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Mia sorella mi fà conoscere un amichetta


di maktero
10.02.2024    |    2.815    |    0 7.2
"Ero talmente stanca che mi svegliai a mattino inoltrato..."
Mia sorella è uscita per prostituirsi.
Io passo la serata in attesa del suo ritorno guardando film porno e masturbandomi.
Lei prima di uscire mi aveva permesso di guardare i film porno ma mi aveva sarcasticamente raccomandato di non esagerare con le seghe.
Indifferente alle indicazioni di mia sorella mi masturbai abbondantemente stimolandomi con dildo e donandomi un pò di dolore con i morsetti per capezzoli.
Le immagini sul video martellavano la mia giovane mente e si fondevano con le mie esperienze reali.
Talora ero così eccitata da voler scappare di casa ed andare nuda per strada a cercare avventure.
Ma mi accontentavo di masturbarmi fantasticando, ma sapendo che parlandone con mia sorella avrei saputo concretizzare i desideri e le strabilianti fantasie che affollavano la mia mente.
Esausta dalle seghe mi addormentai.
Venni svegliata da mia sorella che era rientrata a metà nottata.
Mezzo assonnata sentii le sue parole dicendomi che mi aveva portato un regalo.
Estrasse dalla sua borsetta alcuni preservati pieni di sborra; mi disse che gli aveva conservati per me.
Alla vista di quei preservativi mi svegliai completamente e con voce sognante ed occhi sgranati ringraziai mia sorella.
Mi gettai su di essi e cominciai a succhiarli aspirando avidamente lo sperma che contenevano.
Mia sorella mi disse "Divertiti depravata, io vado a farmi una doccia e poi mi butto a dormire che sono esausta".
Mi gustai quei preservativi assaporando, diversi tipi di sborra; qualche liquido era più denso e saporito con strani aromi, altri erano più diluiti, quasi insapori.
Eccitata per quella disgustosa merenda mi masturbai per l'ennesima volta.
Oramai impregnata della sborra degli altri non ebbi problemi a leccare anche il mio sperma.
Ripresami da quell'ultima autosoddisfazione mi accorsi del silenzio in casa; il rumore dello scroscio dell'acqua della doccia era terminato e mi diressi verso la camera da letto dove vidi che mia sorella si era adagiata e già stava dormendo profondamente.
Improvvisamente anch'io mi senti stanca e mi sdraiai ai piedi del letto come consuetudine e mi addormentai.
Ero talmente stanca che mi svegliai a mattino inoltrato.
Mi accorsi che mia sorella non era più nel letto e mi recai in cucina,; lì vedi lei che stava mangiando.
Vedendomi mi chiese se avessi fame, io risposi di sì, e lei versò per terra dei cereali su cui ci pisciò sopra augurandomi buon appetito.
Io mangiai avidamente.
Poi mia sorella si diresse in salotto dicendomi di raggiungerla appena avessi finito di mangiare.
Terminato il mio pasto entrai in salotto, lei era seduta per terra gambe larghe con le spalle al divano e con voce dolce anzi dolcissima mi disse "Vieni quì siediti davanti a me".
Io ubbidii e mi misi a sedere tra le sue gambe, sentendo le sue tette che premevano sulla mia schiena.
Le mi abbracciò con un insolito atto di affetto.
Mi sentivo profondamente colpita da quel gesto di sentimità familiare.
Poi lei cominciò ad accostare delicatamente la sua guancia alla mia, strofinandola con dolcezza.
Cominciò a parlarmi melensamente dicendomi "La mia piccola bellissima troia depravata", e continuava a strusciarsi così continuando con quelle parole che mi facevano tanto piacere.
Poi cominciò a baciarmi ed a strizzarmi i capezzoli.
Mi sentivo in estasi provando questo particolare momento di intimità sentimentale e carnale; ero al settimo cielo, non capivo più nulla, la mia mente era sciolta in un piacere etereo.
Poi mia sorella con una voce un pò impastata dal piacere mi disse che aveva parlato con una sua amica che le aveva proposto una straordinaria occasione per me.
Ero troppo intontita dallo stato d'estasi in cui mi trovavo per comprendere appieno le parole di mia sorella.
Lei se ne rese conto si alzò e si diresse in bagno chiedendomi di seguirla.
Io, come avvolta da un sogno mi diressi in bagno, mentre i muri della casa si volatizzavano mentre avanzavo.
Entrai in bagno che sembrava illuminato da una luce soprannaturale.
Ero veramente felice ed il mio cazzo rispondeva di quelle fantastiche emozioni giovanili ergendosi allo spasimo.
Nel bagno vidi mia sorella che stava cagando sul pavimento.
Poi mi disse di raccogliere la merda con la bocca e di trasferirla nel cesso.
Guardai gli stronzi che mia sorella aveva cagato, mi sembravano qualcosa di stupendo e mi gettai su loro raccogliendoli con la bocca e sputandoli nel cesso.
Terminai il mio gradevole compito e mia sorella mi permise di masturbarmi mentre lei faceva lo stesso.
Poi mia sorella tornò in salotto dove si attacco al cellulare mentre io in bagno espletavo a mia volta i miei bisogni.
Mentre mia sorella era a parlare al cellulare mi ordinò di farmi una doccia, eseguita l'incombenza anche lei venne a lavarsi.
Dopo di che ci recammo in salotto con lei seduta sul divano ed io che le leccavo piacevolmente i piedi.
Mi disse che di lì a poco sarebbe arrivata un'amica con una sorpresa per me.
Mi sentivo entusiasmata come una bimba.
Chissà cosa sarebbe stato.
Mentre avvolgevo la lingua tra un dito ed un altro dei piedi di mia sorella insistetti a chiedere di cosa si trattasse.
Ma lei fece la misteriosa e mi disse solamente ti divertirai stronza.
Poi dopo un tempo indefinibile suonò il campanello e mia sorella si avviò alla porta ed aprì.
Io in ginocchio nel mezzo del salotto non vidi nulla ma sentii delle mielose parole di benvenuto.
Poi vidi entrare in salotto una donna e dietro di lei una ragazzina della mia età.
Mia sorella e la sua amica si accomodarono sul divano mentre la ragazzina venne fatta mettere in ginocchio sul pavimento accanto a me.
Sia mai sorella che la sconosciuta erano nude, ma mi accorsi che la sconosciuta era coperta da segni di frustate e piaghe.
Ero sconvoltamente incuriosita da quella ragazzetta che era coperta solo da una magliettina che lasciava vedere tutto.
Era veramente carina, aveva una espressione dimessa ma nello stesso tempo brillante, il mio primo pensiero era quello di infilarle il cazzo in bocca, e mi eccitai al pensiero.
Le donne se ne accorsero e si complimentarono per la mia erezione, dicendomi "La troietta ti fa già eccitare".
La "troietta" intanto mi guardava con uno sguardo misterioso intermedio tra il timore ed il desiderio.
Io non potevo fare a meno di guardarla intensamente, respirando profondamente, quella ragazzetta mi sconvolgeva! e lei sembrava sfuggire il mio sguardo,
Ma solo apparentemente, perchè coglievo nel suo sguardo un interesse, voglioso e triste, diretto verso il mio cazzo.
Mia sorella e la sconosciuta spaparenzate sul divano cominciarono a chiacchierare del più e del meno.
Poi finalmente vennerò al dunque.
Cominciò mia sorella dicendo che la donna accanto a lei era una masochista, dal nome "A" e che la ragazzetta accanto a me era sua figlia.
Mia sorella sputò in bocca ad "A" e poi proseguì dicendo che anche la figlia di "A", è una masochista.
Però straordinariamente è vergine; è una troia masochista vergine!
Ti diamo la possibilità di sverginarla; sei contenta?
Io ero intontita dalla rivelazione, ma masturbandomi il cazzo mi dichiarai disponibile a sverginare la ragazzina.
"A" scese dal divano prese da dietro sua figlia e le abbracciò le esili gambine allargandogliele.
La ragazzina con le sue gambine aperte mi guardò con uno sguardo di attesa; non aspettava altro evidentemente.
La guardai negli occhi profondamente mentre mi avvicinavo a lei, puntai il mio cazzo duro sulle sue delicate labbra, e guardandola negli occhi spinsi.
Spinsi con forza sentendo il suo imene lacerarsi sotto la forza del mio cazzo. Cercai sadicamente di farle il pù male possibile
Vidi i suoi occhi chiudersi per il dolore e la sua bocca gemere,
Delle lacrime uscirono dai suoi occhi semichiusi,
La pompai mentre gemeva e lacrimava, cercai di essere il più brutale possibile.
Poi arrivai nella sua figa non più vergine ed estrassi il mio cazzo insanguinato.
Sua madre che la agguantava cominciò a baciarla mentre la ragazzina piangeva.







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