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Gay & Bisex

Che ne dici se trasloco nella tua mente?


di Michellerimini
16.11.2020    |    3.520    |    4 9.2
"” arrivo sulla pancia e poi finalmente al cazzo ed alle palle..."
Conosco Carl fin da quando siamo ragazzini e frequentavamo la stessa piccola palestra a Pankow.
Siamo stati subito molto legati e nel primo periodo eravamo spesso insieme anche al di fuori della palestra nei raduni della Freie Deutsche Jugend
Poi la vita ci ha un po' allontanati ma siamo rimasti in contatto, lui si è sposato, io ho affrontato con famiglia ed amici la mia Bisessualità e il fatto che mai mi sarei sposato con una donna ne tanto meno con un uomo.
Carl ha accettato tutto con massima tranquillità e per un periodo abbiamo ricominciato a vederci per una sporadica birra alla sera.
Quante chiacchiere, davvero fiumi di parole per raccontarci del lavoro, delle mie frequentazioni occasionali o più durature, la prima volta che mi sono davvero innamorato, la moglie, vuoi comprar casa? Bravo! Fai bene ad andare a vivere da solo. Birra?, ok birra!
Poi la vita che prosegue, la casa da comprare lui a Potsdam, io un appartamento al centro in Karl-Marx-Allee, una relazione, poi un novo fidanzato e poi il suo divorzio.
Poi io che lo aiuto insieme a suo fratello a fare il trasloco nel suo bilocale e ritorno a Berlino in Rungestraße.
Qualche scatolone, molte borse, tanta confusione:
- “Birra, ci vuole una birra, dai festeggiamo.”
- “A cosa si brinda Carl?.”
-“Alla fine degli scatoloni?.. Ai nuovi inizi? ..Che dici Michelle?”
- “Dico, anzi, ti chiedo ma dove dormi in questi giorni qui è tutto un macello e pure sporco!?”
- “Adesso butto il materasso sul pavimento e mi arrangio”
- “Ma no, vieni da me..”
- “Grazie Michelle, ma.. poi disturbo.. ti ingombro..”
- “Dai, sta zitto e vieni da me! Discorso chiuso.”

Arrivata sera nel mio appartamento il tempo di sostituire le lenzuola nel mio letto e di prendere quello che mi serve per andare a dormire sul divano e sento Carl che stizzito mi chiede:
- “Michelle.. ma che fai? Che stai facendo?”
- “Ovvio.. non si vede? Ti lascio la mia camera, io li tratto bene gli ospiti! Adesso dormiamo”.

La notte passò veloce, mi svegliai per primo e sentii Carl russare.
«Sono contento di averlo ritrovato il mio amico, ho sempre avuto una grande attrazione per lui, forse troppa lo ammetto. Se ripenso alle risate che ci siamo sempre fatti, quella sua faccia sempre sorridente.. Ops! Ho un'erezione.. Bè ma sarà quella solita mattutina..»
Decido di farmi una doccia e preparo la colazione mentre dorme ancora.
Con due tazze di caffè apro la porta della mia camera piano:
-“Carl, sei sveglio?.. Ah! Stai cazzeggiando con il cellulare, non volevo svegliarti, prendi il caffè”
- “Oh Michelle grazie ma addirittura la colazione a letto? Mia moglie non me l'ha mai portata.. haha”
- “Allora hai fatto bene a mollarla..haha”
- “Avanti, siediti qui, stai con me”
Ha il fisico un poco appesantito rispetto a come me lo ricordavo in palestra ma sono passati circa quindici anni da allora ma mi piace sempre, il petto ampio fitto di peli corti castani che dalla barba scendono alla gola e continuano uniformi a riempire totalmente il torace risalendo un poco sulle spalle così come la pancia con una striscia più fitta che dallo sterno arriva all'ombelico.
Le sue mani mi sono sempre piaciute, grandi e forti.
Lo vedo seduto, appoggiato alla testata del letto ha un aspetto così virile che mi fa ribollire il sangue, no, non lo avevo mai guardato scrutandolo così..
-“Che guardi?”
-“No no.. Nulla.. Ma dimmi, sei felice?”
-“Sono in trasloco, fuori e dentro.. non ho ancora realizzato”
Finiamo il caffè e io sto per andare quando Carl mi dice piano:
-“Dove vai?”
-“Lavo le tazze Carl.. mica posso restare qui a vedere un uomo nudo nel mio letto senza fare niente” E ci facciamo una risata.
-“Non sono nudo, ho i boxer”
-“Aahh allora mi correggo: mica posso restare qui a vedere un uomo MEZZO nudo nel mio letto senza fare niente”
Vedo Carl che infila le mani sotto alle coperte che sfila i boxer e lanciandoli a terra mi chiede:
-“Adesso c'è un uomo totalmente nudo nel tuo letto” Lo guardo e non so che dire.. Lui allunga un braccio e mi afferra un polso:
-“Michelle resta qui!” Io mi risiedo
-“E tu, Michelle.. Sei felice?”
-“Io.. Ci provo Carl.. Lo sono stato, forse.. non saprei.. adesso no.. sono abbastanza sereno ma non sono felice” Lui mi tira a sé e mi bacia sfiorando le labbra.
-“Carl.. che succede..?”
- “Ti ho baciato scemo, e lo voglio fare ancora”.
Mi rendo conto che almeno per quanto mi riguarda sono gli ormoni a comandare i miei movimenti, così mi metto seduto sopra di lui, sulle lenzuola che ci separano e lo bacio.
Un bacio che inizia timido e subito diviene famelico.
Le lingue lottano, gli mordo le labbra e bacio ripetutamente le guance, le mie mani sulla sua testa, le sue sul mio collo per tirarmi verso la sua bocca.
Mi stacco per prendere fiato.
Gli occhi negli occhi e ricominciamo.
Mi sfila la maglietta, i miei slip sono tesi per la mia erezione che mi scoppia.
Mi stacco il tempo di spogliarmi e lui di togliere le coperte.
Che visione, mi imbarazza la sua bellezza, una bellezza che forse solo ai miei occhi è così elevata perché sono anni che lo desidero ed ora che lo guardo mi sembra il più bello del mondo.
Il suo cazzo è grosso, molto grosso tra lunghezza e spessore fa spavento.. mi siedo nella posizione di prima e lo bacio ancora ma adesso i nostri corpi sono a contatto pelle su pelle ed è una sensazione bellissima.
Lo voglio.
La mia bocca scende sulla gola, sul petto e scende ancora.
-“Coricati Carl” Esegue.
Mi rendo conto che è un po' impacciato, non ha molta esperienza in fatto di sesso tra maschi.
Ricomincio a baciare il suo petto e lo lecco, i capezzoli sono piccolini e turgidi come due lamponi e quando ci gioco con lingua ed i denti mugola forte:
-“Oddio Michelle.. che fai..”
-“Ssssst.. lascia fare a me...” arrivo sulla pancia e poi finalmente al cazzo ed alle palle. Faccio del mio meglio e so di essere bravo e le sue mani stingono il lenzuolo mentre gli prendo in bocca prima uno e poi l'altro testicolo e li succhio mentre gli sego il cazzone.
Me lo gusto a lingua piena, è grosso e bello, rosa chiaro, perfetto. Quando mi dedico alla cappella allora appoggia le mani sulla mia testa e mi dà il ritmo, chiaramente conosce le sensazione che dà una pompa fatta bene, smetto di colpo ed incrociando il suo sguardo interrogativo prendo dal comodino condom e gel.
-“Ti voglio sentire dentro Carl, ti voglio dentro, subito!”
Operazione quasi facile, sono abituato a prenderlo in culo nella mia posizione preferita da passivo “l’Amazzone in Sella” o “von Valkyrie” (come si dice qui in DDR) e mi impalo su quel ben-di-iddio in due minuti fino a sedermi sul pube e mi muovo, a inizio la cavalcata.. “Die Fahrt der Walküren”!
Sospira e butta la testa all'indietro per i primi miei galop poi lui prende in mano la situazione e spinge in su il bacino mentre io lo prendo sempre fino in fondo.
Le sue mani sui miei fianchi e le mie sul suo petto ed è bellissimo. Gli occhi negli occhi.
Sborra dopo tanti minuti in cui inizio ad avere male alle ginocchia ed alle cosce per la montata e si contorce e sborra agitandosi come un'anguilla e urla.
Io mi sego veloce e praticamente nello stesso istante gli schizzo la pancia e non riesco a distogliere lo sguardo dalla mia sborra che gli imbratta ed appiccica i peli più folti attorno all'ombelico.
Ci calmiamo ma resto in sella e prendendo le sue mani le porto sul mio viso gli bacio i palmi. In silenzio.
-“Michelle che.. che.. che scopata fantastica!” Ecco il Carl che conosco, se non dice una cazzata a rovinare tutto non sarebbe lui, o forse sta solo sdrammatizzando per non sentirci in imbarazzo..
Smonto a malincuore dal cazzone che moscio scivola fuori. E mi corico accanto. Si gira e mi bacia ancora. Restiamo così in silenzio per un po'.
-“E' stato bello, Carl..?!”
-“Eccome se è stato bello, se scopare con un uomo è sempre così avrei dovuto chiedertelo prima”
-“E' la prima volta?”
-“Sì, non avrei mai potuto farlo con uno che non fossi tu, tu sei tu..”
«Con uno che non fossi tu.. mi ripeto nella mente, quindi..»
-“Michelle non sapevo cosa fosse, non sapevo definire la nostra amicizia, sapevo solo che con te mi sentivo così libero come non sentivo con nessun altro”
- “ Ma Carl, io ti ho sempre detto che..”
-“Schttt...” mi mette un dito sulle labbra in segno di farmi tacere.
Gli tengo in mano il cazzo dopo aver tolto il condom esageratamente pieno.
-“Sono secoli che non scopavo...” sorride sornione. E mentre lo bacio lievemente sento che sta tornando duro.
Ridiamo e inizio a segarlo e lui sega me.
-“Mettimelo dentro di nuovo Carl, vuoi?”
-“Certo che voglio”
A pecora è certamente più a suo agio ed il mio culo inizia a far male ma se arresta un po' la spinta sono io che mi butto in dietro per prenderlo.
Cambiamo posizione altre due volte fino a che si svuota di nuovo.
Dormiamo abbracciati con la mia testa sul tuo petto.
Il trasloco è finito, casa sua è sistemata, e anche le nostre menti hanno fatto un bel trasloco.. Sono ricominciate le serate a birra e chiacchiere con amici, ma adesso la notte è quasi sempre solo nostra.
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