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Gay & Bisex

il Trombamico


di LoQuiero
08.08.2021    |    12.451    |    15 9.5
"Logicamente lo assecondo abbandonandomi a lui in un abbraccio senza fine, la sua bocca e il suo viso profumavano di fresco, le nostra lingue danzavano come..."

Ottobre aveva fatto il suo ingresso da 1 settimana le giornate si accorciavano sempre di più, e la temperatura era decisamente gradevole
Ricordo perfettamente era un giovedì mattina sento squillare il cellulare, era Claudio.
-Ciao Claudio come va?
-Bene rispose, senti ti ho chiamato se domani sera ci possiamo vedere!
- Claudio così su due piedi non posso dirti niente, risentiamoci gli dissi
Nel pomeriggio chiamo Claudio e gli dico vale sempre l’invito per domani sera?
-Certamente
Va bene se ceniamo insieme?
-Ottimo.
-A che ora vengo?
-Quando ti pare!
-A domani sera!
Mi faccio di dare l’indirizzo esatto e chiudo
La mattina seguente esco insieme a mia moglie per andare a fare un po’ di spesa, nell’occasione gli ricordo che questa sera ci vediamo con quei ragazzi si va a mangiare una pizza.( bugia, ma ogni tanto servono e non fanno male)
- Va bene rispose
Il pomeriggio prima di partire faccio una doccia rinfrescante saluto la sposa e vado via.
Arrivo da Claudio verso un le 18,45
Abita in un paese a circa 10 km dalla città un po’ in collina in una villetta non tanto grande e leggermente isolata dalle altre abitazioni.
Suono il campanello, mi viene ad aprire con un sorriso, che la bocca gli dava a gli orecchi, ci salutiamo, mi lascia entrare, chiude la porta dietro di se, mi prende per un braccio, mi attira se, mi stampa un bacio sulla bocca, che mi fa rimanere senza fiato.
Logicamente lo assecondo abbandonandomi a lui in un abbraccio senza fine, la sua bocca e il suo viso profumavano di fresco, le nostra lingue danzavano come fossero ballerine.
Mi staccai da quel bacio infinito– accidenti che foga esclamai
- ti desidero
-Abbiamo tutto il tempo a nostra disposizione
Claudio aveva preparato già tutto, una cena fredda, semplice e leggera.
Prima però ci avviammo in sala per consumare l’aperitivo si assentò per un attimo dicendomi di andare in bagno, quando ritornò era tutto nudo, non potei fare ameno di buttare gli occhi sulla sua asta, già fremente di desiderio.
-Ceniamo nudi?
-Una richiesta insolita pensai, ma aveva tutto il sapore di una seratina speciale, e poi la temperatura esterna era decisamente invitante così mi tolsi gli abiti rimanendo completamente nudo.
Finita la cena andammo in sala ci si accomodò sul divano.
Potei ammirare con più calma il corpo di Claudio, un fisico robusto , completamente glabro e quel cazzo che primeggiava per la sua imponenza.
Ammiravo il suo corpo così imponente, sentivo la voglia di toccarlo , non resistetti.
Misi una mano sulla sua spalla destra, piano piano scesi lungo il suo corpo fino al pregiato pezzo di mascolinità in piena forma.
Quindici centimetri a riposo che mi invitavano.

Accettai quell’invito agguantandolo con la mano.
Strinsi saldamente il cazzo di Claudio poi iniziai a fare giu e su, giu e su, giu e su, cosi via.
Lo guardavo negli occhi il suo volto sprigionava tutta la libidine che aveva addosso.
Lui avvicinò il suo volto al mio.
Posò le sue labbra sulle mie.
Rimanemmo cosi, bloccati per un po', abbandonandoci ad un bacio lungo ed appassionato.
Mi staccai da quel bacio dicendo a Claudio mi faccio una leggera doccia rinfrescante e l’igiene al mio culetto.
Per l’occasione mi ero portato dietro la cannula per lavaggio intestinale da applicare alla doccetta.
-Ti posso aiutare mi fece, poi tu aiuti me.
- OK risposi
Apri l’acqua aspettammo che venisse tiepida ed entrammo insieme nella doccia, applicai la cannula alla doccetta una leggera insaponata al culetto e Claudio mi penetrò infilando la cannula l’acqua scorreva piano piano inondandomi il culetto, per poi levare la cannula a far fuoriuscire l’acqua ed eventuali residui, operazione che ho ripetuto tre o quattro volte fino a quando il culetto non era completamente pulito.
A tale operazione si pose anche Claudio, una volta puliti profumati e lavato i denti, la camera da letto ci attendeva.
Una luce soffusa di colore rossa e blu erano proiettati su un quadro di donna completamente nuda, che dava l’impressione di controllare ogni movimento ogni sussurro del gioco proibito.
Cominciai a baciargli il petto fino ad arrivare all'inguine, li mi fermai e lo fissai negli occhi, e poi piano piano verso i testicoli, che strizzai lievemente, sembrò gradire e gemette appena.
Ci gettammo sul letto.
Sempre guardandolo gli presi il grosso cazzo venoso in mano e cominciai a massaggiarlo lento su e giù.
Rimanemmo in quella posizione per un po’.
Poi ci si mise a 69 e ci succhiammo il cazzo a vicenda
Era profumato, mi piaceva quel sapore di pulito.
A portata di mano sopra la testata del letto aveva preparato tutto il necessario, lubrificante, preservativi e con mia sorpresa un grosso dildo, capii immediatamente le sue intenzioni.
Avendo le mani libere e con il suo meraviglioso cazzo in bocca presi il dildo lubrificai il suo culetto e cominciai a scoparlo con il dildo.
Cominciò a gemere come una gatta in calore, allargando sempre di più la gambe, facevo entrare ed uscire quel grosso dildo dal suo culetto, ed ad ogni entrata sobbalzava sul letto godendo come un matto
- Siiiiiiiiiiiiiiii cosìììììììììììì, ancoraaaaaaa, daiiiiii, più forte, mettilo tutto dentro, non riuscivo più a tenerlo fermo, evidentemente avere il dildo in culo e il suo cazzo nella mia bocca lo mandava completamente in estasi,
Rimanemmo in quella posizione ancora un po', fino a quando, quasi esausto e la mia bocca quasi dolorante per quel grosso cazzo che non solo succhiavo, ma lui preso dalla foga me la scopava.
Mi staccai e salì sopra di lui.
Gli infilai la lingua in bocca e lui fece lo stesso con me.
In un istante mi girò sul letto e prese a nuovamente succhiarmi il cazzo.
Aveva una foga mai vista.
Come se volesse ingoiarsi anche le palle.
Ad un tratto lo prende tutto fino in gola e li sento la cappella sbattere contro le pareti della sua bocca.
Era una sensazione strana, volevo che continuasse e che non smettesse mai.
Si staccò e con un po' d'affanno e le lacrime agli occhi mi sorrise, poi avvicinando il suo culetto al mio cazzo, lo spinse delicatamente dentro.
Ambedue si emise un lieve lamento.
Lasciato andare il cazzo, Claudio si inarcò indietro, si spinse in giù con tutto il peso e l’uccello scivolò dentro completamente.
“Siiiiiiiiiiiiiii ansimò per il piacere che provava.
“Sìiiiiiiiiiiiiiiii….. che bello……. Mmmmmmmmmm
Claudio si bilanciò con le mani mentre si abituava al pene nel suo culo.
Il suo cazzo ora era molto duro, Claudio lo guardò, chiedendomi se avevo mai visto un uccello così eretto, così duro e così grosso.
Avrei voluto prendermi il cazzo di Claudio e portarmelo alla bocca ma non ci arrivavo, allora cominciai a segarlo dolcemente mentre lui si godeva tutta la mia asta
Le pareti del suo culetto erano abbastanza dilatate da massaggiare dolcemente il mio cazzo, si muoveva andando sù e giù e con movimenti rotatori.
Dalle sue labbra uscivano continui mugolii, Claudio stava godendo come non mai, i suoi movimenti si facevano sempre più intensi e veloci.
Non volevo venire subito, gli presi le anche, lo fermai mettimelo in bocca gli dissi.
-adoravo quel cazzo era di una maestosità infinita, lo presi tra le labbra e comincia succhiarlo dolcemente.
Comincio a pompare con un ritmo piuttosto veloce e lo sento ansimare, anche lui sommessamente per non fare rumore.
La situazione si faceva sempre più calda, tanto che il mio cervello era ormai partito verso nuovi desideri perversi.
Lui ansimava di piacere al mio pompino, ma non diceva niente.
Ancora una volta, sono io a rompere il silenzio.
Ormai non avevo più bisogno di farmi coraggio, ero totalmente eccitato, quindi istintivamente gli ho detto direttamente ciò che in quel momento desideravo.
Mi fermo con il pompino e, con il suo cazzo ancora davanti alla bocca, lo guardo e gli dico: “voglio che mi scopi!”. Lui mi sorride e mi risponde: “ci speravo”,
Prendo il preservativo glielo metto, poi il lubrificate ne spalmo sulla sua asta e sul mio culetto
Sempre senza girarmi, gli dico: “dai, mettimelo nel culo, dai”. Lui è ormai pronto e, senza dire una parola, mi alza le gambe e mi punta la sua grossa asta al mio sfintere
Sento la cappella plastificata sfiorarmi il buco e subito ho un sussulto di piacere.
Allungo una mano per provare a guidarlo, ma non lo trovo, poi improvvisamente sento la cappella appoggiarsi bene sul mio buco.
La goduria di quel tocco era sublime e mi inebriava, lo sento iniziare ad entrare. Dico: “sìììì… cosììììì” e poco dopo sento il suo cazzo duro entrarmi,
-piano piano gli faccio è grosso, Claudio capisce, si ferma, aspetta che le mie pareti si abituino a quell’enorme asta, poi continua lentamente la penetrazione.
Mentre si fa strada, inizio a sospirare di piacere.
Non prendevo un cazzo da diverso tempo e in quel momento mi sono chiesto: “perchè ho aspettato tanto??” Ormai rapito dalla libidine, gli dico: “dai scopami, fottimi!”. Lui non dice niente, ma comincia a spingere di più e sento il suo ventre piatto e le sue gambe sbattere contro le mie natiche a buon ritmo, nè veloce, ne violento, nè lento.
Io, ormai in estasi, mi lascio andare a qualche frase di turpiloquio, è bello….. è grosso…... Mmmmmm
Lui non rispondeva, ma aumentava il ritmo e vigore ad ogni cosa che dicevo
Si abbassa su di me mi offre la sua bocca che io bacio profondamente .
Si cambia posizione e mi mette pecorina il suo cazzo entra facilmente, mi sento vampate di calore che percorrono tutto il mio corpo.
Siiiiiiiiiiiiiiiiii dammelo tutto…. lo voglio….Mmmmmmm bellissimo…...
Più dico frasi sconnesse, più Claudio intensifica i suoi colpi.
Ora sono completamente partito sento il cazzo di Claudio che entra ed esce dal mio culetto brividi di piacere mi percorrono tutto il corpo godo godo sentirmi penetrare così.
Mi rigira un altra volta mi mette un due guanciali sotto la schiena.
Sono a gambe alzate e completamente divaricate sento il suo cazzo che mi penetra in colpo solo.
Siiiiiiiiiii…. Ancora…... poi mi prende in mano il cazzo e comincia a segarmi.
Allora gli dico: “sìììì segami… fammi sborrare col tuo cazzo nel culo”.
A quel punto lui si ferma nel segarmi e mi dice: anche a me piace prenderlo”. mentre lui continua a fottermi.
-“sei sicuro di voler venire così?” ed io: “sì, col tuo cazzo tutto nel culo sarà bellissimo!”.
Alle mie parole, lo sento afferrarmi il cazzo durissimo con più decisione a ricominciare a segarmi con vigore ma allo stesso tempo con un tocco più che piacevole.
Ero quasi all’apice del piacere, e i miei gridi soffocati di godimento annunciavano ormai inequivocabilmente l’arrivo imminente di un orgasmo.
Lui se ne accorge e mi infligge tre o quattro colpi di reni che mi fanno sentire tutto il suo cazzo dentro, fino alla base. Io, quasi a ringraziarlo, gli dico seguendo i ritmici singhiozzi dei suoi colpi: “sei fantastico… tu sì che sai… come fottere… il culo… di un vero porco… come me!”. Dopo pochi secondi, comincio a sborrare cercando di soffocare il più possibile le urla di piacere.
Le mie pareti anali si stringono al cazzo di Claudio,
Come se non bastasse cominciò rivolgersi a me al femminile: "quanto sei bona! i
Cercai di stringere le natiche e di contrarre l'ano, lui se ne rese conto e prese a muoversi dentro di me ancora più forte, lo sentivo ansimare e capii che il suo orgasmo era molto vicino, sentii il suo cazzo pulsare dentro di me e riempire di sperma il condom, subito dopo i colpi diminuirono di intensità e di frequenza fino a fermarsi.
"Wow! che scopata!" mi disse.
"Mi hai quasi violentato, risposi io con un sorriso sulle labbra.
"E' stato bellissimo" mi disse.
Poi levò il cazzo dal mio culo gli levai il preservativo, e con la bocca lo ripulii tutto
Lo guardo in faccia mentre gli dico: “ facciamo di nuovo una doccia.
Io, con il culo leggermente dolorante, riuscivo ancora a godere della sensazione di leggero bruciore di aver preso di nuovo un cazzo dopo tantissimo tempo.
Per giunta, da un altro insospettabile bisex come me.
Finita ritornammo sul letto
"Lui mi abbraccia voglio che resti tutta la notte, aspettiamo che ti torni duro e lo facciamo di nuovo voglio essere la tua femmina tocca a me adesso.
Mi misi sdraiato e lui salì sopra di me, cominciammo a limonare finché il mio cazzo fu nuovamente duro, si mise in posizione entrai dentro di lui, ci abbracciammo mentre lo scopavo alla missionaria e le nostre lingue si incrociavano l'una nella bocca dell'altro.
Fino a quando non raggiungemmo un altro orgasmo favoloso.
Era oramai quasi mezzanotte.
- devo andare, esclamai
Mi sciacquai nuovamente mi rivestii
-ci rivedremo disse
- certamente, come faccio a lasciarti da solo, con un sorriso e con un bacio sulle labbra lo salutai accarezzando il suo pacco.
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