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Gay & Bisex

“Lass los Genosse!”


di Michellerimini
10.09.2020    |    1.307    |    1 9.9
"Subito arrivati ci spogliammo senza pensarci troppo come da bambini a Berlino Est, sempre senza costume..."
“lass los Genosse!”

Quest’estate per sfuggire a quei malinconici giorni del COVID due miei cari amici d’infanzia Jörg e Kristen sono venuti in Italia a trovarmi e sono rimasti da me sei lunghe notti interminabili e favolose nelle quali provammo ogni posizione e combinazione a cui potevamo pensare. Supponevo che Jörg avesse avuto esperienze gay dopo tutto quello che successe tra di noi… E mi scopai un pochino anche Kristen.
Notti a parte il resto della settimana lo passammo quasi sempre al mare che per loro è cosa “eccezionale” dal momento che a Berlino d’estate ci si deve accontentare di stare ai bordi della Sprea, il fiume che una volta divideva la nostra capitale non solo geograficamente, ma anche politicamente.
Una mattina inspiegabilmente Kristen (da sempre nota per essere gelosa come una iena con la sua carogna), diede a Jörg il permesso di divertirsi con me durante la settimana se ce ne fosse stata l’opportunità. Un accordo che sentii chiamarono “Lass es passieren” (lascia passare).
L’opportunità per Jörg di usare il suo “passieren” venne esattamente tre giorni dopo, quando guidammo verso la costa marchigiana per una nuotata mattutina. Subito arrivati ci spogliammo senza pensarci troppo come da bambini a Berlino Est, sempre senza costume.. non esistevano certi pudori nella DDR (acronimo di Deutsche Demokratische Republik)
“Si stava un paradiso”, il sole sorgeva nessuno in spiaggia e nessuno in mare, ci facemmo una nuotata chiacchierando del più e del meno. Ovviamente, l’argomento più saliente riguardava quello che avevamo fatto noi tre lo scorso fine settimana, in una conversazione dal tono palesemente provocante Jörg mi disse che si erano divertiti parecchio Kristen e lui, poi mi ripeté quanto fosse stato piacevole farlo a tre, con me a dominare. Una cosa che Jörg incitò nella nostra conversazione fu la sua sorpresa nello scoprire quanto gli piacesse essere scopato.. e a quel punto mi domandai: “… Forse forse lo Jörg mi sta chiedendo di scoparlo di nuovo?!” quindi senza esitazioni glie lo chiesi e lui ribatté che ci sperava davvero. Questa risposta non mi sorprese. Quello era davvero un magnifico spunto di partenza per una bella avventura Italo-Tedesca. Senza accorgermene mi ritrovai completamente eretto dai nostri discorsi sul sesso. Misi la mano sotto l’acqua e lo toccai davanti, era duro quanto me. Si erano fatte le 7:30 del mattino, e la spiaggia era ancora tranquilla, ma iniziavano ad esserci alcune persone in giro che facevano la loro passeggiata mattutina. I nostri vestiti erano a circa cento metri di distanza dall’acqua. Avremmo dovuto correre con discrezione. Ci vollero circa cinque minuti prima che ci fosse una pausa dal via vai mattutino, che ci permise di uscire. Quei cinque minuti non aiutarono il sangue a defluire dai nostri cazzi. Quando uscimmo dall’acqua e sbrigativamente rivestiti, arrivammo all’auto quando ebbi un’idea impertinente. Afferrai i pantaloncini di Jörg il quale mi guardò con aria interrogativa e lo sfidai a tornare indietro, il che comportava l’attraversamento di una strada piuttosto trafficata, con indosso soltanto quei short Adidas bianchi che mostravano alla grande il suo cazzo eretto, e in cambio io gli avrei fatto un pompino. Ma se al contrario avesse rifiutato, gli avrei fatto ingoiare il mio sperma e anche il suo. All’inizio Jörg non era spaventato, anzi, ma poi si mise a ridere e indossò intorno alla vita l’asciugamano, mi disse che non ce la poteva fare. “Ambè”, avrebbe pagato per quella rinuncia più poco tardi.
Arrivammo al mio appartamento in tranquillità, senza traffico arrivammo presto a Rimini e una volta entrati in casa ci spogliammo subito, il sale e la sabbia addosso iniziavano ad essere insopportabili. Fu difficile togliermi gli slip, erano troppo stretti a causa del mio cazzo ancora duro, ma una volta fatto mi avvicinai a Jörg lo presi per le spalle e lo gettai sul letto, presi il tubetto di lubrificante che avevo lasciato lì prima di partire e mentre Jörg si mise alla svelta a carponi con il culo in aria iniziò ad implorarmi di scoparlo: “Brich mir den Arsch!” ..Oh si, “ meine Freunde” adesso ti fotto duramente pensai. Tirai fuori il mio cazzo, spruzzai del lubrificante e gli massaggiai tutto il culo con una mano. Mi alzai dietro di lui, guidai il mio cazzo verso il suo “Loch dahinter” e mi fermai. Chiesi a Jörg se era pronto e con la punta del mio cazzo che toccava il suo bel buchetto lo presi in giro, sbagliando il mio primo colpo. Cercò di farmi entrare in lui spingendo il suo culo verso di me, ma non ci cascai. Quindi Jörg iniziò a supplicarmi ancora di scoparlo. Era così carino avere un ragazzo etero o quasi, che mi implorava. Senza preavviso, lo feci, spinsi fino in fondo. Jörg guaì sorpreso e dolorante. Chiunque sia stato fottuto nel culo sapeva che anche un ritiro veloce, era doloroso come un’entrata senza preavviso. Questo era esattamente quello che avevo in mente. Il povero buco del culo di Jörg si stava contraendo per l’assalto, del colpo che avevo appena dato. Il povero ragazzo non se lo aspettava. Il fine settimana precedente ero stato molto gentile mentre lo scopavo, e semplicemente non lo sapeva o non si aspettava nulla di diverso. Fino allo scorso fine settimana, era una vergine anale. Dopo aver atteso qualche minuto per recuperare il suo buco, ripetei questa tecnica a un colpo. Ogni volta Jörg piagnucolava ma dopo poco lo implorava di nuovo.
Come si può immaginare, ero davvero eccitato e mi divertivo a scherzare con questo ragazzo inesperto. Penso che sia stato dopo cinque volte, che infilai il cazzo fino in fondo come si deve quindi la sesta volta, speronai il mio cazzo dentro e invece di estrarlo, iniziai a martellargli il culo. Colpo profondo, dopo colpo. Duro, veloce e profondo mentre lui gemeva di piacere e dolore, intanto che io grugnivo. E d’un tratto sentii di essere al limite. Tirai fuori il mio cazzo, gli presi la testa e glie lo ficcai in gola per poi sborrare copiosamente. Orgasmo piuttosto intenso e veloce per la mia media. Mi allontanai e lo rigirai sulla schiena. Era senza fiato. Non avevo dimenticato la nostra scommessa. Non gli piaceva il gusto, ma una scommessa è una scommessa..
Con il mio sperma ora in bocca, iniziai a spompinarlo. Il cazzo di Jörg era delizioso.
Non passò molto tempo prima che lui gemesse forte e il suo cazzo esplodesse nella mia bocca. Invece di ingoiare il suo sperma, lo tenni per lo più lì e quando il suo cazzo smise di schizzare, mi staccai, salì a baciarlo. Jörg sussultò quando si rese conto di quello che stava per succedere, ma lo afferrai per il collo ed accettò il mio bacio di sperma ..Ja…“Spektakulär”.
La restante giornata Jörg non la smetteva di dire quanto fosse dolorante il suo culo. Dopo aver fatto ritorno in spiaggia per una nuotata, tornammo a scopare già la sera. Cercò di imitare le mie mosse precedenti, ma era semplicemente troppo eccitato, e dopo alcuni tentativi, tornò al suo stile, semplice e amorevole. Si mise dietro di me e mi masturbò mentre mi scopava. Quando iniziai a venire, il mio culo si strinse ancora di più sul cazzo di Jörg, che, scatenò il suo orgasmo.
Passammo i restanti giorni così, tra brevi pause al mare, e scopate grandiose.
Poco prima che Jörg e Kristen, ripartissero lei sorridendo mi chiese se avevo trattato bene il culo del suo fidanzato, e se non lo avessi tartassato troppo. Perché stava aspettando un pacco da Amazon, con dentro una sorpresa per lui... e che io avevo avuto il compito inconsapevole di averne agevolato il futuro utilizzo un “dildo strap on”. He.. Brava Kristen.. mi hai usato per i tuoi scopi.
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