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LA CENA DI CLASSE


di Membro VIP di Annunci69.it Michellerimini
04.11.2020    |    10.619    |    15 9.4
"Decido di indossare una tenuta sull'estivo, tanto là farà caldo..."
Eccomi qua, appena uscito da una doccia rilassante che mi sto preparando per una serata un po’ particolare: i miei ex compagni del Liceo il Johann Gottfried Herder Gymnasium hanno organizzato una cena per ritrovarci dopo più di dieci anni e hanno invitato anche qualche professore.
Mentre mi sistemo i capelli una sottile eccitazione mi pervade, sono curioso di vedere chi abbia accettato l’invito e soprattutto quali professori hanno gradito.
Decido di indossare una tenuta sull'estivo, tanto là farà caldo.
Raggiungo con la S-Bahn la fermata Storkower Str. il ristorante “La Stazione” Italiano, nemmeno lo avessi scelto io!
Entro nel locale e riconosco i miei compagni in un tavolo in fondo sulla destra, sono una decina di persone e riconosco anche un professore.. mi sa che sono l’ultimo arrivato.
Mi vedono e mi salutano con i classici sorrisi di circostanza e mi offrono subito una birra che bevo molto volentieri per placare un senso di ansia misto imbarazzo.
L’unico professore che ha accettato l’invito è il prof. Schäfer di storia moderna, il mio preferito sul quale, ai tempi della scuola ho fantasticato molto e mi sono masturbato spesso sognando di venire scopato da lui, è ancora un bell'uomo sui 45, capelli brizzolati e pizzetto malandrino.
Mi accomodo al tavolo nell'unico posto libero, vicino ad Alex, il mio spasimante delle superiori che mi ha fatto il filo per cinque anni al quale non mi ero mai concesso fino in fondo.. a dire il vero non gli ho mai nemmeno dato un bacio, mi piaceva sentirmi desiderato da lui, incrociare il suo sguardo da innamorato che mi voleva e io non facevo nulla per sottrarmi, anzi mi divertivo molto a provocarlo, se ripenso a quanto sono stato perfido a diciotto anni mi viene un po’ un senso di colpa.
La cena è gradevole, semplici piatti tipici della cucina Italiana diciamo “rivisitati in salsa tedesca” e tanta, anche troppa, birra che pian piano ha alzato il livello di adrenalina della serata ed abbassato i freni inibitori.
Scopro cosi che Alex si è laureato a Mosca, come suo padre “vecchio compagno di Partito” ha sempre voluto, che le mie amichette sono sposate con figli e che il prof Schäfer insegna ancora ma a Leipzig.
La serata procede piacevolmente e Alex non perde tempo a riempirmi di complimenti, dicendomi che con gli anni sono diventato ancora più bello e che madre natura era stata generosa con me.. lo ricordavo più noioso ma, sarà per l’età o per la troppa birra, ora mi trovo bene a parlare con lui, mi sta corteggiando in modo molto galante e io, complice la serata e l’alcool, mi sto eccitando e sento piccole gocce scorrere lungo le mie lunghe gambe.
La cena volge al termine e pian piano i compagni e le compagne di classe tornano alle loro case, come spesso capita ci scambiamo i numeri di telefono promettendoci di risentirci presto e organizzare un altra serata di ritrovo.
Siamo rimasti Alex, il prof. Schäfer ed io, così decidiamo di salutarci.
Ci avviamo verso la S-Bahn, casualmente, anche Alex è venuto coi mezzi pubblici, mentre il prof. Schäfer è in auto nel parcheggio adiacente.

Mentre camminiamo Alex mi abbraccia e sento la sua mano sfiorarmi il culo provocandomi dei brividi di piacere.
Salutiamo il prof. Schäfer e arrivati quasi alla banchina della S-Bahn Alex mi sorprende baciandomi in bocca con ardore, la sua lingua non trova nessuna resistenza in me e ricambio il bacio, è bravissimo a baciare e mi sta eccitando da morire, sto raggiungendo il punto di non ritorno, quello dopo il quale divento troia e faccio tutto quello che il mio uomo mi chiede.
Si stacca da me e mi dice:
- “Finalmente riesco a baciarti bella stronza e sappi che stasera sarai mia che tu lo voglia o no”.
Queste sue ultime parole autoritarie hanno un effetto devastante sul mio cazzo che sento sollevarsi a razzo mentre un calore assale il mio buchetto.. ormai lo so che mi farò scopare da lui.
Mi prende per i capelli e mi strattona un pochino, procurandomi un leggero dolore e mi spinge verso il basso:
- “Cara Michelle, ora slacciami i pantaloni e succhiami il cazzo da vera porca quale sei sempre stata” - Colpita e affondata - il punto di non ritorno ormai è superato! Sono bastate poche parole dette col tono giusto per farmi cedere.
Lo guardo negli occhi e lentamente inizio a slacciare cintura e pantaloni e abbassandogli i boxer mi ritrovo per la mani un cazzo durissimo e bello grosso, chi lo avrebbe mai detto che Alex avesse un segreto in mezzo alle gambe cosi interessante.. lo avessi saputo ai tempi della scuola mi sarei fatto scopare da lui tutti i giorni nei bagni della scuola!
Non è mai troppo tardi e inizio a leccargli le palle, ormai lo voglio, voglio godere e farlo godere, lui mi fissa sempre negli occhi mentre io mi infilo la sua cappella in bocca e inizio un pompino da vera troia, la sua mano che tiene i miei capelli detta il ritmo della pompata, mi sto bagnando come non mai, è la prima volta che la mia fighetta si dilata così e si infradicia semplicemente mentre mi ritrovo un bel cazzo in bocca che sto spompinando.
- “Leccalo per bene e lecca le palle, stasera sei mio e devi fare tutto quello che voglio, cosi impari ad essere stato cosi stronzo per cinque anni”.
Mi tira i capelli per farmi alzare e mi ritrovo di nuovo la sua lingua in bocca e le sue mani sulle chiappe, sono ormai in sua balia e offro di togliermi gli abiti, voglio sentire le sue dita che mi strizzano i capezzoli, voglio.. non lo so esattamente cosa voglio, ormai è il mio cazzo che ragiona per me, voglio essere scopato, usato da Alex, voglio godere e voglio farlo godere.. Sì.. “Ich will es!”
- “Bravo, ora torna a succhiarmi il cazzo, ma non toccarti il cazzo”
Obbedisco come un automa e mi ritrovo di nuovo quel bel pezzo di carne in bocca , duro, caldo, pulsante è una meraviglia, non pensavo di eccitarmi cosi tanto mentre sto per fare un pompino aumento il ritmo, gli voglio regalare un pompino memorabile e voglio sentire la sua sborra calda sul mio corpo.
Adoro scorrere la lingua lentamente su un cazzo duro, mi piace sentire con le labbra le varie curve delle vene e della forma naturale del pene.

Sento il mio cazzo che fa fuoriuscire il primo liquido lubrificante, mi bagno sempre di più’ sapendo che il mio uomo gode immensamente grazie al mio sapiente lavoro di bocca. I suoi fremiti, i suoi sospiri, il respiro che si fa affannoso, i piccoli movimenti impercettibili del cazzo accrescono la mia libido e allora ci do’ dentro da consumata pompinara ci metto anima e corpo per il piacere del mio uomo che, stando in piedi, mi domina e con la mano guida i miei movimenti.
Mi eccita da morire sentirmi soggiogato al suo volere, sentirmi ordinare cosa vuole che gli faccia, sentirlo gemere e usare parole forti verso di me e allora via continuo il mio pompino, so di essere bravo ma voglio dare sempre il massimo, voglio fargli sborrare l’anima, fargli svuotare le palle sul mio viso e lasciarlo senza forze.
In piena estasi mi ferma e mi dice:
- “Non ancora, la mia sborra non la meriti ancora” e dicendo questo mi prende di forza mi fa mettere le mani contro la recinzione e da dietro mi strappa il perizoma ormai ridotto ad una spugna.
Mentre mi spinge col suo corpo contro la cinta sento distintamente la durezza di quel cazzo che ormai desidero come un assetato nel deserto che desidera l’acqua, quel cazzo che fino a poco fa era nella mia bocca e io pompavo con foga e devozione.
Nel mio cervello ci sono le seguenti parole:
- “Alex scopami ti prego, prendimi cosi in modo animale sbattendomi come una cagna in calore” ma dalla bocca escono solo sospiri e dalle mie cosce rivoli di sudore.
Sento il suo peso dietro di me, il suo respiro dietro le mie orecchie, la sua lingua che pian piano scende dalle orecchie al collo e una mano che gioca col mio culo.
- “Ora voglio sentirti godere troietta mia” e la sua lingua inesorabilmente scende ancora, ormai è a metà schiena, apro gli occhi e mi si gela il sangue e mi irrigidisco proprio nel momento in cui la sua lingua sta leccando il mio buchino del culo.. ed allora, solo in quel momento mi accorgo che il prof. Schäfer è lì a pochi metri da noi con il cazzo in mazzo che si sta masturbando, chissà da quanto tempo è lì.. ma non era andato verso il parcheggio?!
Ecco il colpo di grazia:
- “Alex, sii sei meraviglioso, leccamelo fino a farmi godere” sto gridando queste parole mentre guardo vogliosa il prof. Schäfer passandomi la lingua sulla bocca.
- “Bravo Alex, continua, sii leccami il cazzo, masturbami, fammi godere, senti come sono duro, senti a che punto di troiaggine mi hai portato, dai dissetati di me, voglio venire!”
Ormai sto gridando per il prof. Schäfer , vederlo davanti a me con il cazzo duro in mano che si sta masturbando mentre la lingua e le dita di Alex sono dentro di me, dentro il mio culo, mi ha totalmente tolto ogni freno che vorrei avere in bocca il suo cazzo mentre Alex mi lecca, sentirlo caldo e pulsante vicino all'orgasmo.. mhh.. orgasmo che pian piano sento salire anche io, “Bravo Alex, continua cosi infilami ancora un dito nel culo e fammi godere.. Si leccami il cazzo, sei meraviglioso e io sono stato davvero uno stronzo a non accorgermi di te al Liceo.. Ohh, Sii..”
Piano piano il prof. Schäfer si avvicina, la sua grossa cappella violacea emana un forte odore di uomo e di sesso che inebriano le mie narici, lo sfido con lo sguardo trasferendogli il godimento che la lingua e le mani di Alex mi stanno regalando, vorrei averlo qui nella mia bocca quel meraviglioso cazzo.
La mia libido e il mio esibizionismo hanno trovato stasera la condizione ideale e perciò grido a voce alta mentre lo sento entrare lentamente io fisso il prof. Schäfer negli occhi e mi infilo un dito in bocca simulando un pompino, lui ha gli occhi pieni di desiderio, la sua mano scorre sempre più’ veloce sul suo meraviglioso membro violaceo e pian piano,inconsciamente, si avvicina a me.
Urlo la mia voglia di godere, di continuare a leccarmi, ho il cazzo gonfio e paonazzo dai piccoli dolci morsi che ogni tanto ho ricevuto, mentre la doppia penetrazione con le dita mi sta facendo impazzire.. continua Alex, inculami con quel dito muoviti, trattami da troia e fammi godere, ad ogni mia parola il prof. Schäfer spalanca gli occhi incredulo e io lo continuo a sfidare col mio sguardo pieno di lussuria, libido e porcaggine, ormai però sono al limite e il tuo divino leccarmi mi sta portando, anzi ci sono proprio adesso, ecco sento l’orgasmo montarmi fortissimo..:
- “Si Alex sii godoo” un urlo liberatorio i fremiti del piacere gli spasmi dell’orgasmo mi pervadono, devastanti come un fiume in piena, le gambe non mi reggono e mi aggrappo alla recinzione impotente.
Sento la lingua che continua a leccarmi dolcemente, mi riprendo un attimo e apro gli occhi per cercare il prof. Schäfer , ma non vedo più nessuno, solo delle copiose macchie bianche sgocciolanti sulla recinzione e una molto vicino alla mia bocca, non resisto ed estraggo la lingua per raccogliere quella macchiolina appiccicosa.. la assaggio e riconosco l’acre sapore dello sperma.
Mentre sono ancora in balia del post orgasmo sento i grugniti di piacere di Alex e gocce calde che mi inondano la schiena.
- “Cara Michelle, il tuo numero ce l’ho e quindi se vorrò scoparti ti chiamerò, ma stasera volevo solo dimostrarti cosa ti sei perso” e detto ciò Alex si sistemò lasciandomi nudo senza forze..
Ci ho messo un po’ a riprendermi ma ora mi dirigo verso casa quando sento sento un SMS arrivare, è un numero che non conosco ma lo leggo lo stesso:
- “A scuola non sei mai stato molto bravo, arrivavi a malapena ad un discreto, ma in quanto a troiaggine non ti batte nessuno.. ti meriti un Ottimo! Un bacio dal prof. Schäfer.”
Leggendo il messaggio sorrido soddisfatto pensando che magari prima o poi potrei chiava.. hops! chiamare prof. Schäfer.

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