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Gay & Bisex

Un allucinante viaggio di piacere - I episodio


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
01.05.2023    |    13.279    |    22 9.8
"Percependoli non solo come atti impuri e contro natura ma anche rivoltanti e depravati, in seguito non se occupò più..."
Scabrosa storia di un percorso di trasformazione interiore

Alla fine degli anni ’70, appena terminati gli esami di maturità e raggiunta alfine la maggiore età, Diego aveva deciso di trovare un lavoro per l’estate e potersi così finanziare il tanto desiderato viaggio negli Stati Uniti, mitica meta di novità di ogni genere, fra cui i costumi sessuali decisamente più permissivi del ‘Vecchio Continente’.
Complice anche la sua verde età, aveva infatti stimoli fisici molto intensi, tanto da indurlo a masturbazioni quasi quotidiane, immaginando amplessi e giochi di ogni genere. Non aveva mai avuto grande successo con le ragazze, principalmente a causa della sua timidezza ma anche perché limitato da pregiudizi e blocchi provenienti da una educazione familiare piuttosto puritana. Le sue esperienze si limitavano ad alcune slimonate con coetanee e qualche toccamento reciproco con una professoressa qualche anno prima.
Sperava quindi anche di poter vivere qualche avventura con le spigliate e libertine rappresentanti del gentil sesso a stelle e strisce.

Trovò impiego come tuttofare in una locanda, situata lungo la trafficata strada che collegava la sua città alla capitale.
Il locale rimaneva aperto praticamente giorno e notte. in quanto vi si fermavano a qualsiasi ora viaggiatori di vario genere ma soprattutto camionisti, per mangiare e riposarsi, talvolta in una delle camere del piano superiore, utilizzate spesso anche da coppie evidentemente clandestine. Così va il Mondo.

Ormai da una decina di giorni il giovane aiutava in cucina, serviva ai tavoli e si trovò anche a rassettare alcune camere, dove uno dei rifiuti più frequenti erano preservativi usati… A parte questo poco appetitoso particolare, oltre al titolare piuttosto burbero e di poche parole, il lavoro era piacevole, vario ma soprattutto ben retribuito per cui, nonostante i turni impegnativi, il giovane decise di trovarlo confacente al proprio obiettivo finale: un eccitante viaggio oltre oceano.

Certo non immaginava che questa prima esperienza lavorativa lo avrebbe ‘deviato’ anche su un ben diverso sentiero, fatto non di chilometri ma di ben altre ‘emozioni’…

Quella sera il padrone lo aveva incaricato di una riparazione in una delle camere del piano superiore. In questa il giovane non era mai entrato e la trovò curiosamente arredata con ampi specchi ad alcune pareti e al soffitto. Entrò nel bagno, dove si trovava il portarotolo della carta igienica da sostituire e si mise all’opera.
Pochi istanti dopo qualcuno entrò nella stanza e una roca voce maschile esordì:
“Dai, spicciati, che te lo sprango subito dentro! È due ore che ce l'ho duro e non mi svuoto da ieri pomeriggio!”
Un secondo uomo rispose:
“Siiiiii! ingroppami, dai! Ho voglia anch’io!”
Diego, sorpreso, era quasi arrivato all’uscio per aprire la porta semichiusa e farsi vedere ma si arrestò, non sapendo a quel punto come reagire.
Seguì un tintinnio di cinture metalliche, un fruscio di vestiti e il primo esclamò:
“Appoggiati lì ché voglio scoparti in piedi! Ecco, mettiamoci un bel goldone maxi, un po’ di cremina e il martellone pneumatico è pronto!”
L’altro mugolò:
“Vai, vai! Siiii Infilzami il culo, dai!”
Seguì un rapido riconcorrersi di commenti alternati.

“Pronto! Allargati le chiappe e prenditi questa silurata di cazzo! Teh! Teh! Prendiiiii!”

“Uuuurrrrgggghhhhh! Aaaaaggghhh! Che travone di marmo! Siiiiiiii! Sfondami il deretano! Siiiiiii!”

“Mmmmhhhh! È entrato morbido e tutto in una volta! Mmmmmhhhhh! siiii! E senti che canalino profondo!”

Il tuttofare, incuriosito, osò sbirciare fuori. Lo spettacolo lo lasciò di stucco: un giovane uomo biondo, con lunghi capelli ricci, stava in piedi con le mani appoggiate alla grande cassettiera, con pantaloni e boxer abbassati, gambe allargate e il fondoschiena inarcato all’indietro mentre, dietro di lui, un moro con baffetti muoveva l'organo eretto fra le sue natiche!
Si trattava evidentemente di una sodomizzazione, pensò l'allibito Diego.

“Uuuggghh! Uuuuggghhh! Che bel tronco di legno! Oooggghhh! Siiiiii! Siiiiii! Vai! Vai! Fottimi, Scopami! Siiii! Sii!”

Il lungo, grosso e turgido pene stantuffava imperterrito mentre il ragazzo, pietrificato dalla sorpresa ma in fondo anche da una certa curiosità, rimaneva a guardare.

"Mmmhhhh! È accogliente, il tuo tunnel! È tanto che ti lasci trapanare le terga?"

L'anello anale si muoveva ritmicamente, stretto attorno al possente membro, accompagnandone le ampie e decise escursioni.

"Mmmmhhh! Ho iniziato per caso, da ragazzo! E ora, quando capita, non mi tiro indietro! Fra una figa e l’altra, prendersi un bel tarellone nel didietro è un diversivo godurioso!”

"Eh, si sente! hai un canale bello burroso! E pure due belle chiappe sode! Mi arrazza scoparti! Magari ti piace anche raspare e fare pompinelli?"

“Mi gusta succhiarli e talvolta faccio con l'ingoio! Oooohhhh! Siiiii! Siiiii! Pompa! Pompa! Dai! Dai! Stambugiamelo tutto in culo! Uuurrrggghhh!”

“Mmmmhhh! Porco! Allora più tardi me lo puoi ciucciare per rompere la noia della guida! Ho sempre qualche cartuccia di caldo sburro pronta per il viaggio! Mmmhhhh! Intanto la prima la usiamo qui e adesso!"

Il baffuto accelerò e prese l’altro per i capelli, assestando una serie di affondi secchi e decisi:
" Teh! Teh! Prendi Prendi 'sto cannone di carne! Teh! Teh! Aaaahhhh! Eccomi! Eccomi! Sto per sborrare! Teh! Teh! Teh! Dai che ti annaffio queste belle melotte tonde!"
Estrasse, sfilò rapidamente il preservativo ed iniziò ad eiaculare sul sedere dell’altro: una lunga serie di spruzzi di bianco seme centrarono il solco centrale, le natiche, arrivando fino alla giacchetta del biondo, colandogli poi lungo le cosce tornite.
"Oooohhhh! Siiiiiii! Siiiiiii! Verniciami tutto! Mmmmhhhh! Sarà un viaggio assai piacevole, viste le premesse!”

Mentre gli ultimi fiotti uscivano dalla cappellona ancora gonfia, l’uomo iniziò a spatolare il fallo sul fondoschiena spargendovi sopra il vischioso e candido fluido:
“Mmmmmhhhhh! Cazzo, che venuta! Non capita tanto spesso di trovare prendinculo così accoglienti e bocchinari come compagni! È stata una fortuna averti incontrato!”

Diego si ritirò di un passo e rimase in silenzio, esterrefatto. Pochi secondi dopo la porta si aprì e davanti gli si parò il baffuto sodomizzatore, il quale non parve però particolarmente sorpreso. Gli fece cenno di uscire e il giovane – arrossito violentemente per la vergogna - eseguì per attendere, atterrito, nella stanza teatro di quel pervertito spettacolo di pochi minuti prima.
Il biondo si stava ripulendo dai rivoli di sperma e Diego, paonazzo, notò un sogghigno malizioso, rivolto evidentemente alla sua figura.
Il moro uscì dal bagno e si diresse subito verso l’uscita ma l’altro gli fece un cenno indicando il ragazzo, ancora bloccato e basito, in piedi davanti ad una della pareti riflettenti. L’uomo si arrestò e si voltò per osservarlo.
Quindi puntò gli occhi sullo specchio dietro di lui, sorridendo e passandosi la lingua sul labbro superiore, come a gustare qualcosa. Il garzone della locanda ebbe la netta sensazione che quello sguardo, indubbiamente lussurioso, fosse rivolto al posteriore dei suoi attillatissimi jeans rossi, come moda di allora prescriveva …

Diego riprese coraggio e il lavoro, ritrovandosi però ad analizzare l’episodio. Sapeva benissimo che c’erano maschi usi a praticare sessualmente fra loro: Tante volte, con gli amici di scuola, ci aveva scherzato sopra, canzonando ovviamente quel genere di rapporti. Percependoli non solo come atti impuri e contro natura ma anche rivoltanti e depravati, in seguito non se occupò più.
Ora, vedere dal vivo un’unione carnale fra due uomini lo aveva decisamente impressionato e confermato la sua repulsione di fondo.

Il suo pensiero si rivolse però anche alle sensazioni provate dai due avventori. Certamente, per il primo, muovere il membro dentro un retto stretto e caldo - anche se di un altro maschio - doveva essere molto bello! Ma come faceva l’altro, oltre all'incredibile perversione dell’atto, a dire di averne piacere notevole? Non era doloroso essere penetrati per quella via innaturale? D’altro canto - ragionò oltre - c’erano pure femmine che lo facevano volentieri e in fondo lo sfintere era una parte molto sensibile per cui, una volta aperto e riempito, poteva anche rivelarsi piacevole!

In preda ad una strana curiosità, decise di aprirsi un po' i pantaloni, infilò dal davanti una mano sotto le mutande e provò a carezzarsi l’ano: un brivido intenso e quasi libidinoso lo percorse. Si bagnò con della saliva il medio, lo riportò sullo sfintere, quindi cominciò a spingere. Faticò un po’ ma dopo una pressione più decisa riuscì ad aprire l’anello: entrò con l’intero dito e una scossa ancora più forte si irradiò fino alla testa. Iniziò a muovere alternativamente le falangi, elettrizzandosi ulteriormente, ed ebbe pure un principio di erezione.
Si accorse che avrebbe voluto proseguire più a lungo e giunse a pensare che, forse, anche ricevere qualcosa di più consistente avrebbe potuto essere godurioso: il pene duro e lungo di un altro uomo! L’idea lo inorridì quasi istantaneamente: no, decisamente a lui piacevano le donne!
Si ricompose e tornò nella sala ristorante.

Non sapeva che la sua ferma convinzione avrebbe presto subìto qualche sferzante colpo, facendola così pericolosamente vacillare.

Nota dell’autore: questo primo racconto introdurrebbe una serie con protagonista il giovane Diego, in uno scabroso percorso di scoperta di sé e della propria sessualità. La storia è ispirata ad un fotoromanzo tedesco degli anni ’70-80. Se gradito, proseguirò la pubblicazione.
Maggio 2023
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