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Un bel cazzo al cioccolato per Lena.


di Clelia_Rocco_coppia
06.02.2024    |    7.352    |    9 9.6
"Ma dura poco, mi avvicino a Joseph, questo il suo nome e lo saluto con sufficiente calore e penso che avrei dovuto cogliere i segnali di questa sorpresa da..."
Sono sempre Lena e il mio maschio, Piero, un uomo maturo (per me bello), occhi scuri, sorriso disarmante, barba incolta, ben curato e di corporatura e statura media, mi ha fatto una sorpresa. Lui è un uomo garbato, affascinante, ma con un bel cazzo (pronto e in tiro) e un bel culo. Una delle prime cose che mi ha intrigato di più è stata la sua sottile timidezza (anche nel manifestare i suoi sentimenti) che ha sempre contrastato con la sua indole da gran porco nella nostra intimità. Da qualche tempo abbiamo in testa sempre la stessa fantasia: un altro maschio (o anche più di uno…) da inserire nel ns. ménage erotico. Essere scopata da due uomini ormai è una delle mie ossessioni ci eccita tantissimo. Ormai so da un po’ che a lui piacerebbe molto vedermi "sfondata", come dice sempre, da un altro maschio da dietro mentre lui mi riempie la bocca e la fica con il suo cazzo. Finalmente, proprio quando meno me l’aspettavo, questa nostra fantasia si è avverata. Una sua telefonata mi preannuncia un ospite a cena. Sono sorpresa, non tanto per l’ospite quanto per il fatto di dover preparare un “menu adeguato” per una serata sarà intrigante e presentarmi con una mise che esalti la mia figura. Capisco che vuole esibire la sua donna; ma questo mi mette addosso una certa ansia, ma anche un discreto languore che durerà tutto il giorno. Dopo queste sue richieste deduco che la scelta di un locale per la serata sia inadatto e che in fondo l’idea di rimanere in casa sia da preferire, visto la piega che potrebbero prendere gli eventi. Quindi per non deluderlo mi impegnerò sia per il menu sia per la mia mise sexy. Alle 19.00 Piero è già a casa e mi raggiunge in doccia, sotto l'acqua. Mi bacia e mi infila la lingua in bocca, avvinghiandosi con la mia; Mi afferra per le natiche, facendomi sentire la sua erezione, preme sulla mia fica col suo cazzo già duro.
lo sento tutto mentre apre le mie grandi labbra e lo sfrega sul clitoride. Quella forma di masturbazione mi eccita da morire ma ho voglia di avere la sua bella minchia tutta dentro. Mi costringe faccia la muro, mi fa piegare un po’ e, senza preavviso, mi penetra col cazzo in profondità. Si capisce che oggi mi sei mancata? Ho voglia di te puttanella. Amo vederlo così pieno di fuoco ed eccitato. Ora mi possiede in modo animalesco ed io sono vogliosa di sfrenatezza. Ad ogni suo affondo lo anticipo andando indietro con i fianchi e so che tra poco esploderò in un meraviglioso orgasmo. Ma Piero è troppo bastardo e vuole tenermi in una costante tensione erotica. Infatti, proprio quando sto per godere, smette di scoparmi mi prende per le i capelli, facendomi inginocchiare davanti al suo cazzo e mi sborra ovunque, in bocca, sul viso, sui capelli, sulla lingua...
– ahhhh, siiiiii …Lo sento rantolare. Mia bellissima Troia, ora raccogli ogni goccia per bene e lascialo pulito, asciutto lucido. Mi eccita da morire eseguire i suoi ordini e, pertanto, lecco e succhio le ultime gocce del suo miele mentre mi lusinga dicendomi:
-“Brava, cagnetta; Ti prometto che stasera sarai ricompensata per come ti sei comportata”. Inizio a prepararmi e indosso un abito sopra i ginocchi con una profonda scollatura davanti e dietro; un perizoma striminzito e niente reggiseno; Il mio maschio me lo ha proibito perché adora i miei seni da adolescente. Tacco 12, capelli sciolti, lisci, lunghi e trucco leggero.
-“Sei uno schianto amore”.
Mi lusinga Piero e noto che anche lui è ben in tiro e sempre pieno di fascino. Alle 20.00, puntuale, arriva il nostro ospite e Piero lo accoglie in modo molto cameratesco; Dopo solo un minuto li raggiungo perché il tono di voce del nuovo arrivato, bassa, calda e suadente ha accresciuto non solo la mia curiosità ma anche una sottile tensione erotica.
Appena lo vedo mi blocco per la sorpresa. Ma dura poco, mi avvicino a Joseph, questo il suo nome e lo saluto con sufficiente calore e penso che avrei dovuto cogliere i segnali di questa sorpresa da parte di Piero. Inizio a studiare il nostro ospite e lo squadro da capo a piedi. È un uomo di colore dal sorriso bellissimo e con una chiostra di denti bianchissimi e perfetti; sguardo solare, occhi profondi e intensi, 40 anni circa, 185 cm di muscoli, nel suo elegante abito bianco con una t-shirt che mette in risalto il suo torace muscoloso sembra uscito da una rivista per sole donne. il suo italiano subisce l’influenza dell’accento francese e non nasconde le sue origini ivoriane per parte di padre tant’è che i suoi lineamenti sono tipici Afro europei; naso, comunque, sottile, labbra carnose zigomi alti e fronte spaziosa. Cazzo se è un bell'uomo ma soprattutto un bellissimo esemplare di maschio.
-"È un piacere conoscerti, io sono Elena". Ho solo il tempo di rispondere che Piero ci invita ad accomodarci a tavola. Il menu è molto gradito e il vino scivola via come l’acqua al punto che le nostre lingue iniziano a sciogliersi sempre di più. Joseph non stacca mai lo sguardo da me e dalla mia scollatura e tutto questo si è trasformato in una profonda e intensa eccitazione con la mia fica già gonfia e piena di desiderio.
La sensazione che voglia spogliarmi con gli occhi è palpabile e credo che sia arrivata l’ora di mettere in atto pratica una delle nostre fantasie più gettonate. Piero deve aver già intuito cosa mi frulla in testa e, raggiungendomi, da dietro mentre sono seduta nella poltroncina, mi bacia in bocca, infilandomi oscenamente la lingua; poi mi morde delicatamente il lobo dell’orecchio sussurrandomi:
-”Mi sa che è il nostro cioccolato fondente sia proprio di tuo gradimento”.
Infine, aggiunge:
-"E tu hai una gran voglia di assaggiarlo”.
Fitte di piacere mi arrivano in fica ormai fradicia. Ancora seduta sulla poltroncina, Piero mi solleva le gambe, sistemandole sopra ogni bracciolo e costringendomi ad aprirle in modo osceno. Fica e culo adesso sono in bella mostra e il nostro ospite ne rimane affascinato, leccandosi le labbra con lussuria.
È in piedi davanti a me; si accovaccia sui talloni e avvicina il viso ancora di più alle mie intimità. La sua bocca è a qualche centimetro della mia fica e sento il suo respiro sfiorarmi e subito dopo le sue labbra sulla mia vulva; morbide, umide, roventi. Gemo forte e un rantolo mi esce non appena percepisco la sua lingua sulla fessura e poi più in fondo tanto è lunga, fino a leccarmi il buco del culo, tentando di penetrarlo come un piccolo cazzo. Improvvisamente mi penetra la fica e nel sentirla entrare, resto senza fiato; la sento così profondamente e realizzo che mi sta letteralmente scopando con la lingua, mentre le sue labbra si incollano alla mia vulva. Cazzo mi sta proprio fottendo con la lingua, mentre mi succhia anche l’anima.
Il mio uomo in piedi accanto a me fa scivolare il suo cazzo sulle mie labbra e aprire la bocca e iniziare a segarlo e spompinarlo è istintivo. Il primo orgasmo mi travolge al punto che inizio a tremare e sussultare, gemendo, fino a sborrare in faccia al mandingo inginocchiato tra le mie cosce. Joseph si rimette in piedi e la sua minchia dura dondola davanti al mio viso; lo affianca Piero e mi ritrovo i loro cazzi a qualche centimetro dalle mie labbra. Li impugno entrambi e inizio a segarli lentamente; li annuso e l’odore di minchia che emanano mi fa arrapare nuovamente. Inizio a insalivarli manipolando le loro cappelle e subito dopo li prendo in bocca sbocchinando con fare esperto; sono così affamata di cazzo che li lecco insieme, prendendoli in bocca contemporaneamente anche se a fatica. Due cazzi meravigliosi e così diversi; eppure arrapanti; colore e dimensioni fanno da straordinario contrasto tra loro e me li voglio godere annusandoli e assaporandoli come una cagna. Intanto Piero mi sussurra all’orecchio:
-“Quanto ti piace succhiare questi cazzi, troia? Adesso li hai tutti per te. Devi proprio una cagna, amore mio”.
I suoi insulti mi eccitano, colpendomi con fitte di piacere alla fica. Mi sento una troia e adesso sono disposta a tutto per dare e ricevere piacere. Le mie mani continuano a scivolare sulle loro cappelle e sulle loro aste e la mia saliva è un erotico lubrificante. Li sento pulsare in bocca e il suono dei loro gemiti mi riempie le orecchie come una melodia.
Joseph si sistema in ginocchio e a quel punto il suo cazzone è proprio all’altezza della mia fica. Lo osservo meglio e con gli addominali scolpiti, il cazzo maestoso e l’espressione da porco perverso e lussurioso, mi appare come una sorta di dio greco. Mi afferra le gambe per le caviglie e le posiziona sulle sue spalle. Guarda il mio uomo e, senza attendere un minimo cenno di assenso, anzi con una certa spavalderia, punta la cappella sulla mia fica e inizia a trapanarla lentamente, in modo estenuante ma non per questo meno arrapante, fino a che le palle non toccano le mie natiche.
Saranno venti cm di cazzo meravigliosi che mi tolgono il fiato e mi fanno rantolare di piacere. Si muove lento, giocando con la punta senza penetrarmi fino in fondo. Questo suo supplizio erotico mi fa impazzire di piacere e quando affonda tutto il cazzo dentro rapido, tre, quattro volte, mi strappa un urlo prolungato di piacere. Quindi, riprende a scoparmi solo con la punta, affondando come prima e eccitare sempre di più. Ormai al limite, lo imploro di sbattermi dentro la sua minchia, insultandolo:
- “Scopami grandissimo porco; sai anche quanto desideri che mi spacchi la fica. Fammi godere come una vacca”.
Anche Piero é arrapato e fiero del fatto che la sua donna si sia offerta per lui al suo amico. Joseph continua a fottermi lentamente, mi bacia in bocca, mi accarezza i seni, poi li bacia, li lecca e succhia i capezzoli in maniera quasi feroce. Sono totalmente soggiogata dalla sua personalità e dalla sua lussuria, facendomi sentire una gran puttana. L’eccitazione raggiunta mi travolge e mi fa perdere il controllo; desidero solo che il suo maestoso cazzo nero inizi a fottermi con sfrenatezza e godere come una cagna. Non resisto più e urlo, ancora implorandolo:
- “Fottimi porco, fammi sentire bene questo gran cazzo. Voglio godere, chiedimi quello che vuoi, ma ti imploro scopami e fammi urlare di piacere“!
Con voce calma e decisa da dominatore risponde:
- "Sì, sei così diventi una vera cagna in calore! Di fronte al cazzo sei capace di tutto e da gran troia quale sei, meriti di essere sfondata”.
Mi infila, quindi, tutti quei durissimi centimetri di carne in fica, scopandomi con inusuale foga. Piero fa un cenno a Joseph e insieme mi sollevano per le natiche e mentre il mandingo nero continua a fottermi in piedi, Piero mi pianta il suo cazzo tra le natiche, facendomi urlare più per il godimento che per il dolore. Sono piena dei loro manganelli, mi pompano in fica e nel culo senza sosta, in modo quasi animalesco ed io sono veramente al limite. Finalmente, l'orgasmo mi travolge come uno tsunami, procurandomi un godimento sconvolgente. Tremo ancora e la mia fica pulsa di piacere, ma anche i miei due amanti stanno per esplodere. Mi fanno inginocchiare davanti ai loro cazzi e mi inondano di sborra la bocca, i seni, i capelli, il viso. Raccolgo tutto con la lingua e le dita, non voglio perderne nemmeno una stilla. Concludo, infine, nel modo più osceno questo incontro; li afferro entrambi per la nuca e li bacio in bocca, mischiano i nostri intimi sapori.

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