede alcuni colpi forti e venne anche lui nella sua fica.



– E’ la prima volta che trovo una ragazza così disponibile, mi hai dato molto piacere – disse mentre le metteva nella borsetta un mazzeto di banconote. – Ti vorrei ancora.

– Anche a me è piaciuto farlo con te. Sei gentile ed hai un cazzo che mi innamora. Chiederò che mi mandino ancora da te.



– Elda, questi sono tuoi.

– Ma sono 500! Accidenti come sei diventata brava! Li incanti. Hai già preso la tua parte?

– Si. Ha voluto farmi un regalo, era molto contento.

– Sei formidabile, tu sei proprio nata per fare questo mestiere. L’altra ragazza lo lasciò a metà, non volle farselo mettere, diceva che aveva un cazzo da cavallo. Tu l’hai preso?

– Si e mi è piaciuto molto. Lui mi rivuole.

– Ti ho mandato apposta da lui, sei stata contenta?

– Ci vado di nuovo volentieri da lui.

– Ti ha dato mille euro, nessuna guadagna tanto in questo mestiere, devi essergli piaciuta davvero tanto. Tu sei leale con me, comincio a volerti bene. Puoi trovare una scusa per dormire fuori?

– Si, posso trovarla per una volta. Ma devi dirmelo con qualche giorno di anticipo.

– Non è qui, è in una villa al mare, partiamo di pomeriggio. Dopodomani.

– Vieni anche tu?



– Accidenti , Elda, sei proprio brava a guidare.

– Voglio fermarmi a metà strada, amore, all’ autogrill. Una volta lavoravo negli autogrill, coi camionisti: cazzi bellissimi. Mi piaceva quel lavoro , ma guadagnavo poco. Dovresti farla questa esperienza per una volta: ti fa sentire più puttana ed è bello.

– Se capita…..

– Se capita, un’ora possiamo perderla, siamo in anticipo sul viaggio. Se lo vuoi fare, ci penso io.

Scesero dalla macchina ed andarono al bar. Tra i presenti lei vide un ragazzo, molto alto e robusto, un bel viso.

– Elda, vorrei farmi quello.

Presero il caffè e Lisa notò lo sguardo del giovane camionista. Lo ricambiò e sorrise. Elda gli si avvicinò.

– Ti piace la ragazza? Lei vorrebbe farti. Ti costa 50 euro.

– Si, va bene, dopo, al parcheggio, sul mio camion – disse il ragazzo.

Le fece poggiare le mani sul camion, le alzò la veste e le abbassò un po’ le mutandine. Le piacque molto sentire la penetrazione brutale del ragazzo. poi lui la chiavò forte, sbattendola con violenza , ma non ci mise molto a venire.- che gran puttana, mi ha fatto godere come un porco. Elda gli asciugò il cazzo con un tovagliolo.

– Come ti sei sentita? – le chiese Elda dopo essere ripartite.

– …mi stava facendo venire… mi è piaciuto così…..tantissimo. Una sensazione che mi piace davvero, farlo solo per il sesso, non importa l’uomo, importa il suo cazzo….Elda, sono diventata una puttana?

– Amore, lo eri da prima senza saperlo; hai solo avuto l’occasione per far venire fuori ciò che vuoi essere…– Cosa troviamo all’arrivo, Elda?

– Una villa bellissima in mezzo al verde, e due amici…e tu la sola femmina … capisci? Era quello che sognavi….voglio farti diventare una vera puttana e questa esperienza è necessaria. Te la senti di farteli tutti e due insieme?

– Elda, che bello…..

– Si, amore. Potrai saziarti di cazzo e ne avrai quanto ne vuoi. Non trattenerti, fai tutto quello che ti viene di fare e fai fare a loro tutto quello che vogliono: ci danno un sacco di soldi. Ah, stai sicura, è gente sana, sono medici: puoi farti venire nella fica senza problemi. Francesca, sei un tesoro; voglio farti guadagnare tanti soldi da diventare ricca tu stessa. Sai, anch’io quando era più giovane ho passato questa esperienza; fu la mia iniziazione ed allora capii che mestiere volevo fare. Non temere, io sarò presente per guidarti ….

Passarono per il cancello ed attraversarono un lunghissimo viale alberato. La casa era bellissima, un castelletto dell’800. Furono ricevute da una cameriera che si occupò delle loro borse. Entrarono e furono accompagnate nello studio del proprietario.

– Ah, siete arrivate? Bene. Abbiamo ancora qualche ora di tempo per la cena.

Francesca lo guardò. Era un uomo altissimo, sembrava un gigante; capelli bianchi, viso un po’ brutto e notò le mani, grandi e forti con un anello verde al dito medio.

– Le hai spiegato tutto? – chiese ad Elda

– Si, è consenziente, lo fa anche perché le piace.

Quando furono nella loro stanza, Elda le diede due buste di farmacia.

– Questo – disse – è un clisterino per il culetto. Quest’altra è una lavanda vaginale. Fatti tutto adesso.

– Elda, tu starai vicina a me?

– Si, amore, ti guiderò per farti fare quello che loro vogliono. Saranno eccitati, tu sei bella , giovane e fresca ed hai ancora la fica ed il culetto stretti. La lavanda vaginale ti fa stringere ancora di più la vagina. Il clisterino contiene un medicamento che irrigidisce i muscoli del retto, il culo si stringe e loro godranno di più. Sarà cosa di un paio di ore e voglio che tu sii decisa a a fare e farti fare quello che loro desiderano.

A tavola i due uomini parlavano tra loro, bevevano, ridevano. La cena era squisita, a base di champagne.

.-Bene – disse il padrone di casa – cominciamo.

– Mi raccomando – le sussurrò Elda – fatti fare tutto.

Lei non conosceva quel gioco stare a pecorina mentre gli uomini, si alternavano a chiavarla ogni 10-12 colpi nella fica. Lo facevano l’uno di seguito all’altro, senza fermarsi, e lo facevano lentamente, spingendo fino in fondo. Lei era eccitatissima, le veniva un fortissimo desiderio di venire e non le bastavano quei colpi che poi si interrompevano. E lo disse:

– Chiavatemi di più, ne voglio di più.

– Zitta troia – le disse uno di loro – sappiamo noi come vogliamo chiavarti.

Continuarono così e Lisa sentiva che stava venendo. Loro non si fermarono e le stimolarono un altro orgasmo. Poi cominciarono ad intensificare i colpi, a sbatterla forte finchè uno di loro non diede il cambio all’altro e la chiavò fino a venirle nella fica con inaudita violenza e brutalità.. ed appena si allontanò, un altro le forzò il culo e la inculò facendole male e facendola sobbalzare. - prendi puttana.

– Così, troia – diceva – tutto nel tuo culo, ti voglio riempire col mio sperma.

Sembrava un ossesso per come le sbatteva il culo, senza lubrificante, solo con la forza delle sue reni ed il peso del suo corpo. Lei si lamentava e lui le diceva:

– Zitta, troia, è il tuo destino farti venire nel culo fino nella pancia. Voglio sfondartelo, romperti.

Infine lui riuscì a venire e quando tirò fuori il cazzo lei sentì il suo sperma colargli tra le natiche e bagnarle le cosce.

Elda le si avvicinò, la baciò sulle labbra:

– Brava, resisti, dimostra di essere una vera puttana. Solo un po’ di sacrificio, resisti.

La prese per mano e la portò nel bagno per lavarla sul bidet: Elda le metteva le dita nel culo e nella fica per fare uscire i residui di sperma. Poi prese un cubetto di ghiaccio e glielo spinse nel culo.

– Elda…mi brucia, è insopportabile, toglilooo

– Si, amore, ma così si stringe. Loro hanno solo cominciato a chiavarti.

Aspettarono circa mezz’ora che gli uomini si riprendessero. Lei dovette lavargli i cazzi con la supervisione di Elda. Mentre aspettavano la penetravano con le mani, le mordevano i capezzoli; uno i loro le afferrò il clito e strinse fino a farla lamentare per il dolore. Le diedero da bere champagne perché si riprendesse . Elda le leccava la fica per eccitarla e le penetrava nel culo. La fecero mettere su una poltrona con le cosce larghe ed uno di loro le versò olio sulla fica, si unse le mani e cominciò a chiavarla prima con un dito; via via che la fica si allentava e lui la allargava, spinse anche il dito medio, continuando a chiavarla.

– Elda – chiamò lei – ma cosa vogliono farmi?

– Il fisting, la mano dentro. Vedrai, è bellissimo. Solo una vera puttana se lo fa fare.

Oramai la mano dell’uomo le entrava nella fica fino al dorso e lui cominciò a spingere per forzare.

– Buona- le diceva Elda – resisti, è quasi fatta e sentirai tutta la sua mano nella fica.

Alla fine la fica cedette e l’uomo spinse tutta la mano nella vagina. Poi cominciò a muoverla, a chiavarla e a lei sembrava di impazzire dal piacere: non le importava il poco dolore, voleva essere chiavata e squirtò; poi venne come non era mai venuta, le sembrava di avere un cazzo di cavallo che la stava sbattendo. L’altro uomo, che aveva assistito con l’ansia di vedere la mano che entrava nella fica, si avvicinò e la baciò in fronte.

– E’ la prima volta, vero? Elda voleva che lo provassi ed a noi è piaciuto molto, una bella fica davvero. Ora dammi il culetto, mi sono eccitato anche io puttana, che ti riempio ancora il culo di sborra troia .

Ripartirono prestissimo. In macchina Elda le diede mille euro.

– Dimmi. Ti è piaciuto così?

– Elda , ma così la fica si allarga e si rovina.

.- Ma no, sciocca. Viene dilatata come quando si partorisce, poi torna tutto normale. Ci fermiamo all’autogrill per fare colazione. Che ne dici?

– Se troviamo ancora quel ragazzo, vorrei farmelo, ma senza che ci facciamo pagare, solo per sentirmi di nuovo normale.

– Una puttana si fa sempre pagare, è la regola.

– Beh, con lui voglio farlo solo per il mio piacere. Non farò la puttana per sempre, Elda, solo per il tempo necessario a comprarmi una casa.

– Ecco perché ti avevo detto di aprirti un conto in banca. Tu godi troppo, ti piace troppo; tu non ti vendi, ti dai e prima o poi mi lascerai. Ma fino ad allora te lo farò fare senza sosta, poi ci lasceremo da buone amiche, anche se qualche volta ti chiederò di farti qualche cliente speciale.

– Quell’ingegnere che abita a Piazza M… ti vuole, vuole solo te. Stai attenta, a volte si innamorano ed è un guaio. Vorrei mandarci un’altra ragazza.

– Elda no, ci vado io. Con lui lo farei anche gratis. forte.

– Stai attenta, può essere pericoloso…. sai perché. Se non si controlla ti manda in ospedale.

Quando lei entrò, lui chiuse la porta e Lisa lo baciò in bocca, con passione, abbracciandolo.

– Sei anche tu contenta di vedermi? – disse lui –

– Con te lo farei anche gratis – disse lei – però stai attento a non farmi male.

Lui stava sul letto con quell’enorme cazzo eretto.

– Vieni tu sopra di me, penetrati, così decidi tu fin dove possiamo farlo.

Lei aveva la fica bagnata, quell’uomo la eccitava. Si mise a cavalcioni sul suo corpo r mise il suo cazzo tra le labbra della fica. Lo sentiva in tutta la sua grandezza, era stordita dalla eccitazione. Poi si sollevò le lo mise tra le labbra della fica, cominciò ad abbassarsi e sentiva come il cazzo la dilatava, metteva in tensione la vagina. Si mosse chiavandosi sul cazzo e via via, senza che riuscisse a fermarsi, lo faceva penetrare sempre di più.

-Attenta – le disse lui – ti fai male

– No, ora lo voglio tutto.

Sentì pressione e dolore nel corpo ma non volle fermarsi, finchè non fu penetrato fino in fondo.

– Sei una donna incredibile, nessuna ci era mai riuscita. Ti fa male?

-Si, ma voglio che vieni; spingi su lentamente.

Fu lei la prima a venire, il cazzo la pressava sul punto G., la vagina era tesa allo spasimo e lei si sentiva penetrata completamente. posseduto dal quel cazzo enorme ed esplose in un orgasmo lunghissimo ed intenso; e allora venne anche lui, una cascata si sperma che le colava dalla fica sulle cosce e sul corpo dell’uomo, che gran puttana che sei, sei la piu' troia di tutte quelle che ho scopato.

Lei lo baciò e lo abbracciò.

– Mi dai tantissimo – disse lui – Non voglio perderti. Nessuna lo ha mai voluto fare, ma tu , lo hai preso tutto il mio cazzo fino in fondo, al tuo intestino puttana.

Dovettero farsi un doccia, lei era sudatissima per lo sforzo di resistere.

– Resta un pò con me – le disse l’uomo – Non sono pronto a vederti andare via. Vorrei che tu restassi sempre con me, non vorrei condividerti con altri.

Stavano nel letto, lei lo baciava e lo toccava, gli dava tenerezza; era la prima volta che le succedeva, forse perchè nessuno mai l’aveva fatta venire in quel modo.

– Perchè fai questo lavoro? – le chiese

– Mi piace e poi ho bisogno di soldi.Devo comprarmi una casa

– Io posso darti tutti i soldi che vuoi e, se vuoi una casa tua, posso dartela. Sono un uomo solo e tu mi dai felicità e tenerezza. Pensaci. Farò di te una grande signora e nessuno saprà mai come ci siamo incontrati. Io ho il doppio dei tuoi anni e per me sarebbe un piacere continuo vederti ed averti con me.

– Devo pensarci, mi capisci? Mi piacerebbe stare insieme a te: sei buono, gentile e poi mi piace fare l’amore con te, mi hai dato molto piacere oggi. Ci sarei venuta anche se tu non mi avessi chiamata, avevo desiderio di vederti. Io sono una puttana, lo sai, e le puttane non si innamorano dei loro clienti. Lo faccio per soldi ma anche perché mi piace troppo farlo. Non potrei esserti completamente fedele, capisci? Pensaci anche tu, se vuoi. Però voglio rivederti, voglio stare ancora con te. Chiamami quando vuoi, per te ci sono sempre. E non darmi soldi, da te non li voglio.

– Se non vuoi soldi e non vuoi niente, perché vuoi stare con me?

– Forse perché non mi piace solo il tuo cazzo, mi piaci tu, anche se hai il doppio dei miei anni, ma non so se è abbastanza per cambiare la vita che ho voluto.


– Ascolta – le disse Elda – non resisteresti ad una vita “normale” chiavando sempre con lo stesso uomo. Vedi, quando si diventa puttana è così …… e poi tu non diresti di no a nessuno, sei così, lo faresti con chiunque. Durerebbe molto poco e faresti del male a lui ed a te stessa. Tu sei nata per fare la puttana, è la tua vocazione, e sei diventata la migliore e quella che guadagna di più. Ti presterò io i soldi per comprarti una casa, se è questo che ti assilla e ti farò chiavare molto di più. Lascia perdere, non è la vita che vuoi. Tu sei nata Puttana dentro, per fare tanti soldi................commenti [email protected]
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