(46) Orgia per cinque

“Dai, inculiamo questi due puttanelli da strapazzo!”
Quelle quattro chiappette tonde, sode, cupolette svettanti verso l’alto, due ricoperte di una quasi invisibile, soave peluria bionda, le altre ammantate di un vello scuro e fitto appartenevano a due giovani maschi, proni - uno accanto all’altro - su quel materassone rosso fuori misura. Lingue sapienti avevano giusto giusto terminato di spatolare nelle delicate vallette, poi irrorate di un denso fluido trasparente perché fra poco sarebbero state visitate da una coppia di cazzoni che definire marmorei è poco. Due trivelle per altrettante cavità, da saturare di rovente seme, pronte in posizione verticale, con le punte rivolte verso il basso, a pochissimi centimetri da quelle semisfere irresistibili.
“Al tre! Uno, due, tre!”
“Aaaarrrggghhh! Aaaaggghhh! Iiiiieeeggghhh!”

Due centri perfetti: le rosette si erano entrambe aperte alla violazione delle cappellone permettendo alle aste di affondare in quei culetti da sballo. Ora i dotati maschioni vi giacevano sopra e sovrastavano i minuti corpi.
“Allora, vi gustano questi nuovi ‘appuntati scelti’?”
L’irsuto e corpulento Direttore rispose borbottando, mentre faceva pulsare il suo membro nello sfintere del biondino sotto di lui:
“Ha un tubicino delizioso! Mmmhhhh! Me lo scoperei tutti i giorni! Non è che lo assumiamo in ditta? Se rimane nella ‘Guardia’ rischia di avere il burello sfatto in pochi mesi!”
“Temo che glielo ridurresti tu a brandelli, toro scatenato che non sei altro! Già faccio fatica io a tenerti a bada!”
Aveva risposto il calvo spilungone che si era avvicinato al bordo del letto, brandendo il suo relativamente fino ma decisamente lungo uccello, rivolgendosi poi ai giovanetti schiacciati sotto.
“Alzate le teste e datevi da fare sul mio banano con le vostre linguette! In punta, mi raccomando! Voi cominciate a fotterli ma fate una cosa tipo vecchie locomotive a vapore, dove gli stantuffi lavoravano alternativamente!”

I due atletici maschioni si sollevarono sulle braccia per iniziare flessioni a mo’ di palestra, dando ai turgidi membri un moto alternato fra le lucide natiche.
“Oooohhh! Sempre fantasioso e coreografico, il nostro Segretario Capo! Oooofffhhh!”
“Voi avreste cominciato a martellarli come poveri pezzi di ferro in fonderia! Mmmmhhh! Sono due virgulti delicati da trattare di conseguenza! Sentiste che roba! Sembrano pennellini bagnati impegnati a picchiettare sulla tela! Bravi così, uno per lato della mia cappellona! Me la fate quasi scoppiare! Oooohhh!”

I glutei di fresca carne soda vibravano in armonia con il meccanico su e giù dei falloni, grossi pistoni d’acciaio in angusti canalini quasi virginali.
“Cazzo, questo finocchietto è strettissimo ma senti come scorre bene! Mmmmhhh! Altro che il gel governativo! Questo di contrabbando è speciale! Mmmmhhh!”
“Sono il tuo Segretario Capo e faccio in modo che vada tutto liscio, ahahah! Servizio completo: sederino e lubrificante adeguati! Solo il meglio per i nostri dirigenti! Ma la scelta di oggi la si deve alle conoscenze del nostro Vice Direttore, vero?”
“Esattamente! Uuuufffhhh! Per questa ‘operazione’ avevo chiesto al Comandante di pattuglia i due migliori elementi e mi pare che abbia scelto i più appropriati! Eheheheh!”

“Quarantotto, quarantanove e… cinquanta! Offfhhh! Direi che le flessioni siano sufficienti! Giriamoli come le bistecche sul grill e castighiamoli! Voglio osservare quanto gli piace farsi trapanare il culo! Mmmhhhh! Dammi il moretto ché gli faccio passare quell’aria da furbetto!”
I due giovani agenti della ‘Guardia della Purezza’ furono stesi di schiena e, cambiato chiavatore, subito ri-presi alla ‘missionaria’.
Mentre il biondo accoglieva il tozzo tarellone del Vice, il corvino ventenne dagli zigomi pronunciati, con le carnose labbra incornicianti una bocca piuttosto larga e i grandi, dolci occhi scuri, con le gambe aperte e piegate in aria iniziò ad incassare i poderosi colpi del cilindrone del Direttore.
“Sei proprio carino, mi arrazzi alla grande e prendi pure bene! Mmmmhhhh! Ti proporrò per una promozione a sergente hahahahah! Intanto prendi il batocchio dello stallone, puledrino arrapante! Teh! Teh! Teh! Aaaggghhh!”

Il Segretario si dispose sopra i visi dei due poliziotti di primo pelo che subivano con sguardi allucinati ma anche soddisfatti la trombata parallela.
“Li faremo sergenti entrambi se sapranno anche leccarmi uno i coglioni e l’altro ciucciarmi la nerchia! Mmmhhh!”
Appoggiati i testicoli sulla bocca del biondino e infilato il glande fra le labbra dell’altro si lasciò succhiare il sesso e leccare lo scroto con somma soddisfazione.
“Sei il solito esagerato! Oooggghhh! Però vedere questi due recchioncelli così sottomessi e pensare che in fondo sono poliziotti mi eccita a mille! Ooorrrggghhh! Certo che sei stretto forte ma sento anche che ti piace! Mmmmhhh! Teh! Teh! Teh! Segretario, che dici di farmi vedere una bella sborrata in bocca a questo morellino che poi te la spalma sui coglioni, così poi la facciamo leccare via all’altro? Ci sei? Oooofffhhh!“
“Sempre agli ordini, Direttore! Per te succo di coglioni a fiumi! Mmmmhhh! Coraggio, ragazzo, non fartene scappare una goccia! Aaaaagggghhhh! Eccomi! Eccomiiiiiii! Aaaaggghhh!”
I getti colmarono in pochi secondi il cavo orale e il bianco brodo ribollì poco dopo.
“Adesso spalanca quella caverna che ti ci affondo dentro le palle! Mmmmhhh!”
Le sfere sparirono quasi del tutto fra le labbra del brunetto, riemergendo poi come verniciate di una pellicola candida per portarsi sopra la lingua del biondo, pronta a spatolare, raccogliere il fluido seminale, risucchiandolo infine rumorosamente: ‘slurp, slurp, slurp’.

“Ahahahahah! Grande Segretario! Ora togliti ché voglio rovesciargli la mia sulla faccia! Ahahahah!”
Sfilata la mazza, il villoso e robusto Direttore si spostò sopra il petto del moretto.
“Su da bravo, segami fuori la crema speciale! Mmmhhh!”
La mano avvolse il candelone carnoso per cominciare a menarlo con ampie escursioni. Durò poco: fiotti di bollente e denso sperma si sparsero su fronte, occhi, naso e guance dell’imberbe maschietto.
“Fermo! Adesso, Vice, scaricati tu su di lui che completiamo la maschera di bellezza! Ahahahahah!”
Liberato il deretano dell’altro agente, la seconda scarica irrorò e ricoprì ulteriormente l’intero volto.
“Mmmmhhhh! Che spettacolo! Tu, biondino, facci vedere quanto sei collaborativo! Spargiglielo su quel suo musetto da zoccoletto e lavalo per benino con questo doppio sapone liquido! Mmmmhhhh! Magari anche con qualche bella leccatona e slimonatevi pure un po’! Uuuufffhhh!”
Le mani del giovanetto eseguirono ubbidienti, carezzando le fattezze del compagno di pattuglia. La lingua completò il lavoro, un lungo bacio concluse la scena.

“Dai, fra poco dovrebbero arrivare le due troie: facciamoci trovare ben impegnati in una sana ammucchiata di maschi, una confusione di corpi abbracciati, membri eretti ravananti in bocche e sfinteri, lingue attorcigliate e accompagniamo il tutto con rauchi, virili mugolii e gemiti, oltre agli sciacquettii delle penetrazioni orali e anali!”

E così fu che le due Segretarie entrarono nell’appartamento con l’intenzione di indurre ad un grave reato e quindi fare arrestare il Segretario Capo, trovandosi invece al cospetto del loro collega, dei loro dirigenti e due ‘Guardie della Purezza’ impegnati in una orgia assolutamente legittima.

Fernetti, cronache dal ‘Grande Morbo’.

Novembre 2023