Gay & Bisex

Zio Mauro


di pirlino
24.06.2020    |    5.240    |    5 9.8
"Mauro sembrava apprezzare e le sue carezze si facevano sempre più audaci..."
Avevo 15 anni,poche esperienze sessuali sia con amichetti che ragazzine giovani della mia età.L'avevo gia' preso nel culo 6/7 volte da compagni di scuola e dal fratello di uno di loro gia' 20enne,ma a me facevano attizzare i maturi con un torace villoso (sempre avuto un debole) era per me molto più sexy di una sesta di reggiseno. Nelle mie fantasie erotiche smaniavo di desiderio pensando a corpi virili e muscolosi, non di ragazzi della mia età ma di uomini che avrebbero potuto essere mio padre o mio nonno. E soprattutto a membri eretti, davanti a cui inginocchiarmi con devozione, come ogni tanto vedevo fare a mia madre che in ginocchio muoveva sù e giù la testa con l'uccello di mio padre in bocca, quando li spiavo attraverso la serratura della camera da letto.Da un po' di tempo, per rendere le mie fantasie più realistiche, avevo imparato a penetrarmi con oggetti sempre più grossi, cominciando con una candela, per arrivare a bottigliette di plastica, cetrioli e zucchine di ragguardevoli dimensioni, che usavo davanti a uno specchio perchè mi piaceva vedere la mia fichetta anale ben aperta dopo quelle grosse penetrazioni. Mi eccitavo così tanto allo spettacolo che a volte venivo senza toccarmi.E durante quei miei piaceri solitari, pensavo spesso a uomini che incontravo nella mia vita di tutti i giorni. Tra questi, anche Mauro, lo zio Mauro, era stato mio amante nelle mie fantasie. Era il mio vicino di casa,rimasto vedovo poc'anzi,a quei tempi si chiamavano zio le persone piu' grandi, per rispetto, e non necessariamente parenti. Era un uomo di circa sessant'anni, basso e tarchiato, quasi calvo ma con una folta barba brizzolata. L'estate precedente era venuto a trovarci nella nostra casa al mare, e in quell'occasione vedendolo in costume da bagno avevo potuto notare che era molto peloso, come piaceva a me. Aveva un pelo folto sul torace e anche sulla schiena. Poche ore dopo ero già nella mia stanzetta a masturbarmi pensando a lui,mormorando piano il suo nome mentire sognavo di essere vigorosamente scopato da lui.La mia storia con Mauro cominciò qualche mese più tardi, mentire eravamo assieme a casa di parenti per festeggiare il Capodanno. Durante la tombola di rito io e lo zio Mauro eravamo seduti vicini, e sotto il tavolo le nostre gambe si toccavano , dapprima in maniera casuale, ma nessuno dei due si ritraeva dal contatto, e dopo un poco cominciammo a stringerci sempre di più con intenzione. Perchè non avesse dubbi, cominciai a strofinare dolcemente la mia gamba contro la sua, in una prolungata carezza. Il cuore mi batteva forte, ma cercavo di mantenermi impassibile perchè nessuno si accorgesse. Lo zio si fece ancora più vicini e mentre mi porgeva una cartella della tombola mi sfiorò la mano.Durante quella notte di Capodanno non ci furono molte occasioni per restare soli. Sicuramente tutti e due morivamo dalla voglia di andare ben oltre quel timido approccio, ma con tutta la gente che c'era non si poteva, e poi io dovevo tornare a casa con i miei. Ma approfittando di un momento che eravamo rimasti soli su un balcone , lo zio mi prese con decisione la faccia tra le sue mani e appoggiò le sue labbra sulle mie per pochi secondi, ma che a me sembrarono un tempo lunghissimo, e poi prendendomi le mani e stringendole forte mi disse: "Vieni a casa mia, quando puoi". Fuori quella notte faceva abbastanza freddo ma io mi sentivo bruciare come se avessi la febbre alta.Anche senza il suo invito, niente mi avrebbe impedito di andarlo a cercare. Il suo richiamo su di me era irresistibile. Per due giorni non riuscii a pensare ad altro. Finalmente due giorni dopo uscii con le gambe che un po' mi tremavano, e arrossendo al pensiero di quello che probabilmente mi aspettava. La casa di Mauro era nell'altra scala del palazzo. Lo zio abitava solo, dopo la morte della moglie e dopo che il loro unico figlio aveva intrapreso la carriera militare, aveva lasciato casa.Suonai il campanello di casa e lo zio venne ad aprirmi. Sembrava contento di vedermi e anche lui un po' emozionato. "Ciao, piccolino", mi disse, e fu una delle ultime volte che usò il maschile, perchè poco dopo, e per il resto della sua vita, mi avrebbe chiamato al femminile, mentre con un braccio mi cinse la vita, tirandomi verso sè e dandomi un lungo bacio, questa volta su una guancia . Bruciando di febbre come due sere prima sul balcone, gli misi le braccia attorno al collo e ricambiai con un bacio tra i peli della sua barba.Senza lasciarmi, adesso tenendomi una mano su un fianco, mi guidò verso il divano del soggiorno dove ci sedemmo. La sua mano restava ancora sul mio fianco, ma adesso lo carezzava sotto la felpa, che indossavo sulla pelle nuda. Eravamo tutti e due un po' imbarazzati, ma non c'era bisogno di parole, il desiderio che avevamo l'uno dell'altro era quasi tangibile. Io una giovane femminuccia in calore, inesperta e un po' spaventata, ma con un disperato bisogno di maschio. Mauro era un maschio anziano ed esperto, che sapeva bene come fare l'amore a una donna(ne avrei avuto presto la dimostrazione!) , ma da due anni era rimasto senza la sua compagna e anche lui doveva sentire il bisogno urgente di una femmina.Dal fianco, la sua mano si spostò in basso, sempre sotto i vestiti,continuando a carezzarmi dolcemente ma con decisione.Comincio' a spogliarmi del tutto,lasciandomi nudo La mia pelle era liscia dappertutto, perchè mi ero preparato all'incontro depilandomi meglio che potevo. Mauro sembrava apprezzare e le sue carezze si facevano sempre più audaci. Ora tutte e due le sue mani erano sul mio culetto, che i jeans abbassati lasciavano scoperto. Le nostre labbra si cercarono ma questa volta il bacio fu più lungo e più intimo. Quasi istintivamente aprii le labbra per lasciare passare la sua lingua. Non avevo mai baciato nessuno così e non credevo che potesse essere così bello. Ma io non ne avevo ancora abbastanza:era stato così bello quel bacio che avrei voluto non finisse mai... Così mi sedetti ancora stretto stretto vicino a lui sul divano e incollai di nuovo la mia bocca sulla sua. Lui mi passava una mano tra i capelli mentre mi baciava, e fu di nuovo un bacio lungo e appassionato. Anch'io tenevo una mano sulla sua guancia barbuta mentre leccavo la sua lingua. Poi fu il mio turno di spogliarlo nudo. Gli sbottonai la camicia dandogli dei bacetti sul petto e sulla pancia."Sei bello, mi piaci da morire", gli dissi con la voce un po' rauca per l'emozione. Poi in ginocchio davanti a lui gli slacciai le scarpe e gli tolsi i pantaloni. Le mutande non nascondevano una prepotente erezione. Volli lasciare quella delizia per ultima e gli tolsi anche i calzini, accarezzandogli e baciandogli i piedi con gratitudine. Poi sempre in ginocchio davanti a lui gli tolsi anche le mutande. Conoscete uno spettacolo più bello di un cazzo duro a causa vostra che salta fuori da un paio di mutande? Io no. Stando lui seduto sul divano e io in ginocchio davanti a lui, il seguito è molto prevedibile... Mauro comunque me lo suggerì, mettendomi una mano tra i capelli e spingendo la mia testa verso il suo cazzo. Io cominciai baciando con voluttà la sua folta peluria pubica, poi lo baciai sulle sue grosse palle, e dopo questo preambolo lo presi in bocca. Lui continuava a spingermi la testa sul suo cazzo, ma non c'era bisogno:io abbracciandogli le ginocchia lo prendevo tutto in bocca, fino alla base, e poi risalivo. È così che fa una vera pompinara:mai prendere il cazzo in mano durante il pompino, ma concedere la propria bocca senza riserve. Mauro ansimava rumorosamente, sempre tenendomi la testa sul suo cazzo che io sentivo pulsare nella mia bocca. Non resistette molto, doveva essere in astinenza da parecchio tempo, e quando sentii le pulsazioni farsi più veloci e la sua mano tenermi ferma la testa con più forza capii che stava per venire. Con un ruggito di piacere e di soddisfazione mi eiaculò nella bocca lo sperma di quel pompino, e probabilmente anche l'arretrato dei mesi precedenti, ma io bevvi tutto fino all'ultima goccia.Tenni ancora un po' il suo cazzo in bocca, finchè fu pulito di ogni traccia di sborra, mentre ancora mi accarezzava stancamente i capelli.Quando riprese fiato, disse: "Che nipotina puttana che avevo, e non lo sapevo! Se l'avessi immaginato che eri così puttanella mi sarei fatto avanti prima! Sai che mi sei sempre piaciuta? “" Anche tu mi sei sempre piaciuto! Sei sempre stato il mio zio preferito! "Mauro mi fece una carezza su una guancia, poi ci alzammo dal divano e tenendomi per mano mi guidò verso la camera da letto. Ricominciammo ad accarezzarci, a un certo punto mi mise una mano tra le cosce in cerca del mio buchino. Io allargai le gambe mentre lui frugava con le dita intorno alla mia fessura. Nel fare questo notai con gioia che gli era tornato barzotto."Che bella passerina che hai!“", disse, mettendoci un dito dentro. Poi prese dal comodino qualcosa per lubrificarmi , me ne spalmò un poco sul buchetto e infilò due dita dentro, cominciando a sditalinarmi mentre nuovamente ci baciavamo in bocca. adesso ben lubrificata, mentre le nostre bocche si scambiavano un altro bacio profondo da innamorati. Poi spostò la mano un po' più in alto, strofinando come un clitoride il mio piccolo pene eretto.Poi mi fece girare, e mi salì sopra, puntando il suo cazzo contro il mio buco, mentre io ancora con le gambe spalancate mi sollevai un po' per facilitargli la penetrazione."Sì, così, amore, spingi!, dissi con la voce più femminile che sapevo, lanciando dei gridolini eccitati mentre Mauro con un colpo solo affondò tutto il suo cazzo dentro di me e iniziò a fottermi con colpi lenti ma regolari e vigorosi, ogni volta uscendolo quasi tutto e poi spingendolo di nuovo fino in fondo. A ogni sua spinta , anch'io spingevo leggermente indietro, verso di lui, perchè la penetrazione fosse più profonda
possibile. Non avevo mai fatto l'amore prima e provavo per la prima volta la gioia di dare piacere a un uomo. Mauro proseguì con il suo ritmo regolare per cinque minuti buoni, mentre io non potevo trattenere dei gemiti di piacere ogni volta che la sua verga affondava dentro di me. Poi il suo ritmo accelerò e divenne frenetico, mi afferrò per i fianchi e con gli ultimi colpi vigorosi, mi sborrò dentro mentre mi ripeteva:"Sei mia! Sei mia!“
" Sì, sono tua per sempre, amore mio! ", risposi, ed ero sincera.
Ci abbandonammo esausti sul letto, senza però staccarci del tutto, io poggiai la testa sul suo torace villoso mentre lui mi passava dolcemente una mano tra i capelli.
Dopo un po' che stavamo in silenzio, sì alzò e andò a prendere qualcosa nell'armadio:erano degli intimi da donna, me li passò e disse: "Erano di mia moglie Carla, vedi come ti stanno. Poi prenderemo qualcosa della tua misura, vatti a cambiar e di là, ti aspetto".Obbedii, non senza qualche difficoltà perchè non avevo mai messo prima un reggicalze (le altre cose sì, spero che mia madre non si sia mai accorta che le mancavano delle mutandine),ed una parrucca bionda. Mi guardai nello specchio del bagno, compiaciuto del mio sedere che, sui tacchi a spillo, sembrava più femminile. Poi, traballando su quei tacchi alti, tornai alla stanza da letto dove zio Mauro mi aspettava. Indossavo un paio di sandali col tacco a spillo, che mi lasciavano quasi tutto il piede scoperto, mutandine di pizzo nero (che anche loro coprivano poco), calze nere ricamate col reggicalze, e sopra una vestaglia rosa trasparente."Ti stanno molto bene, anche se si vede che non sono della tua misura. Ora sceglieremo assieme qualcosa per te. Questi erano solo per fare una prova, perchè non vedevo l'ora di vederti vestito da femmina. D'ora in poi quando sei a casa mia indosserai solo abiti femminili"Ci pensò un poco, poi : "Tranne che in estate, perchè in estate ti voglio vedere sempre tutta nuda", aggiunse, guardandomi arrapatissimo."Ora vieni qui,da oggi in poi a casa mia sarai Lucia"
"Sì, zio", risposi arrossendo con un sorriso, e tornai a occuparmi del suo cazzo duro, da brava mogliettina.Lui mi tocca dicendomi che avevo un bellissimo sedere....lo blocco e gli chiedo di fare un gioco con me.....e mi sorride e mi fa cenno col la testa.....prendo una sedia la metto davanti al letto e gli dico tu siedi qui subito....cosi......io lo guardo e sorrido......vado sul letto ed inizio a guardarlo e toccarmi con sensualita....alzo la vestaglia piano e gli faccio intravedere un po il mio culetto.....lui mi guarda e inizia a toccarselo piano...........io continuo a muovermi facendo la troia ...mi sto eccitando....levo la veste e rimango con le calze autoreggenti e perizoma...tacchi e parrucca ovviamente.....mi metto a pecora dandogli il culo.....lui inizia a farmi complimenti e sbattere il cazzo con la mano.. inizia ad essere duro vedo!!!!! e lui" e si con questo culetto messo cosi".mi giro verso di lui mi abbasso e lo prendo tutto in bocca.....mi rialzo e lo guardo ,ha gli occhi chiusi.....allora vado nuovamente giu e continuo.....ha un bel cazzone....davvero bello...e pulito aveva subito un buon sapore.........mi poggia la mano sulla testa per spingermi piu giu.......e mi blocco e gli dico no mi sono gia esposta troppo gli dico e torno dalla mia parte del letto.continuo a fare lo spettacolino per lui.....levo le mutandine e mi metto di fianco verso di lui e inizio a sditalinarmi il culo guardandolo segarsi lui si alza viene da me me lo mette in bocca....gli dico ora torna al tuo posto......e lui mi sorride e lo fa........mi alzo vado da lui e cosi come e seduto mi ci siedo io piano piano.....appoggio la sua testa del cazzo al mio buchetto e senza fare tanta pressione lo sento entrare.....un pochino e poi mi rialzo......lo rifaccio un po di volte lui e durissimo e eccitatissimo...sento che mi stringe i fianchi e cerca di spingermi tutto il cazzo,vuole entrarmi dentro bene.....allora mi rialzo e torno nel letto....lui mi dice dai ho voglia, guardami, mi giro nuovamente e ora sono senza mutande ti faccio vedere tutto il mio culetto aperto....lui e ormai in piedi che si sega da mezzora.....io mi infilo due dita nel culo.....lui si avviccina sempre di piu....ora allunga la mano e oltre alle mie dita unisce anche le sue continuando a segarsi..........faccio a spingermi in avanti per fargli levare il dito e sento che il cazzo e li ....mi tocca le chiappe con la sua testa del cazzo...io ho il dito dentro e sento che vuole entrarmi dentro......allora mi arrendo levo la mia mano e lascio che mi prenda sui fianchi....mi punta il cazzo e con una leggera pressione ......mmmm tutto dentro.....mmmmmfinalmente ...inizia a sbattermi forte ....lo sento ....mi piace.......lo blocco dopo un po e gli chiedo di sedersi.....mi ci siedo sopra mmmm lo scopo per un po e mi sussurra dove vuoi che ti sborro.....dentro il culo gli faccio........allora mi alzo, mi rimetto a pecora e continua a chiavarmi fino a sborrarmi.ha praticamente urlato quasi e iosborro' sul letto .dopo un po che era venuto me lo toglie piano piano dal culo.mi giro immediatamente lo prendo in mano e lo ciuccio per bene..m e stato un momento fantastico della mia vita,..ma il suo cazzo e la avventura con lui mai....la dimentichero.......

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