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Il ragazzo del supermercato


di LoQuiero
02.04.2021    |    2.925    |    6 9.7
"La mia lingua si muove agile attorno alla sua cappella, succhiando con maestria, mi stringe nuovamente la testa fra le mani, ma stavolta la sua presa è più..."
Da quando mi sono sposato la spesa il sabato la faccio io perché libero da impegni lavorativi.
Tutto filava liscio fino a quando questa maledetta pandemia è riuscita ad entrare nella roccaforte della mia eterosessualità.
Tutto è successo perché il supermercato dove abitualmente ci serviamo, si creavano fine interminabili all’entrata con ore di attesa .
La direzione del supermercato per creare meno disagi ai suoi clienti, oltre che aver messo sul proprio sito la possibilità di prenotarsi per l’accesso al supermercato indicando ora e giorno, ha organizzato un servizio che ti permette di ordinare la spesa online e riceverla direttamente alla propria abitazione.
Perché non usufruire di questo servizio ci siamo domandati io e mia moglie?
E così il giovedì sera a casa registriamo quello che ci manca, il venerdì mattina spediamo per email l’ordine, il sabato in mattinata arriva la spesa a casa.
Un servizio eccellente.
Mi sono talmente abituato a questo servizio che con il ragazzo che ci portava la spesa, quando era prossimo alla mia abitazione, mi faceva una telefonata avvertendomi che a breve sarebbe arrivato nella evenienza fossi stato fuori casa .
Una mattina di buon ora, ancora in pigiama sento suonare il campanello in tutta fretta vado ad aprire, era il ragazzo del supermercato insieme ad un altro ragazzo di colore. Non ti aspettavo così presto, come mai?
il ragazzo mi rispose che dal prossimo mese non sarebbe più stato lui a consegnarmi la spesa ma il ragazzo che era con lui e quindi gli faceva conoscere i clienti.
Piacere …….. Piacere Bikila con un italiano davvero straordinario un ragazzone alto un fisico ben strutturato con delle braccia davvero possenti
Poi rivolgendomi all’altro – che dirti se hai trovato di meglio Auguri per il tuo nuovo lavoro.
E cosi mi consegnarono la spesa e lo scontrino, il pagamento era già stato effettuato online.
Bikila tutti i sabati era un orologio puntualmente dalle ore 10,20 alle ore 10,40 avevo la spesa in casa, come ho già accennato il ragazzo parlava un italiano corretto, poi mi disse che era nato e cresciuto in Italia
Fu uno di questi sabati che il ragazzo anticipò la consegna.
Ero appena uscito dalla doccia quando sentii suonare il campanello.
In fretta mi misi l’asciugamano in vita e andai ad aprire, quando vidi il ragazzo guardai l’orologio erano le 9,30. scusami dell’abbigliamento, ma ero sotto la doccia, Bikila mi porse la spesa, ma nel gesto di prendere le borse l’asciugamano che avevo in vita si allentò e cadde a terra.
Rimasi davanti a lui nudo come mamma mi aveva fatto, tirai giù un paio sacrosanti e sorridendo gli chiesi scusa .
Mi ricomposi e ci salutammo, non prima però di aver visto il ragazzo portarsi la mano sulla patta dei pantaloni.
Da quel giorno mi accorsi che il ragazzo tutte le volte che andavo ad aprire la porta mi sorrideva in modo strano, e io contraccambiavo quel sorriso, e fu che accadde, ciò che non avrei mai voluto che accadesse, facendo cadere tutte le mie sicurezze etero sessuali
Infatti un sabato il ragazzo si presento alla porta per portarmi la spesa, ma non era con il solito camioncino del supermercato.
Ciao mi disse, questa mattina non sono di servizio, ma la spesa l’ho portata io perché c’è stato un aumento di richieste per cui mi è stato chiesto se facevo delle consegne.
Hai finito il giro?
Si, rispose
Entra che ci facciamo un caffè - con molto piacere mi rispose.
Lo feci accomodare, mentre io accendevo la macchina e prendevo le cialde, Lui mi venne da dietro e con un sospiro affannoso si avvicinò al mio orecchio, e mi sussurrò “Su, piantiamola qui, tanto sappiamo entrambi cosa vogliamo, io sorpreso da quelle parole “di cosa stai parlando.” risposi.
ma lui con un braccio mi strinse a se, e con l’altra iniziò a tastarmi il lato B Dicendomi “Sono settimane che ripenso a quel giorno in cui sei rimasto nudo davanti a me e soprattutto sono settimane che ti osservo, mentre mi mangi con gli occhi.”
- Ma che cazzo stai dicendo risposi cercando di liberarmi da quella morsa
Il ragazzo allora mise la sua mano sotto i pantaloni della tuta ( preciso che quando sono in casa non porto mai gli slip) prendendomi il cazzo in mano e massaggiarlo e iniziando a baciarmi sul collo i lobi delle orecchie intanto qualcosa appoggiato al mio lato B stava crescendo.
Il mio cazzo sotto quel massaggio si stava svegliando, mentre la mia resistenza diminuiva abbandonandomi alle sue carezze e baci, scostando il culo in avanti portai la mia mano sulla sua asta. Era già di notevoli dimensioni
- Vieni!
Il ragazzo rimase immobile per un attimo, poi sussurrando disse:
“Sono giorni che ho proprio bisogno di svuotarmi pensando a te, esclamò.
Una volta in camera da letto, guardandomi negli occhi Lui mi prese la mano e se la portò sulla patta, con enfasi gli abbassai la cerniera sbottonai i pantaloni facendoli cadere, mentre Lui con movimenti delle gambe se li toglieva.
Davanti a me appariva la forma di quella maestosa asta che dal pube gli arrivava quasi a metà gamba facendo capolino dall’indumento intimo.
Mi inginocchiai tra le sue gambe, alzai lo sguardo verso di Lui, sorride e con un cenno del capo mi invita a farmi avanti.
Il ragazzo mi prese la testa avvicinandola al suo cazzo, iniziai a mordere leggermente quel tronchetto da sopra i boxer
Abbassai l’elastico dei boxer e il suo cazzone balzò fuori come se fosse stato catapultato
Mi passai la lingua sulle labbra.
Poi iniziai subito ad accarezzargli le palle. Mentre la mia lingua andava su e giù su quel dolce oblio.
Il ragazzo mi prese la testa fra le sue mani e delicatamente la sollevò quanto basta per spingermi in bocca il suo bastone.
Con i denti gli grattavo leggermente la cappella, mentre il ragazzo stendeva la testa all’indietro.
Invaso da una carica erotica ero certo che sarei stato disposto a prendere quel cazzo in qualunque modo.
La mia lingua si muove agile attorno alla sua cappella, succhiando con maestria, mi stringe nuovamente la testa fra le mani, ma stavolta la sua presa è più forte, mi tiene ben fermo e inizio a muover il bacino.
Io non mi oppongo, mi aggrappo ai suoi fianchi e lascio che mi fotta la gola.
Lui sospira sommessamente, sembra adori scoparmi la bocca in quel modo.
Mi assicura che sono l’unico a dargli piacere.
Io lo lascio fare, fino a quando un colpo più profondo mi fa venire i conati di vomito quasi fino a soffocarmi, io reagisco dandogli delle pacche nelle natiche ma senza farmi uscire il cazzo di bocca.
Sento che il ragazzo spinge il suo cazzo sempre di più fino a farmi sentire il suo pelo.
Cerco di staccarmi da quella presa, il ragazzo capisce e molla la mia testa, tossisco – così mi affoghi gli dico
Lui sorride quasi soddisfatto, e facendosi più intraprendente e mi dice:
Sai non sono venuto qui da te per godere solo della tua bocca.
Tirandomi su mi stringe a se, iniziando a palpeggiarmi prima le natiche poi il buchetto.
In un primo momento mi lascio andare a quelle effusioni, Lui mi sussurra:
Mi piaci!
Con mia sorpresa il ragazzo mi prese per il viso mi guardava fisso negli occhi, e lentamente avvicinò la sua bocca alla mia, io rimasi immobile ipnotizzato da quello sguardo, le due bocche delicatamente si avvicinarono fino a toccarsi le nostre labbra s'incontrarono per un bacio mozzafiato, cominciai a gemere cercando di aderire al suo corpo abbracciandolo intensamente, mentre il ragazzo scendeva con le mani fino a fermarsi sulle mie natiche, inarcandosi un po' in avanti facendomi sentire tutta la sua potenza e il suo desiderio.
La passione esplose ancora di più, le nostre lingue cominciarono a danzare senza sosta le nostre labbra si fusero , le bocche diventarono una cosa sola, ed entrambi assaporammo il gusto inebriante del desiderio che cresceva sempre di più, sentivo la sua pelle fremere non mi sarei mai staccato da quella feroce passione, ma il punto più sensibile del suo corpo reclamava la sua parte, mi inginocchiai e presi in bocca nuovamente quel grimaldello che fino ad allora mi aveva dato tanta soddisfazione e cominciai a succhiare delicatamente non facendolo mai uscire dalla bocca con le mani accarezzavo il resto del pene fino allo scroto e massaggiando ogni tanto il suo buchetto.
Il ragazzo dopo un po' mi tolse il mio idolo dalla bocca e mi fece inginocchiare, e mi disse: "lo vuoi sentire dentro di te" sinceramente ero un po' preoccupato perché il mio culetto si può dire era quasi vergine, mia moglie ogni tanto mi penetrava con lo strapon, ma era di dimensioni molto più piccole
Quindi immaginate un po' il mio stato d'animo a quella richiesta, ma il desiderio, la passione, di quel momento era più forte.
- Siiiiii lo voglio, dammelo tutto…… risposi
Quindi presi il lubrificante i preservativi che tenevamo nel cassetto mi passai un bel po' lubrificante nel mi buchetto, intanto il suo arnese si era leggermente abbassato, lo ripresi in bocca e cominciai un lento pompino volevo godermi quell'istante sentirmelo crescere, pulsare nella mia bocca, fu una sensazione unica.
Quando divenne bello duro fui io che decisi quando lo volevo tutto dentro, mi misi in posizione e dissi con voce fioca: fai piano, non farmi male, fammi godere.
Lui mi sorrise, mi bacio si passo si mise il preservativo si lubrificò sul suo arnese ed iniziò a strofinarmi il suo mastodontico arnese lungo le natiche questo massaggio aumentava ancora di più in me la voglia di sentirmelo dentro, sembrava che il mio buchetto si preparasse piano piano ad accogliere quell'asta.
Infine quando i miei gemiti si facevano sempre più forti spingevo il mio lato B verso di lui per accogliere il suo tronchetto, il ragazzo riuscì a capire che era il momento, mi appoggiò la sua cappella al mio buchetto lubrificato e cominciò un lento e inesauribile spinta verso l'orifizio, sentivo piano piano le pareti anali che si dilatavano cercai sforzarmi ponzando per facilitare l'entrata ma cominciavo a sentire un bruciore che aumentava sempre di più, allora il ragazzo ritrasse il suo arnese, io lubrificai di nuovo il mio culetto e sul suo bel cazzone e cominciai a segarlo lievemente un po' misi nuovamente in posizione a pecorina, il ragazzo comincio il lento ingresso nel mio culetto, ma questa volta non si fermò sentivo che il mio buchetto si apriva le mie pareti anali sembravano che si lacerassero ma non era dolore, era una sensazione diversa no saprei descrivere, cercai di inarcare la schiena per facilitare l'entrata, l'asta entrava inesorabilmente.
Il ragazzo una volta sentita la resistenza dello sfintere, dette una spinta forte, io lancia un urlo, sembrava che il mio culetto pigliasse fuoco un dolore che piano piano si trasformò in piacere, fece scivolare un po' lubrificante sul mio culetto e iniziò a penetrarmi sentivo quel tronco di carne dentro di me andare su e giù, avrei voluto un altro cazzo in bocca, mi scappò detto mugolando come una troia, quando oramai il mio buchetto si era abituato a quel cazzo maestoso, il ragazzo mi penetrava facendo uscire il su cazzo e di colpo mi penetrava, Siiiiiiiiiiii esclamai così...... dai ohioi,.... la gambe mi tremavano, le forze mi stavano lasciando, Il ragazzo che fino a quel momento era zitto ti piace eh troia il mio cazzone, io rispondevo Siiiiiiiiiiii chiamami troia ma chiavami così e lui continua va a far uscire ed entrare la sua mazza il piacere mi invadeva tutto il corpo e la mente, i suoi colpi si facevano sempre frequenti e godevo godevo, non avrei mai smesso.
Cambiammo posizione, feci sdraiare il ragazzo sul letto presi il suo bel cazzone e me lo infilai nuovamente nel culo mi piegai su di lui, avvicinai il mio viso al suo e nuovamente le nostre labbra si unirono fu un bacio intenso mentre andavo su e giù su quell'asta di carne nera, baciare il ragazzo e sentire il suo cazzo penetrarmi raggiunsi nuovamente l'orgasmo, un orgasmo prostatico che non avevo mai provato…….. bello bello bello esclamavo scopami così non smettere, mentre un leggero fiotto di crema colava dal mio cazzo
Dopo poco Bikila mi mise le mani su fianchi, mi bloccò e cominciò lui a penetrarmi in quella posizione, le nostre labbra si unirono nuovamente in un bacio che non finiva mai, fino a quando lo sentii ansimare tolse il suo cazzo dal mio culo si levò il preservativo e mi impalò nuovamente.
I suoi colpi erano talmente forti e intensi che dopop poco lo sentii vengo, siiiiiiiiiii vengo, bellissimo, ed io rispondevo vienimi dentro cosìììììììì quando sentii finalmente un onda che mi allagò completamente l’intestino, lui si fermò , ed io ripresi con il mio su e giù volevo che godesse fino all'ultimo istante e versasse fino all'ultima goccia il suo nettare nel mio culetto.
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