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Il mattino dopo


di maktero
30.01.2023    |    526    |    0 4.0
"Quando riapro gli occhi mi accorgo che Luisa sta trafficando in cucina..."
Quando riapro gli occhi comincio a sentire un forte bruciore in tutto il corpo, dopo la sensazione fisica arriva il ricordo del perchè.
Sono stata straziata, scorticata dal trascinamento con una macchina.
Mi accorgo di essere tutta fasciata ed incerottata, senz'altro opera di Giovanna, mi guardo attorno e vedo che anche Luisa è sistemata come me.
La scuoto per svegliarla, ci mette un pò ma emettendo molti gemiti apre gli occhi, le dico buongiorno.
Lei risponde con un grugnito incomprensibile.
Poi riprende la sua lucidità, mi dice che brucia tutta; io le rispondo che anch'io sono tutta in fiamme ed un dolore.
Ci accorgiamo che siamo sul pavimento del salotto, cerchiamo di alzarci; barcollando mi metto in piedi, e mi avvicino alla camera da letto vedo Giovanna sul letto e la chiamo.
Dopo alcuni richiami lei suìi sveglia, nuda si alza dal letto e ci chiede ironicamente se siamo ancora vivi.
Rispondo che abbiamo bisogno di aiuto, lei mi si avvicina e mi assesta un pugno in pancia che mi fa crollare a terra.
Giovanna và in cucina prepara del caffè che allunga con il latte e ci nutre con quella bevanda.
Mi sento rinfrancata.
Però sia io che Luisa diciamo che stiamo bruciando per le ferite, Giovanna prende degli anestetici dall'armadietto delle medicine e ce li fa ingoiare.
Ci accasciamo rilassati, ci assopiamo anzi ci addormentiamo nuovamente.
Quando riapro gli occhi mi accorgo che Luisa sta trafficando in cucina.
Mi alzo dolorante e chiedo a Luisa che ora è, che domanda stupida! lei mi risponde innocentemente che sono le sette e mezza.
Sempre stupidamente le chiedo cosa sta facendo; lei semplicemente mi dice che ha fame e che sta cucinando qualcosa.
Mi accorgo in quel momento sentendo quelle parole di avere fame.
Chiedo di Giovanna; Luisa mi dice che è andata via da un bel pò.
Luisa ha preparato degli spaghetti che una volta serviti mangiamo avidamente.
Ci rilassiamo sul divano, siamo messe veramente male, siamo piene di cerotti e bende e abbiamo dolori dappertutto.
Ma ci sentiamo contente, accostiamo le nostre facce, ci baciamo, ci sentiamo calde.
Stanche, sfinite, andiamo a dormire.
Ci addormentiamo subito esauste.
La mattina dopo ci svegliamo rinfracate, facciamo colazione, poi ci cambiamo le medicazioni.
Le ferite sembrano meno profonde di quanto sembravano.
I cani hanno bisogno di essere portati fuori, ci prepariamo per uscire, prendiamo i guinzagli e portiamo le bestie fuori.
Li portiamo nel parco vicino a casa; le loro attività ci eccitano, quando il primo cane caga mi guardo attorno, anche Luisa sta attenta ai dintorni, mi dice di stare tranquilla e di fare.
Io prendo la merda del cane e me la mangio.
Anche l'altro cane caga, Luisa mi chiede se la voglio io e se gliela lascio.
Rispondo che può servirsi; ci giriamo attorno per vedere se qualcuno ci guarda, nessuno nelle vicinanze.
Luisa si mangia quella cagata di cane.
Più tardi vedo uno dei cani che si accige a pisciare mi butto subito a terra per ricevere il suo piscio, riesco ad ingoiare quasi tutto e Luisa provvede a sputarmi in bocca.
Invito ancora il suo sputo che bello caldo mi arriva in bocca.
Sulla via di casa vediamo una ragazza che sputa per terra, ci guardiamo negli occhi e poi facciamo una corsa per arrivare primi a leccare quello sputo.
Arrivo prima io, ma poi generosamente lascio a Luisa un pò dello sputo che ho lasciato sulla lingua.
Ci siamo buttate su quella rara occasione come affamate, incuranti di chi ci potesse osservare, ci siamo proprio lasciate andare.
Torniamo a casa, mangiamo qualcosa e ci mettiamo a dormire.
Una volta svegliate ci cambiamo le medicazioni; ci sentiamo molto quiete e ci mettiamo a vedere un film.
I cani si sentono inquieti perchè hanno bisogno di essere portati fuori; è sera ci sentiamo eccitate vogliamo fare schifo.
Lasciamo che i cani facciano i loro bisogni, poi quando vediamo qualche persona vicina ci mettiamo a spompinare un cane; forse il tizio vede la nostra attività, forse no, il gioco ci eccita molto e arrivati a casa ci facciamo travolgere da una passione irrefrenabile e facciamo l'amore brutalmente, godendo entrambe voracemente.




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