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Edet e i suoi amici


di LoQuiero
13.05.2021    |    1.221    |    4 9.9
"Voglio un altro cazzo nel culo, sono insaziabile!!! Sfondatemi per bene , voglio sentirli tutti dentro “Brutta zoccola che non sei altro!! disse Edet Ne..."
Avevo conosciuto Edet ad una di queste feste contro il razzismo.
Era un ragazzo di colore del Camerum
Era un po’ di tempo che non lo incontravo. L’ultima volta gli feci un pompino da urlo.
Ci mettemmo a parlare del più e del meno poi quando giunse il momento di salutarci mi chiese se avevo impegni per questa sera.
Abbozzai un leggero sorriso Va bene risposi – c’è qualche novità?
Avrei da parlare di una cosa seria di un altro ragazzo.
Sapevo con estrema certezza che quella era una scusa.
Il tardo pomeriggio feci la doccia mi feci irrigazione anale, indossai un paio tanga che a mala pena mi coprivano il cazzo, e un paio di pantaloncini da palestra molto attillati che facevano intravedere la forma del tanga
Puntuale alle 20,45 mi suonava il campanello.
Con mia sorpresa era accompagnato da altri tre suoi amici.
- Sei sempre pieno di sorprese.
Gli feci accomodare in sala accesi il globo una lampada a colonna con una luce molto soft.
Feci accomodare Edet e i suoi amici sul divano, offrendogli da bere
Io rimasi in piedi guardando quei ragazzi che ogni tanto si mettevano la mano sulla patta,
Edet posando il bicchiere sul tavolino si avvicinò, si posizionò dietro di me, mi fece sentire fra le natiche il suo cazzo già in tiro.
Anche gli altri lo seguirono, circondato da quei ragazzi rimasi completamente ammutolito.
Nella penombra i nostri sguardi si incontravano e si allontanavano, fino a quando mani sapienti fra carezze e baci cominciarono piano piano a togliermi gli indumenti spogliandomi
Ero entrato in un vortice di lussuria, abbandonando completamente il mio corpo alle loro sapiente mani e alle loro bocche che si avvicinavano, baciandomi delicatamente la pelle dal collo ai capezzoli
Uno dei ragazzi fece scivolare le sue mani, giù dove l’emblema del piacere si fa più intenso abbassando il mio ridottissimo tanga, le sue mani mi allargavano le natiche andando a stuzzicare il culetto.
Poi una mano fece una pressione sulle spalle indicandomi di abbassarmi, in ginocchio davanti a loro che nel frattempo si erano denudati.
Circondato da quei quattro cazzi notevoli ripassavo uno ad uno con la propria bocca in maniera spudorata
Edet e gli altri continuavano a palparmi fino a quando una mano già lubrificate dalla saliva, si impossessava agevolmente del lato mio B.
A fronte di quella emozione iniziai a mugolare dal piacere come una gatta in calore
Oramai ero preda di questi quattro ragazzacci che tanto piacere mi stavano dando.
Edet aveva capito che era l’ora di fare sul serio
-esclamò – andiamo a metterci comodi, dirigendosi verso la camera da letto.
Con la luce potei ammirare questi quattro ragazzi tutti di colore, sfoggiando maestosi manganelli tutti dritti ( escluso uno incurvato verso sinistra ma di ragguardevoli dimensioni) e belli duri
Edet prese il lubrificante e i condom, mi fece mettere a pecorina su letto, i ragazzi si posizionarono davanti a me massaggiandosi gli strumenti del mestiere, mentre Edet mi lubrificava a dovere il culetto.
Le dita invadenti percorrevano con assoluta delicatezza lo sfintere, due dita entravano e due dita uscivano
Fino a quando furono sostituite subito da qualcosa di più invitante.
Era un uccello grosso e duro.
Le mani del ragazzo mi strinsero i fianchi e spinsero verso il basso con il risultato di farmi inarcare la schiena.
Sentii il buco allargarsi e l’uccello scorrermi dentro lentamente, finché il bacino del ragazzo non aderì completamente alle mie natiche.
Mentre gli altri tre si sdraiarono davanti alla mia bocca, iniziai succhiare quei cazzi con tanta ingordigia come se fossero gelati .
Il gioco era iniziato, a vicenda, quei ragazzi si davano il cambio i loro cazzi entravano ed uscivano nel mio sfintere a loro piacimento.
Quando uno usciva mi piazzava immediatamente il suo cazzo in bocca, in modo da sentire il sapore del miei umori anali.
Urlavo davvero come cagna in calore, perché era così che mi sentivo.
Prendevo tutti quei cazzi in ogni dove li volevo ovunque, i loro insulti continui non facevano che aumentare le mie voglie.
Fino a quando preso da una voglia incontrollabile
“Dai ragazzi fatemi godere come puttana che sono. Continuate a scoparmi.
Voglio un altro cazzo nel culo, sono insaziabile!!! Sfondatemi per bene , voglio sentirli tutti dentro
“Brutta zoccola che non sei altro!! disse Edet Ne vuoi un altro? Sarai subito accontentato”
Uno di quei ragazzi che stavo segando si infilò sdraiato sotto di me l’altro dietro tiro fuori il cazzo per fare posto alla new entry, per poi rientrare.
Ora te lo apriamo per bene quel culo”
All’inizio era un po’doloroso, ma col tempo divenne sempre più piacevole.
No sentivo male continuavo a mugolare piano piano poi sempre più forte – Siiiiiiiiiiiiiiiii mi piace così………… Mmmmmmmmm bello.
- Ora sei contento brutta troia!! “Siii…siii…
Edet continuate a rompere il culo a questa lurida puttana.
Voglio succhiare ancora… dissi voglio altri cazzi in bocca, voglio sentire la loro sborra sul mio viso.”
Spompinavo gli altri cazzi che continuavano a darmi un piacere immenso.
Cazzi entravano e uscivano dal mio buco, il culo era ormai totalmente spanato, che ci passava un autotreno
Poi venne il turno di Edet e l’altro, preso nuovamente con vigore piazzarono i loro cazzi nel culo, mentre succhiavo gli altri due appena usciti.
Impazzivo avevo gli occhi rivolti all’indietro dal piacere che mi procuravano – Siiiiiiii bello avere due cazzi nel culo e due in bocca in bocca .
“Ora ti facciamo un regalino” disse Edet
Lì per lì non riuscivo a capire cosa avesse intenzione di fare.
Ma Edet sapeva che tenevo nel cassetto del comodino un cazzo di gomma.
Percepii subito quello che volevano farmi
“No quello è troppo fermi. Così no!!”
Tentai di divincolarmi, ma gli altri mi bloccarono braccia e gambe in modo da impedirmi anche il più piccolo movimento.
Non avevo mai ricevuto ad avere tre cazzi nel culo, ma l’idea di provare era più forte, anche se provavo un po' di dolore.
Un ragazzo che era dietro di me, lubrificò a dovere il cazzo di gomma, e lo passo a Edet iniziò la lenta penetrazione.
Sentivo le pareti che si dilatavano sotto la spinta.
- fai piano gli dissi tenendogli fermo il braccio con cui mi spingeva dentro il cazzo.
Superato l’ostacolo dello sfintere i tre cazzi si muovevano simultaneamente, il piacere era più forte del dolore, gemevo sotto i loro colpi, le loro mani mi accarezzavano lo scroto i fianchi la schiena, la mia pelle era un continuo fremere.
Mi sentivo veramente posseduto come non lo ero mai stato, mi piaceva, succhiavo i cazzi degli altri due con una passione tale che non vedevo l’ora di fargli raggiungere l’orgasmo e gustarne il nettare.
Ero sommerso in un mare di vocaboli troia puttana scrofa da quei ragazzi che si scambiavano le posizioni e continuavano instancabilmente a scoparmi il culo e la bocca godevo, godevo come un matto.
Sentivo quei tre cazzi nel culo he si muovevano lentamente nelle mie viscere.
I brividi mi percorrevano la schiena.
Poi tutti e tre i cazzi iniziarono a muoversi, sempre più velocemente.
Sentiva il culo spaccarsi in due.
- Non dirmi che è troppo per te disse Edet, dimmi che ti piace….. con le lacrime a gli occhi, un po’ per il dolore, un po’ per il piacere ed esausto scossi leggermente la testa in segno di approvazione, abbandonandomi completamente, ma senza smettere di succhiare gli altri cazzi
Finalmente uno di quei ragazzi levò il cazzo dal mio culo, mentre Edet rimasi dentro di me.
Avevo tre cazzi davanti alla mia faccia che si a segavano fino a quando tutti e tre riversarono fiumi di crema sulla bocca sulla faccia
Sempre più ingordo bevevo il più possibile e il resto me lo spalmavo ovunque.
Poi arrivo di Edet venne scaricando tutto dentro di me il suo nettare.
Distrutto ma felice mi abbandonai sul letto circondato da quattro bellissimi cazzi ancora tozzi che ad uno ad uno ripulii con la bocca
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