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il vecchio sagrestano


di pirlino
18.09.2023    |    1.333    |    6 9.4
"Ando' via e ritorno dopo poco con un grosso dildo..."
Ci fu un periodo della mia vita, in cui facevo il chierichetto nella chiesa di quartiere come quasi tutti i ragazzini di quell epoca, (anni 60/70) . E non mi dispiaceva affatto!!. Tutto successe quando un pomeriggio, il vecchio sagrestano, Dino, di cui tutti noi ragazzini sapevamo che era un pervertito, mi chiese " ragazzo, ti masturbi mai?" . La parola e il suo significato lo conoscevo molto bene, ma volli mentire, e risposi" cosa significa masturbarsi?". " significa se ti tocchi mai dentro le mutande per procurarti piacere, mi intendi, ragazzo mio?". Allora , un po' infastidito, volli dare al vecchio pervertito qualcosa su cui riflettere " ah intende se mi faccio le seghe? Certo , mi sego e sego anche altre persone. Ma come dice lei, per procurargli solo piacere. Non per fare del male." . " e dimmi ragazzo, quanti anni hanno queste persone a cui procuri piacere?" Notando nel suo tono un po' di malizioso interesse dissi. " la vostra età, ma anche ad alcuni miei coetanei, perché me lo chiede ?". Allora ero già un piccolo diavoletto. " Curiosita' e poi ho sentito delle voci sul tuo conto. E fai solo quello o ti chiedono altre cose?" Dino aveva una sessantina d'anni, ma era un bell'uomo. Pelato, barba corta brizzolata, una panza bella dura e tonda con magliette corte che la faceva risaltare ancora di più. Ogni volta che lo vedevo mi domandavo se aveva un bel cazzone, l'unico pensiero fisso era quello. " A volte mi chiedono altre cose, mi vergogno a confessarle adesso!!! Ma le faccio volentieri e per piacere, è peccato questo?" . " Figliolo, nulla se fatto per rendere felice il prossimo può considerarsi peccato. Però dovrei capire meglio di cosa si tratta, sei disposto più tardi , da soli io e te, a farmi vedere cosa fai con queste persone? " vecchio porco, pensai !!! Qua ti volevo!!!! " Se promette che saremo soli e di non dirlo ai miei genitori va bene!!". " Nulla di ciò che dirai o farai verrà rivelato" . Mi ricordo che pensai : questo mi vuole fare il culo di sicuro " Va bene , mi dica dove devo aspettarla". " " vai dove fanno catechismo. Io arrivo il prima possibile. Se qualcuno ti chiede cosa ci fai la, di solo che stai aspettando Don Giulio . Va bene ?". Così feci . Padre Sergio mi vide entrare nell'aula da solo, io risposi che aspettavo Don Giulio, non fece altre domande. Anzi, mi fece accomodare e ando' via chiudendo la porta. La stanza era piccola, piena di sedie , quante volte avevo ascoltato prediche e insegnamenti del Vangelo là dentro. Non aspettai più di 10 minuti!! Forse 5, comunque da lì a poco entrò Dino. Con calma, chiuse a chiave la porta e abbassò le persiane delle due grandi finestre che illuminavano l'aula. Si fece buio, allora accese una sola delle 4 luci al neon. Creò l'atmosfera giusta. Quel tanto di luce da vedere il necessario. Prese una delle tante sedie e la posizionò difronte a me. Notai un po' di agitazione in lui. " Sa a cosa stavo pensando quando la stavo aspettando?" .dissi. " A cosa ragazzo mio? A quello che ti avrei chiesto? Se essere sincero o no? Dimmi , non essere spaventato, non avere paura, senza timore". Che ipocrita!!!! " Beh pensavo se lei ha fatto lo stesso con altri ragazzini??!??". Ed era vero, appena arriva, pensai, la prima cosa che gli chiedo è questa!!! " Che domanda strana, ragazzo. E sei talmente curioso di saperlo che hai trovato il coraggio di chiedermelo così, senza timore?". Risposi di si, che era una curiosità che avevo da tempo, e per rendere la cosa ancora più imbarazzante dissi che mi veniva da chiedermelo soprattutto quando vedevo lui parlare con altri miei coetanei. In quel momento ero io il diavolo tentatore. " Secondo te , o meglio secondo quello che preferiresti sentirti dire , io l ho fatto o no?". Preso all'amo!!! " Beh Don Dino, mi piacerebbe tanto saperlo". " Sei veramente tanto curioso di saperlo?" Chiese " si tantissimo!!!!". " Ebbene si, con qualche altro ragazzo a cui piace giocare con il mio grosso pene". "Cosi' lei dice di avere un grosso cazzo??". "Allora si alzò in piedi, e con un lieve cenno della testa mi disse" Controlla tu stesso!!!". Non me lo feci ripetere due volte!!! Mi diressi verso di lui, gli abbassai pantaloni e slip in un sol colpo, mettendo a nudo un bel cazzone. Certo l'odore era inequivocabile. Quell'odore di maschio, sudore, piscio che conoscevo molto bene. Non mi restò altra soluzione che tastare, sentii per prima cosa due grosse palle pelose!!!! Tonde e dure!! Sudate, le accarezzai e annusai . Il vecchio allargò leggermente le gambe in modo da permettermi di leccare quelle due bocce con passione, e di passare la lingua sotto le palle arrivando fino al buco del culo!!! Il sudore si fece più abbondante, e questo oltre a piacermi, mi aiutava a leccare quel culo meravigliosamente ricoperto di pelo. La mia lingua non si fermò neanche un istante facendosi sempre più strada tra la foresta in cerca del buco e quando lo trovò fece di tutto per entrarvi, il più possibile. Lui stava immobile, io perso in un altra dimensione non riuscivo a capire se stava zitto, se godeva o se gemeva!!! Ad un certo punto mi accorsi che ero anche io completamente sudato!! Allora di testa mia decisi velocemente di togliermi i vestiti e farli scivolare fuori a terra, al che esclamò " oh Gesù!!!!" . Ero nudo , completamente. Mi attaccai alle sue gambe e iniziai a strusciarmi per fargli sentire la mia pelle vellutata. Fu allora che mi diressi verso il suo cazzone. Prima con il naso per sentire l'odore. Un odore forte. Mi attaccai con entrambe le mani al frutto proibito. Non so che frutto fosse, ma era un frutto che sicuramente cresceva nel giardino dell'Eden, perché solo Dio poteva aver modellato con una perfezione tale un organo genitale come quello!!!! Duro, dritto, grosso , caldo. Mi ricordò subito uno di quei ceri dietro l'altare in chiesa. Con l'abilità di un mago lo alzai con entrambe le mani. Guardai Dino in faccia pochi secondi prima di iniziare un bel bocchino. Ancora oggi ricordo perfettamente la sua espressione. Era tutto sudato, la bocca quasi aperta, gli occhi fissi verso il cielo. Avrei potuto fermarmi, certo che avrei potuto farlo. Ma ormai mi resi conto che sarebbe stato inutile. Dino da quel giorno non sarebbe più stato lo stesso. Tanto valeva dargli la parte migliore di me, il finale col botto!!! Presi con delicatezza il suo membro in bocca, piano piano, facendolo arrivare fin dove era possibile, e con le labbra e la lingua succhiai uno dei cazzi mai avuti nella mia vita. Lo gustai in tutta la sua lunghezza, le mie labbra attaccate alla pelle ruvida del suo caldo uccello, scivolando avanti e indietro mentre la mia lingua stimolava la sua cappella bagnata!!!! Quando venne non si spostò di un centimetro. Questa volta con lo sguardo rivolto verso di me Dino disse" Figliolo, bevi tutto!!!" E mentre ingoiavo il suo seme santo mi accarezzava la testa. Finito di sborrare, me lo fece pulire tutto e poi volle vedere il mio buco del culo. Mi alzai, mi girai e lui subito mi mise un dito nel buchetto giocandoci un poco, per poi di nuovo infilarci due dita. " Ne hai presi di cazzi, vero?". "Si ,ma solo piccoli, non grosso come il tuo". Senti domenica pomeriggio vieni da me nella parrocchiale che ti faro' divertire". "ok, saro' da lei verso le 16. Ci rivestimmo e andammo via. Domenica vado da lui, abitava nella canonica,i preti erano fuori per il vespro in un altra chiesa, quindi non c'era nessuno altro. Busso ed entro, lui era in accappatoio, quindi gia' mezzo nudo, mi ha chiesto se volevo un caffè e io ho accettato, dopo aver fatto il caffè, si è presentato con un vassoio con i caffè pronti da bere solo che, venendo verso di me, l' accappatoio si è aperto e avanzava con il cazzo di fuori, L ho guardato, aveva davvero un cazzo di tutto rispetto, bello, grosso, con due palle grosse come due palle da tennis, si è avvicinato al tavolo e mi ha passato la tazza di caffè, io ero seduto e avevo le sue palle vicinissime, le guardavo con libidine e, ad un certo punto, non ho capito più niente le le ho prese nella mia mano, erano belle, grosse, gonfie, sicuramente piene di sborra e ho cominciato a palparle, lui mi ha guardato e mi ha chiesto “ ti piacciono, vero ? “ ho risposto" si, molto"." allora succhiami il cazzo troietta”. Ho preso il cazzo in bocca che nel frattempo era diventato molto grosso, ho cominciato a pomparlo, gli leccavo le palle, mi infilavo il cazzo in bocca e ogni tanto lo succhiavo fino ad infilarmelo tutto in gola, il mio cazzo era già duro e me lo menavo, ad un certo punto mi ha preso per i capelli e , tirandomi su mi ha messo la lingua in bocca, un bacio appassionato, molto caldo, mi piaceva e mi faceva impazzire, poi lui mi ha detto,” puttanella lo vuoi nel culo? “:subito gli ho detto " si, tanto", e allora lui mi ha alzato, mi ha fatto appoggiare al tavolo ,mi fatto abbarrare i pantaloni e , dopo avermi lubrificato il culo con la saliva mi ha infilato il suo bel cazzo duro, godevo come una pazza, continuavo a menarmi il cazzo mentre lui mi pompava, dandomi colpi sempre più forti, mi faceva impazzire, ad un certo punto gli ho gridato “ basta basta, sto per venire, mi fai impazzire “ lui mi ha detto anche io, eccoti la mia sborra e mi ha scaricato nel culo una quantità di sborra da paura, sono venuto insieme a lui, mi tremavano le gambe, ci siamo ricomposti , mi ha offerto di fare una doccia, cosa che ho accettato volentieri, dopo di che , dopo essermi rivestito sono rientrato in sala e lui, seduto sulla poltrona, fumava una sigaretta, mi ha accompagnato alla porta e dopo avermi ringraziato, mi ha detto, “ sei proprio una vera troietta, una vera puttana, quando vuoi puoi venire a prenderti il cazzo, io sono sempre qui “ gli ho risposto, "ok appena posso verrò a trovarti di nuovo", e sono uscito per ritornare a casa. Nel pomeriggio di un mercoledì di qualche settimana dopo il mio incontro con il vecchio sagrestano, avevo ancora voglia del suo bel cazzo e cosi' mi diressi verso la canonica, ben sapendo che era solo. Dino fu molto contento di rivedermi, e dopo essersi assicurato che nessuno mi avesse visto, mi fece entrare. " Hai bisogno di essere inculato di nuovo?". " Si, e non ho vergogna a dirlo".
Risposi. "Oggi ho una sorpresa per te". disse con un ghigno da marpione.
Quindi prese una sedia, si mise seduto e mi intimò di mettermi in ginocchio a terra
"Hai avuto rapporti con ragazzi al di fuori di me ?" chiese
Feci una pausa, trassi un respiro profondo e "Si e con uomini della sua eta'" dissi tenendo lo sguardo basso.
"Ah, pure! E con questi uomini cosa hai fatto?" continuò a chiedere.
"Ehm...Ho...praticato del sesso orale e...e...anale" riuscìi a farneticare a fatica, gettai un veloce sguardo nella sua direzione e notai che si stava toccando l'inguine.
"quindi ti hanno chiavato il culo?" mi disse con tono deciso. " Si e in diverse maniere".
Lui rise beffardo "e quali maniere sarebbero?" e vidi che si ritoccava l'inguine.
"oltre a stimolarmi nel modo convenzionale, mi hanno anche inculato con un dildo" risposi "Aspettami in ginocchio troia". Ando' via e ritorno dopo poco con un grosso dildo.
Smise di sorridere, la sua mano strofinava l'inguine sempre più frequentemente, " Fammi vedere come ci giochi" chiese col respiro affannoso di chi si sta eccitando.
Ora a sorridere ero io, inizia a fare una sega al dildo "così.." poi inizia a leccarlo e a metterlo in bocca succhiandolo e facendolo sparire nella mia gola "così" dissi mentre la saliva colava sul giocattolo "e poi così" quindi mi alzai, le ginocchia indolenzite per il tempo passato sul pavimento duro e freddo, mi calai lentamente i pantaloni, poi gli slip, rimasi nudo di fronte al vecchio che mi guardava ipnotizzato, si notava ormai chiaramente che avrebbe voluto possedere questo frocetto, mi misi a 90 sul letto e lentamente rinfilai il dildo nel culo proprio come avevo fatto altre volte.
Allora si alzò dalla sedia, si schiarì la voce e disse "sei un troione, hai bisogno di cazzo"
Mi voltai verso di lui "ha proprio ragione, infatti mi stavo infilando il dildo nel sedere immaginando di farmi scopare da te" esclamai cominciando a toccarlo e sentendo che gli si era effettivamente indurito. Lui si rimise seduto, quindi io scesi dal letto con ancora il dildo infilato dietro, mi inginocchiai nuovamente di fronte a lui, gli tirai giu' i pantaloni, iniziai a strofinare vigorosamente la zona dove si vedeva la sua bella protuberanza gonfia. "Vuole che mi fermi?" chiedi guardandolo, ora teneva gli occhi chiusi come stesse dormendo, poi scosse lentamente la testa, allora io sorrisi soddisfatto, mi liberai anche delle sue mutande bianche e mi ritrovai di fronte al suo cazzo durissimo, pendente verso sinistra, cominciai a segarlo, lo annusai, sapeva di piscio, poi iniziai a leccarlo e finalmente me lo misi in bocca succhiando avidamente prima il glande e poi scendendo per tutta l'asta fino a strozzarmi. In quel momento il dildo uscì dal mio culo e finì per terra, allora lui aprì gli occhi d'istinto mi vede col suo membro interamente in bocca e con gli occhi spalancati intenti a fissarlo mentre facevo quel lavoretto, così lui mi mise la mano sulla testa e parve sbloccarsi cominciando a guidarmi durante il pompino ed ansimando di piacere. Il mio sedere aveva voglia da prima perciò mi tolsi di bocca il suo pisello e gli dissi "è ora di passare all'altro buco" quindi mi misi sul letto a pecora con le chiappe rivolte a lui "che zoccola che sei" mi disse risoluto, ma alzandosi e piazzandosi dietro di me, me lo infilò facilmente dentro ed iniziò a fottermi tenendomi per i fianchi. Dopo una decina di minuti, mi girò a pancia in su e riprese a scoparmi, tenendomi una mano sulla bocca mentre mi dava colpi decisi senza essere molto frequenti, poi finalmente liberò i suoi testicoli e mi spruzzò dentro il suo sperma denso per il troppo tempo passato dall'ultima volta che si era liberato. Si adagiò sopra di me quasi stremato in preda all'orgasmo, il mio culo era soddisfatto e pieno. Rimase dentro di me fino a che il suo cazzo si ammoscio' del tutto. Poi volle che gli leccassi il buco del culo, fino ad infilargli la lingua dentro, e appena gli rivenne duro mi inculo' di nuovo. Questa volta duro' per oltre mezzora ed invece di sborrarmi, non avendone piu', mi piscio' direttamente nell' intestino. Fu una sensazione idilliaca, il calore del mio pervase dentro di me, facendomi sborrare sulle lenzuola. Dopo un veloce bidet, ritornai a casa bello appagato. Purtroppo le mie scopate con il vecchio sagrestano durarono solo per pochi mesi, infatti venne ospitalizzato e non l'ho mai piu' rivisto.

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