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Un allucinante viaggio di piacere – 13. episodio: La monta finale... doppia!


di Membro VIP di Annunci69.it remigiuslp
18.06.2023    |    5.270    |    7 9.2
"“Non ti muovere, culattone porco e lascivo! Questa è la prova finale per poterti definire zoccolo patentato!” Accadde tutto in pochi secondi: Diego sentì..."
Se in poche parole possiamo affermare che il ragazzo oramai godeva appieno della prospettiva di essere inculato nelle posizioni più strane, di succhiare nerchie, diventando infine uno ‘sborratoio per cazzi’ (cit. Fra.) e tutto quanto sta attorno a questi giochi erotici fra maschi, il nostro stile narrativo richiede una introduzione particolare all’episodio conclusivo.

Siamo infatti giunti all’ultima tappa del ‘viaggio’ del giovane Diego: dai prodromi nella locanda, dove il diciottenne cameriere-tuttofare veniva approcciato in modo piuttosto brusco e volgare, attraverso la ‘allucinante’ notte a bordo del camion - con la perdita della verginità anale e non solo - fino alla scoperta del ‘piacere’ del fare sesso fra maschi, aperto su orizzonti apparentemente infiniti, tanto da sperimentarlo in meno di un giorno con cinque uomini diversi.

Terminata la pausetta per calmare i pistolini dei nostri lettori, alcuni preda di ‘erezioni dolorose’ (cit. Sex.), altri con ‘boxer macchiato’ (cit. Mal.), invero sfogati con ‘fontanella e otto schizzi belli densi’ (cit. Inn.), ritroviamo Diego prono a terra dopo un potente movimento verticale del pistone nel suo retto, posizione ultima appresa, denominata dal camionista Renato ‘stambugiata del falegname’.

Il baffuto si era allontanato e il compare Rudi ne approfittò subito, accucciandosi accanto a lui per picchiettargli la cappella su un gluteo.
“Hai un culo spettacolare, ragazzo! Adesso che te lo sei lasciato sfondare come un dissoluto frocione e stai imparando come si diventa puttanoni da bordello puoi farci un bel po’ di soldini eh? Ma a te piace pure, viziosa checchina!”
Diego si distese su un fianco, gli prese in mano l’uccello eretto e, cercando di tirarlo a sé disse sorridendo:
“Per te sarà sempre gratis!”
Sorprendentemente il riccioluto si ritirò.
“Ti ringrazio, insaziabile finocchietto, ma ti sborrerei dentro quasi subito da quanto mi ingrifi! Non ti preoccupare comunque, perché abbiamo ancora tempo, fino alla corriera di stasera!”

Renato tornò con una sportina di tela scura che posò accanto ai due.
Per dimostrarti che questo camionista non è poi così rude come sembra e che ha molto apprezzato la tua disponibilità a concederci i tuoi favori sessuali, ti faccio alcuni regalini. Valgano come diploma.”

Dal sacchetto estrasse una cinghietta di cuoio con inserita una serie di bottoni metallici apribili.
“Mmmhhh! Questo è un perfetto accessorio da zoccoletto! Ora lo indossiamo!”
Il baffuto lo dispose aderente al pube del ragazzo, cinse lo scroto comprendendo la base superiore del pene, stringendo poi con una certa tensione per bloccarlo infine con i bottoni.
Dopo un primo momento di fastidio, la sensazione di avere i testicoli costretti come in un laccio, in più tondi ed in evidenza, risultò assai piacevole. E in aggiunta ebbe una improvvisa erezione!

Il camionista si adagiò sul grande cuscino con la mazza verticale, tosta e grondante di fluido preliminare.
“Forza, ragazzo! Mettiti di spalle a me e impalati sul totem del tuo istruttore ed esaminatore! La prova finale per avere la patente di finocchio prezzolato non è ancora superata!”
Diego si portò sopra l’uomo a gambe larghe e piegate, appoggiò la punta fradicia all’ano e si calò lentamente sul rigido bastone.
“Se vuoi veramente darti al professionismo devi specializzarti nello smorzacandela! È una posizione delicata perché se il maschio con il quale stai ciulando non ci da dentro lui con dei bei colpi di reni, tocca a te trovare il ritmo adatto! Non troppo veloce per evitare eiaculazioni anzitempo, non lento da fare ammosciare la minchia! E ora fatti un bel su e giù, che il Renato non ha questi problemi!”

Il moretto iniziò una serie di ampi saliscendi su quell’apparentemente immenso troncone. Impugnò il proprio pisello rigido, un po’ per il piacere e un po’ per sentire l’anello attorno alle palle:
“Ah, ah, oh, oh! Vado bene così? Ah, ah, oh, oh! Posso anche segarmi nel frattempo?”
Il baffuto tirò a sé il maschietto, facendogli adagiare la schiena al suo petto e agguantò l’organo del ragazzo:
“Mmmhhh! Piccolo voglioso puledrino! Certo, sei perfetto! Vieni che te lo pugnetto io, questo bel batacchio! Con un serpente così, vedrai che qualche cliente vorrà menartelo e magari pure farsi una bella ciucciatina!”
Tirò completamente verso il basso la pelle del banano del giovane e cominciò a masturbarlo con sapienti movimenti, lenti ma completi, mentre questo continuava a scoparsi ondeggiando il bacino.

Gli girò la testa con il chiaro intento di slimonare, Diego rispose di buon grado e le loro lingue cominciarono a roteare l’una contro l’altra.
“Gggggllllhhh! Così mi infoi ancora di più, puttino porcellone! Uuuugggllllhhh!”
L’elettrizzante mulinello orale proseguì con piacere di entrambi.
“Ooohhh! Siiii! Siiii! Gggglllhhh! Uuuggglllhhh! È bellissimo avere un pene nel sedere! Gggglllhhh! Me lo faccia sentire tutto! Tutto! Gggglllhhh! Oooogggllllhhh!”

Il padrone di casa si sostituì nello stantuffamento del possente tapanaro nello sfintere del brunetto.
“Gggggllllhhh! Oooogggllllhhh! Ti trapano il culo quanto vuoi, pervertito recchioncello! Gggglllhhh! Gggglllhhh! E senti che mazza tosta hai! Di solito non faccio pippe ad altri ma la tua merita un'eccezione! Mmmhhh! Potrai offrirti anche come vagone intermedio nei trenini! Mentre uno ti fotte, tu puoi piazzarlo nelle terga di un altro!”
Il moretto stava godendo alla grande:
“Uuuuhhhh! Non avrei mai immaginato che fosse tanto piacevole avere rapporti anali! È sublime sentire un membro dentro di te! Ooohhh! Desidero fortemente prendere dodici falli al giorno! E anche succhiarli! Aaaahhhh! E assaporarne l’aspro seme! Aaafffhhh!”

Renato continuava a segare il rigido manico del giovane e gli pompava contemporaneamente l’attrezzo nello sfintere.
“Mmmmhh! Teh, teh, teh! Oggi hai scoperto che ti piacciono gli uomini! Insomma, sei un finocchio!” Diego ansimò:
“Sì, sì, sì! Sono lo sono! Ah, ah, ah! È veramente eccitante fare sesso con altri maschi!”
L’altro replicò:
“Il termine giusto è frocio, quando lo si fa con lussuria come te! Teh, teh, teh! E diventerai un troione! Ora girati come il fantino sul suo destriero! E voglio vedere come godi!”

Il brunetto si alzò per voltarsi, si calò nuovamente sul marmoreo stangone e riprese subito a cavalcare, con l'estasi sul volto.
“Oh! Oh! Oh! Uuuhhh! Ora che il mio canale si è abituato, il suo enorme tarello mi fa impazzire! Aaaahhhh! Sarò sempre pronto a succhiarvi, non perdere una goccia del vostro seme e a farmi infilzare! Oh! Oh! Oh! Vero che verrete a trovarmi?”
L'uomo rispose: “Ooohhh! Tutte le volte che passerò di là! - Una sua mano si posò voluttuosamente su una natica - Non mi lascerò certo scappare queste chiappette, il buco caldo e profondo, quella tua boccuccia da pompinaro insaziabile!”
Diego era ormai al parossismo:
“Uuuggghhh! È fantastico, tutto ciò! Oooggghhh! Siiii! Siiii! Voglio diventare un prostituto, copulare con tutti quelli che si offriranno! Oh! Oh! Oh! Uuuggghhh! Mi lascerò scopare da chiunque e succhierò cazzi a mazzi!”
L’altro ghignò:
“Uuuuhhhh! Senti senti! Uuuggghhhh!” Certo, così devi diventare, un degenerato recchione! Sempre pronto a farsi inchiavardare, a tirare seghe, a ingollare fave e gratificare i clienti con spettacolini di ingoio!”

Renato, gli prese la testa fra le mani e guardandolo fisso negli occhi disse:
“Rudi, tocca a te! Esame finale! Aaaarrrhhh! Aaaarrrhhh!”
Fece fermare il movimento alternato del ragazzo il quale volle girare il capo ma il camionista, con il fuoco in fondo alle pupille, lo bloccò.
“Non ti muovere, culattone porco e lascivo! Questa è la prova finale per poterti definire zoccolo patentato!”

Accadde tutto in pochi secondi: Diego sentì cadere un freddo fluido sul coccige, da lì colare verso il buchino ancora pieno dello spadone del baffuto, immediatamente dopo qualcos'altro premere sull’ano ed entrarvi con violenza.
“Aaaahhhhh! Noooo! Cosa è? Aaahhh! Fa male! Aaaahhh!”
Era ovviamente l’asta di Rudi che sgusciò – secca e precisa – oltre l’anello per affondare nel retto, il quale però la accolse per intero.
Diego aveva due falli maschili nel posteriore!

Iniziò un lento, progressivamente sempre più esteso, movimento dei due cilindri nelle profondità del ragazzo il quale, nonostante un certo dolore, decise di sperimentare anche questo turpe, incredibile, per lui inimmaginabile atto sessuale. Allibito, con la bocca spalancata, genette:
“Aaaannfffhhh! È terribile! Ooohhh! Ma è anche meraviglioso! Oooohhh!”


Oltre al pistonamento sincronizzato ci furono anche momenti di scorrimento alternato che diedero al morellino ulteriori sensazioni ma nel complesso la doppia monta non durò a lungo.
I nostri lettori si chiederanno se fortunatamente o purtroppo, per il nostro Diego, ormai letteralmente ‘rotto’ ad ogni esperienza. Non lo sappiamo e non lo sapremo mai, purtroppo. Di certo fu solo, che il suo attributo ne uscì rigido e pulsante.

Sfilati i bastoni, il biondo si alzò in piedi mentre Renato premette con l’indice sulla fava del maschietto, scivolò un po’ in avanti sotto di lui, sollevò la propria canottiera che ancora indossava per liberare stomaco e petto quindi avvolse con una mano entrambi i membri per cominciare a rasparli all’unisono.
“Ecco! Aaahhh! Aaahhh! Aaahhh! Piccolo torello da sesso! Ora sei veramente aperto a tutto! Mmmhhh! Adesso puoi spruzzare fuori la tua voglia con la mia! Mmmmhhh! Rudi, vieni anche tu! Facciamo un bel lago di broda dolceamara così questo lussurioso maialotto possa brindare alla sua nomina ufficiale di ‘mestierante baldraccone!”
Diego si beava di quella particolarissima masturbazione con i sessi aderenti.

Il camionista diede una serie di ampi colpi mentre Rudi si inginocchiava accanto a loro, con l’attrezzo puntato sopra lo stomaco del baffuto e la mano in rapido movimento.
“Siii! Un bel minestrone di sbobba di minchia per questo laido e degenerato scrofetto! La sua sarà la panna, la tua l’olio e la mia l’aceto! Aaahhh!”

Dalla cappella del moretto partì un siluro bianco di sperma che atterrò sotto il mento di Renato il quale, un attimo dopo, sparò un getto denso fino al petto, seguito a ruota da uno spruzzo del biondo.
I tre maschi eiacularono praticamente all’unisono. Una lunga sequenza di mitragliate e fiotti violenti che inondarono sterno e pancia del camionista.
Diego si beò del proprio intenso orgasmo, dello spettacolo e del suo fallo inzaccherato e stretto contro l'altro.

Al termine, Renato allargò le braccia e disse:
“Ecco, per il nostro neo-finocchietto! Dai, golosone! Questa zuppa è tutta per te! Mmmmhhh!”
Diego osservò l’ampia pozza di candido liquido seminale, qua e la striata di vene più dense, quindi abbassò il viso, puntò la lingua e cominciò a leccare.

“Bravo, cagnetto pervertito, bravo! Lappa per bene questa miscela di sborre selezionate! Mmmhhh! Su, tirala su tutta, vizioso ciucciacazzi! Pulisci per bene e poi butta giù che ti fa bene al gargarozzo!”
Era ovviamente Rudi, con il suo consueto linguaggio elegante!

Il moretto cominciò a succhiare. Raccolto tutto trattenne in bocca, facendo cenno ai due di voler condividere.
Il biondo rifiutò con aria schifata per cui Diego si tuffò sul camionista: le labbra si unirono, le lingue iniziarono a turbinare fra loro mentre il sugo faceva da lubrificante, inebriando i sensi del giovanetto. Gusto e olfatto sopraffatti dagli aromi prodotti dai genitali di quel perverso trio di maschi!
Assaporato lentamente e a fondo il tutto, il moretto si distese, sfinito.

Rudi lo guardò ghignando.
“Mmmhhh! Vedremo se saprai reggere il ritmo! Tarelli a non finire che ti martelleranno lo sfintere e alla fine ti inietteranno il loro caldo sciroppino! Oppure te lo riverseranno in gola! Ti ritroverai ogni sera con il sederino sfondato sul cesso per un quarto d’ora a svuotarti, ruttando sborra! E mentine a gogò per evitare l’alito fetente!”

Intervenne anche il baffuto camionista.
“Espressioni un po’ colorite ma il concetto è quello, eheheh! Quindi, pensaci bene, ragazzino! Intanto mi sembra non ti sia dispiaciuto. Fa ancora male il buchino?”
Diego scosse la testa: effettivamente il bruciore residuo stava diminuendo rapidamente.

Renato tolse quindi dalla sacchetta di prima una ridottissima mutandina nera dal taglio molto strano che al momento Diego non riuscì a capire. L’uomo lo fece alzare per indossarla e lo portò davanti a due grandi specchi inclinati fra loro.
“Questo è un ‘perizoma’. Come vedi forma due cerchi sopra le natiche e su di te farà vittime su vittime! – agganciò il nastrino centrale per scostarlo - Al bisogno, si può liberare la strada per arieti particolarmente frettolosi ed irruenti con un solo gesto! - Aggrappandosi ad una chiappetta lo fece voltare - Sul davanti, amplificato dall’anello attorno ai coglioni, troviamo il gran paccozzo! Ma non solo! Come vedi - carezzò sui lati i testicoli solo parzialmente coperti dalla ridotta coppetta della particolare mutandina –, si possono intravvedere e pregustare queste esuberanti cipollotte! Ma non è finita! Mmmmhhh!”

Prese il famigerato boxerino bianco e glielo fece mettere.
“Wow! Guardate signori, che lussurioso zoccoletto abbiamo qui! Pattona prominente - direi prorompente - e culetto con meloncini in piena evidenza, così ben incorniciati! Pronti ad aprire il portafoglio perché qui c’è da fare festa per ore! Attenzione, per piazzarglielo nel didietro dovrete fare un mutuo!”
Scorse un dito lungo i bordi incurvati dello slip che solcavano e trasparivano vagamente dal tessuto chiaro, scendendo poi ovviamente fra i glutei per spingere in corrispondenza dell’ano.

Saltò fuori addirittura un pisello di plastica:
“Penultimo regalino, mio piccolo frocetto! Non richiede spiegazioni: tanto per tenerti in esercizio!"

Tornò serio, estrasse un vecchio portafogli e disse:
“Questo lo usavo fino a qualche tempo fa. Te lo dono anche perché tu abbia un bel ricordo di Rudi e mio. Qui dentro c’è il tuo compenso, assolutamente meritato.
Con te è stato veramente diverso dai soliti giochi di ‘inversione’ con camerieri e compagnia. Anche perché tu, veramente ed evidentemente non sapevi di essere omosessuale. Io lo avevo per certi versi intuito, in più mi avevi fatto realmente eccitare come raramente mi accade e ho voluto provare con questa messinscena. Avevo ragione, alla fine, eheheh!
Hai imparato tante cose e sicuramente ne hai avuto godimento anche tu. In fondo ti abbiamo usato come un vero prostituto ed è giusto che ne abbia un vantaggio! Ora puoi decidere se farlo sul serio, perché ovviamente era parte del gioco. Il tuo padrone non ha voluto nulla, però ti concederà eventualmente l’uso della famosa camera, dovessi proprio, al limite, metterti su quella strada. Non è male se sai gestirla bene: ne conosco vari.
Qualunque cosa deciderai, quando ripasserò da lì dovrai tenere in conto che il mio cazzo si rizzerà sempre alla tua vista! Anzi, al solo pensiero.

Mancano un paio di ore alla tua corriera. Ti darei un’altra bottarella e Rudi sicuramente pure! Ma sono sfinito – il biondo approvò annuendo.
Adesso mangiamo qualcosa, puoi darti una bella lavata e riposare un po’! Dopo, se vuoi, ti accompagno io con l’auto.

Diego rispose di voler solo fare un’ultima doccia, rifocillarsi, poi andare a piedi in stazione per prendere una boccata d’aria. Avrebbe potuto dormire durante il lungo viaggio notturno.
Noi, cari lettori, sappiamo di dover aggiungere: forse.
Anche perché non si tolse l’anello dal davanti e, uscendo, volle indossare il completino elastico bianco…

Giugno 2023

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