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Oktoberfest :"Tra Birra e Sborra"


di Michellerimini
18.11.2020    |    8.990    |    5 9.7
"Quell'enorme cazzo in culo mi pompa ormai come un martello pneumatico, Franz è un toro da monta, ansima, mi schiaffeggia il culo, mentre io comincio a..."
Anche quando ero un bambino molto piccolo e non sapevo neanche lontanamente cosa significasse essere Bisex, ero irresistibilmente attirato da entrambi i sessi, ricordo molto bene a come ero affascinato anche da alcuni amici di papà o dalle amiche di mia sorella, dai compagni di classe.. ma tra tutti i ricordi il più importante resta sicuramente l’attaccamento verso mio cugino Franz.
Quando capitava di dormire insieme fuori casa, ad esempio al campeggio dei Pionierorganisation l'organizzazione giovanile della Repubblica Democratica Tedesca, di notte, quando avevo paura o per semplice piacere, correvo nel letto con lui, ignorando completamente le regole, mi stringevo stretto al suo corpo, annegando il volto sul suo collo. Era una sensazione bellissima di pace ma che inconsciamente, solleticava qualcosa al mio interno che allora non sapevo definire.
Ora che sono cresciuto e che so ormai da tempo di essere interessato agli uomini come alle donne, quel qualcosa che non sapevo definire, mi è perfettamente chiaro, il cugino Franz, mi arrapa tantissimo.
Franz adesso è un trentenne ed è un uomo bellissimo, quando lo vedo al mare nel suo striminzito costume da bagno bianco che lascia immaginare ogni gloria, steso sulla sabbia nella magnificenza della sua stazza, ho sempre delle voglie inconfessabili che sfociano in seghe e sborrate incontenibili.
Sin da dopo la caduta del muro, mio cugino ha sempre avuto l'abitudine di andare a München per l'Oktober Fest o come dicono in Baviera “Wiesn”.
All'inizio l'accompagnava la sua ragazza, ma poi lei, disgustata da quelle orde di uomini che bevevano litri di birra, che pisciavano ovunque e urlavano, ubriachi, sconcezze capitaliste, ha deciso di restarsene a casa mentre da allora mio cugino parte alla volta di München con Albert e Josef due suoi amici, anche loro incidentalmente, fighi da paura.

Quest'anno essendo io libero da impegni di studio, mio cugino mi ha chiesto se avessi piacere di sperimentare anch'io la baldoria dell'ovest all’Oktober Fest.
Pur non amando particolarmente la birra e detestando fortemente la gente dell’ovest, ho accettato volentieri, immaginando che probabilmente a München sarebbe stata comunque un’avventura che valeva la pena sperimentare.
Così, partiamo da Berlin tutti insieme in macchina, mio cugino Franz alla guida, Albert davanti al posto del passeggero e io sul sedile di dietro con Josef.
Un viaggio molto piacevole, allietato per quel che mi riguarda, dalla vista e dalla vicinanza di mio cugino e dei suoi amici che tutti insieme dal caldo che avevamo creato in auto col nostro fiato, sudavamo rilasciando quel giusto sentire di maschio! Quel lieve sudore di ascelle, di scarpe da ginnastica, di cazzo impiastricciato..

Arriviamo finalmente a München a tarda sera, in hotel sono state prenotate due camere matrimoniali, una per me e mio cugino, l'altra per Albert e Josef; il tempo di mangiare qualcosa e poi a letto per riprenderci dalle fatiche del viaggio.
Come potevo prevedere dividere il letto con mio cugino peraltro "vestito" solo da uno slip, è stato per me un vero supplizio, averlo a pochi centimetri senza potermi stringere a lui, toccarlo e carezzare la sua pelle era una prova superiore alle mie capacità. Così, appena l'ho sentito russare, ho cominciato a trastullarmi l'uccello tirandomi una sega nel letto con lui accanto, tentando di non fare troppo rumore e di non imbrattare eccessivamente lenzuola e piumino con l'abbondante sborrata che da sempre mi contraddistingue.

Le otto, suona la sveglia, mio cugino va in bagno. Una volta che lo sento armeggiare nella doccia ne approfitto per entrare anch'io in bagno con la scusa che mi scappa da pisciare.
La visione di lui nel box doccia con i vetri leggermente appannati che mi permettevano per la prima volta di vedere mio cugino completamente nudo, mi lascia quasi stordito.
Quando eravamo al mare, dal bozzo del costume da bagno, ho sempre immaginato che Franz fosse ben fornito, ma la realtà adesso superava ogni immaginazione, le dimensioni del cazzo, anche se la visione era offuscata dal vapore, erano a dir poco sbalorditive. Ovvia conclusione dello spettacolo: via di corsa in camera a masturbarmi, mio cugino non aveva ancora finito la doccia che io ero venuto copiosamente di nuovo.
Cominciavo a pensare che di questo passo a München mi sarei consumato di seghe...
Fatta la colazione, siamo pronti per andare in giro per München, certo quattro ragazzi dell’Est non passano inosservati!
Arriva sera e finalmente arriviamo al parco dove si svolge l'Oktober Fest, ci sediamo a una tavolata, e ordiniamo stinco di maiale e birra per tutti.
Come ho già detto, non sono un grosso amante della birra anzi, ho qualche difficoltà a finire il mezzo litro che mi ritrovo davanti, ma mio cugino, Albert e Josef sembrano avere capacità di stomaco ben diverse continuando a ordinare boccali dietro boccali...
Il risultato è che a fine serata riescono a malapena a stare in piedi. Per fortuna riusciamo a fermare un taxi che ci riporta in hotel dove, in qualche modo, ciascuno riesce a raggiungere la propria stanza.
Neanche entrati in camera, mio cugino mugugna che gli scappa da pisciare, ma conciato com'è, non è neanche in grado di sbottonarsi i pantaloni e così tocca a me aiutarlo.. cosa che non mi pare vero di potere fare!
Lo posiziono davanti al water facendolo appoggiare al muro di fronte e comincio a armeggiare con i suoi pantaloni, glieli sbottono, tiro giù la cerniera, li faccio scendere a metà coscia. E adesso abbasso le mutande rimanendo sbigottito per quel che vedo, anche se quanto avevo potuto sbirciare di lui questa mattina sotto la doccia in qualche modo avrebbe dovuto prepararmi...
Prendo l'enorme cazzo in mano e faccio appena a tempo a indirizzare l'idrante verso il water che parte una pisciata che sembra non finire mai.
Gli scrollo l'uccello, gli tiro su mutande e pantaloni e lo trascino a letto.
Mio cugino istantaneamente comincia a ronfare mentre io inizio a spogliarlo, tiro via scarpe e calze, gli sfilo la camicia, e passo poi ai pantaloni.
Decido di togliere anche gli slip umidi di urina.
Li annuso, l'odore di cazzo, di piscio, di sudore inguinale, degli umori anali in corrispondenza del culo è inebriante e la presenza di vari peli di cazzo li rende ancora più eccitanti.
Guardo mio cugino supino sul letto, un uomo stupendo, nudo, un corpo totalmente ricoperto da tonici muscoli. E' troppo per me.
Confidando nello stato di incoscienza di Franz, comincio a succhiarli i capezzoli rosa, scendo in basso carezzando il suo addome, e comincio a leccargli i grossi coglioni.
Li prendo in bocca, uno dopo l'altro.
E ora il cazzo, lo scappello notando la presenza di una abbondante cremina bianca, evidentemente non è sua abitudine lavarsi la cappella..
Lecco il glande, lo ripulisco golosamente di tutto ciò che lo ricopre e assaporo il sapore e l'odore di piscio e di smegma.
Da lì a un pompino il passo è breve, e, anche se floscio, ho serie difficoltà a prendere in bocca il cazzo di Franz.
Ahimè, sarà perché dorme, sarà per l'alcol ingurgitato, ma i miei sforzi non sortiscono alcun effetto e l'uccellone rimane irrimediabilmente moscio.
Lo giro a pancia in giù, ho ancora una curiosità da togliermi.. Toll! Che culo ha Franz! Gli allargo le chiappe per ammirare il buco del culo appena visibile in mezzo ai peli.
Comincio a leccare il roseo orifizio, godendo del vago odore di maschio, gli ficco la lingua nel buco e inizio a ravanarlo internamente.
Franz ha un rantolo e si rigira nel letto nuovamente a pancia in su.
Forse sarà il caso che smetta, penso, però ho il cazzo troppo duro e devo tirarmi assolutamente una sega, credo la terza in ventiquattro ore..
Quando vengo, il getto è così potente che ricopro il torace di Franz di sperma.
Prendo un asciugamano bagnato in bagno e cerco di pulirlo al meglio che posso. «Chissà se domani quando si sveglierà sentirà il mio odore su di sé..»
E' ormai tardi, bacio Franz sulla bocca e mi stendo accanto a lui, cerco di dormire un po' ma è difficile con tutto il testosterone che vaga per il mio corpo.

La mattina ci svegliamo sul tardi, mio cugino non sembra minimamente sorpreso di ritrovarsi nudo nel letto e non mostra postumi da dopo sbornia, anzi dopo la doccia appare fresco e riposato, mi guarda sorridente e con uno sguardo sornione si scusa per essere crollato a letto senza neanche augurarmi la buona notte.
Ma ormai è troppo tardi per fare colazione in hotel e decidiamo di uscire a prendere un caffè e qualcosa di dolce da mangiare. Prima però Franz chiama Albert sul cellulare per sentire se anche loro vogliono uscire con noi.
Gli risponde Josef, colgo qualche brandello di conversazione:
- “Ciao Josef, sono Franz (..) ah è sotto la doccia, (..) dormito bene? (..) ah avete già fatto colazione, (..) dopo in camera vostra? (..) una sorpresa? (..) nessun problema, tranquillo (..) sì, credo apprezzerà molto..”
Chiusa la comunicazione, Franz mi spiega in breve che Albert e Josef, avendo già fatto colazione, ci aspettano poi in camera loro per farci vedere qualcosa, una sorpresa.
Alle mie richieste di sapere di che sorpresa si tratti, risponde vago, che non sa, ma che a dire di Josef sarà molto piacevole.
Dopo colazione rientriamo in hotel e bussiamo alla porta della camera di Albert e Josef. Ci apre Albert, nudo.
Rimango a bocca aperta, ma il meglio deve ancora venire..
Entriamo in camera e sul lettone sono sdraiati Josef e altri due uomini, nudi anche loro.
Con grande disinvoltura Josef ci presenta Rolf e Gunther, riconosco subito i due omaccioni che avevamo incontrato la mattina precedente nella hall dell'hotel, evidentemente qualcuno non ha perso tempo...
Le intenzioni dei quattro paiono inequivocabili, ma Franz? Non mi ci vuole molto a capire la realtà, perché nel frattempo anche il cuginetto si è spogliato e tutti mi invitano a fare altrettanto.
Un po' frastornato all'idea che anche Franz non disdegni il cazzo e ancora abbagliato dalla presenza contemporanea sotto i miei occhi dei cinque mi denudo anch'io, mostrando un'energica erezione che strappa gli applausi generali.
Di lì in poi è un incrociarsi di corpi in tutte le possibili combinazioni e posizioni...
Ma è quando Franz mi prende per mano che ho un fremito, mi fa l'occhiolino e mi sussurra nell'orecchio di non dimenticarmi mai che lui regge l'alcol assai meglio di quello che io creda e che ieri notte, ha fatto finta di dormire, lasciandomi esplorare il suo corpo, con suo estremo piacere, rammaricandosi solo che il suo arnese non rispondesse a dovere...
Adesso però è il momento di rimediare e prendendomi di sorpresa mi infila la lingua in bocca.
I nostri corpi si intrecciano in un intrico di cazzi. Le sue mani scivolano sul mio culo e le sue dita esplorano il mio buco...
Mi dice di mettermi a pecora sul letto, inizia a leccarmi il culo, a introdurre un dito, poi due, poi tre, dice che mi deve preparare a qualcosa di grosso, ma io ho fin troppo chiaro cosa mi attende...
Inizia a infilarmelo ma, pur avendo il culo già parzialmente dilatato dalle sue dita, il suo cazzo enorme fatica a entrare.
Ho un male bestiale e urlo dal dolore, ma ecco che, come per zittirmi, Albert si avvicina e mi ficca il suo cazzone in bocca.
Franz continua con le sue manovre, entra e esce, rientra ogni volta un po' di più, sputa ancora sul cazzo per lubrificarlo e finalmente con un'ultima spinta mi infila tutto il suo palo in culo.
Credo di svenire per il dolore, ma mi riprendo subito.
Quell'enorme cazzo in culo mi pompa ormai come un martello pneumatico, Franz è un toro da monta, ansima, mi schiaffeggia il culo, mentre io comincio a godere come una troia con un cazzo in culo e uno in bocca.
Si avvicina Josef si mette in piedi sul letto di fronte a Franz e gli sbatte il cazzo in bocca. Adesso siamo in quattro.
Ma non è finita, si avvicinano Rolf e Gunther, il primo va dietro ad Albert, il secondo dietroal cugino, cominciano a lubrificare con la lingua i loro culi e poi, con un solo colpo, all'unisono sfondano con le loro nerchie i culi di Franz e Albert.
A vederlo dall'esterno il quadro d'insieme deve essere spettacolare, siamo in sei in un'ammucchiata da film porno.
Io sono al centro della scena, con in culo il cazzo di Franz che a sua volta lo prende in bocca da Josef e in culo da Gunther.
Albert invece mi sta scopando in bocca, ma contemporaneamente lo sta prendendo in culo da Rolf.
E, dulcis in fundo, io con la mano mi sego l'uccello...
I movimenti dei sei uccelli sono sincronizzati come una macchina oliata, gemiti e mugugni si sovrappongono, si intrecciano porcate in bavarese e tedesco e in un crescendo inarrestabile un verso bestiale esplode nella stanza e sei cazzi eruttano contemporaneamente fiotti di sborra come se fosse un corpo solo.
La stanza è invasa da un acre odore di sperma e di sudore e infine i corpi dei sei uomini giacciono esausti e appagati sul letto.
Dopo una doccia e dopo esserci rivestiti, usciamo tutti insieme a bere una birra, lasciando le lenzuola del letto con vistose macchie di sperma.
La giornata continua da turisti, Rolf e Gunther che conoscono München assai bene, ci fanno scoprire angoli poco conosciuti della città e dopo una bella cena, ci separiamo augurandoci di vederci nuovamente tutti insieme l'anno prossimo.
Tornati in camera, Franz ed io, esausti, andiamo a letto. Nudi.
Il mio amato cugino mi bacia e accarezza teneramente, io appoggio la testa sul suo torace. Mi sembra di tornare bambino, se non fosse per l'erezione che mi indurisce il cazzo..
Franz, dopo averlo lubrificato con la saliva si gira, avvicina il mio pene al buco del suo culo e mi chiede di scoparlo.
Non chiedo altro dalla vita.
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