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IL DOTTORE INDISCRETO


di Michellerimini
03.12.2020    |    22.298    |    9 9.5
"Jann passò la cappella del suo cazzo tra le mie natiche, poi si fermò sul buco, entrò e poi pian piano con delle spinte..."
Un anno fa circa, alcuni miei colleghi mi avevano consigliato di prendere un appuntamento con un fisioterapista per quel dolore che provavo alla schiena.
Avevo alla lombare delle fitte fastidiose che si estendevano al fondo schiena e di conseguenza il nervo sciatico.
Il medico di base mi aveva prescritto degli antinfiammatori ma avevano poco successo..
Così verso primavera iniziai una seduta dal dott. Becker.
I miei colleghi mi avevano detto di citare il loro nome per avere un occhio di riguardo sul prezzo e questo va sempre bene.
Dopo le prime presentazioni, il dottore mi chiese di consegnarli le radiografie che avevo fatto così, poteva vedere bene dove lavorare. Mi fece vedere dove stava il mio problema, c’era un’infiammazione che mi provocava dolori.
Il dott. Becker mi aveva spiegato come si svolgeva la seduta. Siccome i massaggi che doveva eseguire mi avrebbero provocato dolori intensi, lui consigliava ai pazienti di prendere delle pillole naturali che provocavano un intenso sonno, il massaggio durava all'incirca un’ora e mezza e lui mi aveva consigliato di fare un ciclo di massaggi per tre settimane, solo così potevo risolvere i miei problemi alla schiena.
Ho accettato, avrei accettato tutto pur di poter tornare a una vita “normale”..
-“Si spogli qui dietro, e poi si stenda sul lettino con questo”, mi disse il dottore porgendomi un telo.
Andai dietro la tenda, tolsi la camicia, i jeans, calzini e scarpe. Avvolsi il telo attorno alla vita e mi diressi verso il lettino.
-“Tenga, beva questa pillola e dorma un po’, quando si sveglierà sentirà dei dolori sul fondo schiena, è normale perché è la prima volta che fa dei massaggi, andrà sempre meglio ogni giorno che passa.”
Annuì e bevvi quella pillola. Mi stesi sul lettino a pancia in giù, il dottore mi sistemò il telo coprendomi il sedere nudo.
Sentii le sue mani appoggiarsi sulla base del mio collo.
Avevano un tocco leggero ma deciso.
Il dott. Becker era un uomo sulla cinquantina, capelli scuri ma con qualche filo bianco. Aveva una corporatura robusta, sentivo che la sue mani e braccia erano forti.
Mi svegliai sentendo che il dott. Mi chiamava per nome:
- “ Michelle, si svegli, è finito!”.
Aprii gli occhi, e facendo forza con le mani per alzarmi, provai una forte stilettata dalla fine della colonna vertebrale fino al collo. Mi sono seduto sul lettino, e non appena vidi il mio pene dritto, presi il telo per coprirmi velocemente.
-“Chiedo scusa, non so come..”, m’interrompe il dottore:
-“ Non si preoccupi, è normale, facendole il massaggio le ho stimolato una zona erogena che le ha provocato l’eccitazione, lei era cosciente, anche se stava dormendo.”
Mi tranquillizzai, poi andai a vestirmi nella cabina. Chiesi al medico quanto gli dovevo, ma mi rispose che dato la sua conoscenza con i miei colleghi, avrei saldato alla fine del ciclo e mi raccomandò di seguire accuratamente queste sedute.
Lo salutai con una stretta di mano ringraziandolo. Presi un appuntamento con la sua segretaria per il giorno dopo, alle 15.30.

Salii in macchina per tornare in ufficio, ma provavo un bruciore all’ano, stavo seduto con difficoltà. Non riuscii ad andare sul lavoro e mi diressi a casa.
Mi feci una doccia calda con la convinzione che il bruciore passasse ma nulla. In più avevo dei dolori pazzeschi su tutta la schiena.
Presi un antinfiammatorio e mi distesi sul letto. Dopo un paio d’ore mi svegliai, con la schiena andava meglio ma il sedere no. Avevo deciso di andare in farmacia sotto casa e di spiegare il mio problema, era imbarazzante ma non sapevo che altro fare.
Il farmacista mi diede una crema rettale, mi spiegò come fare, ma disse che le istruzioni erano all'interno della confezione.
Tornai nel mio grande appartamento in centro città. Tirai la crema fuori dalla confezione, aveva un beccuccio lungo e stretto, avrei dovuto infilarmelo nell’ano e premere la crema.
Nulla di più semplice, tranne che la crema era un po’ uscita dal buchino, e con un dito iniziai a spalmarla, era fresca e questo mi allentò il dolore.
Massaggiai tutto il buchino..avevo la tentazione di infilarmi il dito, almeno la punta dentro, ma provavo un senso di paura per via del bruciore.
Presi coraggio, delicatamente introdussi la punta del dito medio, feci piano, ma poiché dentro c’era la crema, il mio dito entrò senza troppa difficoltà. Mi avvampava, ma allo stesso tempo mi eccitava.. mi trovai con il pene duro e con il dito nel culo.
Iniziai a muovere il dito nel culo, fuori e dentro per un paio di volte.. deliziosa sensazione. Il mio cazzo stava per scoppiare, avevo voglia di venire.
Mi girai sulla schiena, portai le mie gambe oltre la mia testa, con la mano sinistra allargai la chiappa e introdussi di nuovo il dito medio dentro il mio buco, mentre con la mano destra iniziai a masturbarmi.
Non ci volle molto per farmi venire..una sensazione che non avevo mai provato prima, e talmente eccitante.
La seduta andò avanti per tutte le tre settimane e ormai la masturbazione quotidiana del mio culo e cazzo era consueta.
Ringraziai i miei colleghi per avermi consigliato il dott. Becker, chissà se anche a loro aveva fatto lo stesso effetto. Entrambi mi giuravano che le loro prestazioni sessuali con le mogli erano molto migliorate.
Con la schiena stavo meglio e iniziai di nuovo a correre.
Quel martedì sera c’era un’aria stupenda primaverile, decisi di andare a correre nel Großer Tiergarten. Stranamente non era tanto popolato quella sera. Corsi per più di due ore quando a un certo punto, da un certo punto da una zona buia del parco sentii dei lamenti.
Mi avvicinai per vedere se qualcuno era in pericolo o si sentiva male.Era buio pesto.
Sentii qualcuno che disse:
- “Shhh.. aspetta c’è qualcuno!”. Mi avvicinai ancora un po’ e di nuovo quella voce:
- “Hei, che hai da guardare, fatti i cavoli tuoi!”. Quella voce mi era famigliare.
- “Sto dicendo a te..vuoi andartene!”. Sì, era lui..non avevo dubbi.
-“Jann sei tu?”.
-“Chi sei tu, non ti vedo!” “Sono Michelle!”.
Ero il mio collega, quando mi avvicinai, l’ho potei vedere bene in viso, era tutto nudo e stava scopando con uomo messo a pecorina. Ero pietrificato da quella scena, ma il mio cazzo sotto quella tuta leggera era eccitato.
L’uomo messo a pecorina appoggiato su un tronco, si girò verso di me e mi salutò “Ciao Michelle!”, era Frek, l’altro mio collega.
Riuscii a spiaccicare solo alcune parole:
-“Scusate ragazzi, non volevo disturbarvi!”.
-“Vuoi unirti a noi Michelle? Vedo che sei già pronto!” mi chiese Jann, guardando il mio cazzo in tiro.
-“No..non credo.. no, posso però rimanere qui a guardarvi? Sono parecchio eccitato!”. -“Fai come vuoi, ma non sai quello che ti perdi!”.
Jann stava inculando Frek ed emettevano entrambi dei gemiti soffocati, non volevano che altri li sentissero.
Frek si stava masturbando quell’uccello grosso. Il mio di uccello invece era gonfio e stava per uscire dai pantaloni, mi avvicinai di più a loro, volevo vedere il cazzo di Jann che entrava e usciva dal culo di Frek.
Tirai fuori il mio cazzo e inizia a masturbarmi, accarezzavo la mia cappella rossa.
-“Hai un cazzo favoloso Michelle, vuoi provare tu a inculare questa checca?”
Non sapevo che dire, morivo dalla voglia di farlo..ma..
Jann si tolse dal culo di Frek, prese il mio uccello in mano che diventò ancora più duro e lo inserì nel buco largo di Frek.
Il mio cazzo era più largo di quello di Jann:
-“Sì così, dai scopami Michelle, fammi godere!”
Da quelle parole presi coraggio.. e appoggiando le mie mani sui fianchi di Frek iniziai a scoparlo, velocemente, ero troppo eccitato.
Jann si mise dietro di me..mi baciò il collo..e introdusse la mano nei pantaloni e slip, li abbassò del tutto, mi fece chinare su Frek e il mio cazzo lo impalò fino in fondo..Frek gridò dal piacere.
Jann mi allargò le natiche con le mani e sputò sul mio buco tre volte, e poi passò un dito lungo tutta l’apertura, massaggiò il buchino e dopo un po’ ci introdusse il dito.
-“Nemmeno tu sei tanto inesperto qui dietro eh Michelle!”
-“Sono vergine Jann..non l’ho mai fatto dietro!”.
-“Non ti preoccupare, si guarisce della verginità!”
Introdusse ancora un dito..
-“AAhh..siii Jann.. siii.. più in fondo, che bello!”.
Come godevo così penetravo Frek, gli stavo spaccando il culo, mentre Jann mi faceva un lavoretto con i fiocchi lì dietro:
-”Metti un altro dito!” Gli chiesi:
-“Voglio godere..ti prego!”. Jann mi ascoltò e introdusse un altro dito e fu il culmine! Venni subito dopo nel culo di Frek:
-“Bravo Michelle!” Hai visto come si gode di più in questo modo che con le donne?”.
Ero stravolto, ero appoggiato sulla schiena di Frek.
-“Michelle, ora devi fare venire me, non pensare di cavartela!”,
Frank si girò e mi porse l’uccello grosso:
-“Succhialo, fammi venire!”. Era la prima volta che provavo a prendere in bocca un cazzo grossissimo. Lo presi tra le mani e iniziai a leccargli la cappella, era una cosa che a me piaceva terribilmente, forse anche a lui sarebbe piaciuto.
Poi lo ingoiai e inizia a scoparlo con la bocca. Il cazzo di Frank si stava facendo duro in bocca mia, gli piaceva. Aumentai il ritmo, ero contento di farlo godere.
Nel frattempo Jann si diresse verso Frek, che era disteso sull'erba, gli porse il suo cazzo ormai un po’ moscio e Frek lo leccò tutto, iniziò a scoparlo fino a quando non fosse diventato più duro.
Poi Jann tornò dietro di me, sapevo quello che voleva farmi, quello che speravo mi facesse.
Mi allargò le gambe, mi fece abbassare la schiena ancora un po’ verso il cazzo di Frek, l’avevo tutto in bocca, stavo quasi soffocando.
Jann passò la cappella del suo cazzo tra le mie natiche, poi si fermò sul buco, entrò e poi pian piano con delle spinte. Nessun dolore.
Jann attese che le pareti interne si additassero alle dimensioni del suo lungo cazzo e poi iniziò a scoparmi.
Bellissima sensazione..mi sentivo pieno, stavo ricevendo e dando piacere al cazzo di Frek che stava per scoppiare nella mia bocca, ma volevo ritardare il suo piacere, volevo che i miei due amici venissero dentro di me contemporaneamente.
Tolsi il suo cazzo dalla bocca e con le mani lo tirai su, gli leccai le pelle, le mordicchiai piano, arrivai fino al suo buchino, feci scendere un po’ di saliva e lo masturbai con un dito.
Jann era bravissimo, mi stava facendo godere tantissimo:
-“Più forte Jann, ti prego fammi godere..”
-“Certo Michelle!” Strinse le sue mani sui miei fianchi e m’impalò con tutti i suoi venti cm di cazzo.
-“Siii.. cosììì.. ahhh, che bello!”. Il mio dito aveva penetrato il culo di Frank e stavo di nuovo pompando il suo cazzo con la bocca..
-“Sto per venire Michelle, la vuoi la mia sborra, vero?!” mi disse Jann:
-“Si che la voglio, voglio anche quella di Frank, venite insieme, vi prego..riempitemi!”.
Muovevo il dito dentro al culo di Frek per eccitarlo ancora di più ed ecco che sentii la sborra calda schizzare nel mio palato contemporaneamente John mi diede un colpo più forte e venne nel mio intestino..
Mi riempirono del loro seme, sentivo che appartenevo a loro, ai miei due nuovi amanti.
Jann si avvicinò a me e a Frek, mi baciò in bocca, avevo ancora lo sperma di Frank. Lo scambiammo con le lingue.. se l’era raccolto, poi lasciò la mia bocca per quella di Frank.
Fu un’esperienza stupenda, la prima di una lunga serie.
Ora a distanza di un anno leggo sul giornale che il dottor Becker è stato arrestato per violenza sessuale sui suoi pazienti.
L’articolo sul giornale dice che addormentava i pazienti con la scusa che avrebbero sentito dolore durante la seduta e poi abusava di loro.
E’ stato scoperto durante una perquisizione della polizia nel suo studio per un giro di prostituzione.

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