IL TORELLO CURIOSO (Racconto breve)

Ci sono giorni in cui la voglia di cazzo è talmente forte che mi sento quasi male. La voglia di sentire un bel cazzone nel culo e magari un altro che ti scopa la bocca, sentire la sborra che scende per la gola, avere le pareti del culo lacerate, guardare il tuo maschio che gode e che con gli occhi ti ringrazia perché gli stai regalando piacere. Mentre ero assorto nelle mie voglie, ecco che arriva un messaggio su annunci. E’ di un giovane ragazzo etero curioso che mi comincia a fare un sacco di domande. Non ha mai scopato con travestiti, ma mi chiede che vorrebbe provare. Dopo un paio di giorni si decide e mi dice che vuole incontrarmi. Finalmente arriva il fatidico momento del nostro incontro, non sto nella pelle. Mi lavo accuratamente e profumo la mia pelle liscia, amo essere accarezzata da una mano virile e adoro sentirmi dire che ho la pelle come la seta. Mi vesto di tutto punto, intimo, vestitino corto, tacchi parrucca, trucco. Ma il mio amante vuole che copra il viso, lo eccita di più. Lo faccio con una sciarpa leggera. Suonano alla porta, mi si presenta un maschio mozzafiato, bello, alto, muscoloso, peloso. Lo faccio entrare, si spoglia, è bellissimo….prendo il suo cazzo in bocca, è ancora moscio, lo lecco, lo succhio. Mi piace il suo corpo possente e peloso, lo lecco un po’, ma lui mi spinge la testa verso il suo cazzo, lo ingoio totalmente, mi insulta, dice che sono una troia, che si vede proprio che mi piace il cazzo, che ci so fare. Mentre lui è disteso sul letto io sono inginocchiata che gli pompo quella meraviglia di cazzone che si ritrova tra le gambe. E’ veramente bellissimo, lungo, grosso, duro, molto venoso e la cappella è perfetta, la tipica cappella che sfonda i culi come un ariete. Lo vorrei nel culo, ma aspetto che sia lui a chiedermelo, una femmina non deve chiedere mai nulla, il maschio decide cosa fare di te. Mentre sono intenta a spingere il suo cazzo nella profondità della mia gola, mi accarezza il culo, si bagna due dita e me le ficca nel culo. Siiiiiii, che bello, io pompo e lui sfonda con le sue dita. Improvvisamente si alza e mentre sono a pecorina mi ficca il suo cazzone tutto nel culo con un colpo secco. Comincia a sbattermi con violenza, amo essere scopata così, mi chiede se mi sta facendo male, io rispondo di no, anzi mi sta facendo solo godere in quel modo, amo essere presa con violenza. Mi scopa, mi sculaccia, mi insulta, mi sta sbattendo come una vacca, non resisto e comincio a urlare, lui si eccita ancora di più, dice che sta sborrando. Lo prego di venirmi in bocca, di farmi bere il suo nettare. Esce dal culo, mi gira e mi pianta il cazzo in gola. Mentre succhio gli accarezzo le palle, si induriscono, sento le contrazioni, il maschio sta facendo salire tutto il suo liquido prezioso verso il canale che attraversa lo scettro del piacere, la cappella si ingrossa, pulsa, vive di vita propria, esplode. Uno schizzo che va in gola, porto le mie labbra sulla cappella per gustarmi meglio la sua crema. Continua a schizzare, la assaporo, mentre viene lecco l’orifizio della cappella per non lasciarmi scappare nulla di quel ben di dio. Tengo la sborra in bocca per gustare quel premio tanto ambito, lo ingoio, gli mostro la bocca vuota. Lui sorride….vai in bagno si ripulisce, io mi lascio andare sul letto, si riveste, lo accompagno, se ne va…..spero che ritorni.