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l'amica di Luisa


di maktero
25.01.2023    |    1.160    |    0 8.0
"Ci avviammo dopo molti sobbalzi la macchiana si fermò Passarono molti minuti prima che il bagagiaio si raprisse venni tirata fuori a forza e gettata..."
Dopo il momento di riposo Luisa mi chiede se ho fame; le dico che ho lo stomaco pieno di merda e di sborra di cane e che non ho nessun desiderio di mangiare.
Anche lei mi disse che si sentiva nelle stesse condizioni.
Mi ricordò che la mattina l'avevo chiavata e che avevo goduto, quindi dovevo essere punita.
Da un cassetto prese degli aghi e cominciò ad infilarmeli nella cappella.
Mi faceva molto male sentirmi penetrare la carne della cappella con quegli aghi, ma ero contenta.
Cominciò ad infilarmi degli aghi anche nei capezzoli e poi aggiunse anche dei morsetti.
Prese un frustino e cominciò a frustarmi le piante dei piedi, faceva malissimo ma lei continuò ostinantemente; urlavo per il dolore ma non osavo sottrarre i piedi a quel tormento.
Mi piaceva, mi piaceva tantissimo.
Mentre Luisa mi maltrattava uno dei cani si avvicinò ed io ne approffitai per prendere il suo cazzo in bocca.
Tra un dolore ed un altro riuscii a fare un bel pompino al cane e prendere il suo sperma mentre urlavo per il dolore.
Trillò il telefono di Luisa, lei rispose con poche parole che non capii bene disse a qualcuna di venire.
Luisa invitò i cani e si fece montare, anch'io eccitatami misi in posizione e mi feci inculare.
Provai a masturbarmi ma gli aghi infilati bella cappella mi rndevano difficile l'operazione.
Quando i cani si erano soddisfatti noi rimanemmo per un pò sdraiati a terra a rilassarci.
Dopo un poco suonò il campanello; Luisa andò ad aprire ed entrò Giovanna, così mi fu presentata.
Certo era una bella presentazione, ero nuda, con la cappella conficcata da aghi i capezzoli conficcati da aghi e con il corpo coperto dalle tracc della sborra dei cani,
Giovanna a quello spettacolo esclamò uno straordinario "wow".poi disse a Luisa che era meravigliata e che voleva saperne di più.
Ci sedemmo in circolo io e Luisa nude e Giovanna vestita.
Le donne cominciarono a parlare e luisa cominciò a raccontare nei minimi dettagli le ultime giornate.
Nonchè quanto io fossi schifosa in generale.
Per ogni frase Giovanna aveva lo sguardo sempre più illuminato ed eccitato.
Si toccava sempre più frequentemente.
Poi improvvisamente si alzò, si spogliò e cominciò a masturbarsi oscenamente.
Chiese che spompinassimo i cani davanti a lei.
Luisa ne prese due uno per lei e uno per me e ci mettemmo a succhiarli il cazzo mentre Giovanna ci guardava e si masturbava.
Realizzamo un bello spettacolino perchè Giovanna ariivò più volte mentre noi le offrivamo la visione dei pompini ai cani.
Una volta soddissfatti e rilassati, cominciammo a discutere su come proseguire il pomeriggio e la serata.
Luisa e Giovanna stabilirono che io sarei stato il succube, eventualmente Luisa sarebbbe stata succube insieme a me.
L'idea di Giovanna era di portarmi ad un cesso pubblico a fare pompini ed a farmi inculare.
L'opzione venne scartata perchè loro non avrebbero potuto assistere e divertisi.
Venne proposta l'idea di ritornare al club del Glory Hole, ma anche in quel caso Giovanna non si sarebbe divertita più di tanto.
Finalmente venne deciso che saremmo andati a trans e che io e Luisa saremmo stati massacrati di botte.
Io ero veramente eccitata per l'idea.
Luisa pure.
Ci avviammo verso la macchina io venni caricata nel bagagliaio.
Ci avviammo dopo molti sobbalzi la macchiana si fermò
Passarono molti minuti prima che il bagagiaio si raprisse venni tirata fuori a forza e gettata violentemente sul terreno.
Venni presa per le gambe e trascinata via violentemente, mentre qualcuno mi riempiva di calci.
Mi portarono in un piccolo spiazzo dove cominciarono ad arrivare pugni e calci che nella semioscurità non potevo vedere da chi arrivassero.
Il pestaggio continuò a lungo; io urlavo come un ossessa, mi comtorcevo e sobbalzavo, ma in realta ne volevo sempre di più.
Ahh, ahh come era bello essere massacrata in quel modo
Nell'oscurità notai Giovanna che si avvicinava e che mi pisciava addosso, venne seguita dai trans che pisciarono sul mio corpo martoriato.
Sentivo il liquido caldo che scorreva sul mio corpo.
Massacrata dai colpi e pisciata venni legata per i piedi e attacata al gancio di rimorchio di una macchina e trascinata sul terreno per metri e metri.
Era bellissimo essere trascinata come un pezzo di carne per terra, mentre la pelle si scarnifica sul terreno.
Mi trascinarono per un bel pezzo io avrei voluto continuare, magari continuare lungo la strada pubblica.
Giovanna e Luisa mi caricarono sul bagagliaio della mecchina e mi potrarono a casa.
Io ero mezza confusa mi resi conto che mi avevano buttata sul pavimento, mentre loro avevano cominciato a fare l'amore tra loro.




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