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Gay & Bisex

IL CANTIERE DIETRO CASA 3


di Membro VIP di Annunci69.it LauraPullaTrav
28.11.2016    |    2.406    |    3 9.9
"Rosario mi viene dietro, hanno sistemato un materasso in terra, mi fanno mettere a pecorina sul materasso e, mentre continuo ad occuparmi con bocca e mani..."
Dopo un paio d’ore che Rosario è andato via, mi arriva un messaggio sul cellulare; “Ho parlato con gli altri. Non stanno nelle mutande! Non vedono l’ora di conoscerti meglio… Rosario”. Benissimo, adesso rispondo subito: “Perfetto, quando vengo in cantiere? Ricordati che il patto è questo, almeno la prima volta. Laura”. Vado a fare una doccia e vado in palestra. Arrivato in palestra trovo il messaggio di risposta: “Possiamo fare domani a pausa pranzo? Firmato i tuoi maschi Rosario, Salvatore, Gaetano e Vincenzo”. “Per me, va benissimo essere da voi a mezzogiorno. Ovviamente porto tutto l’occorrente per diventare Laura e mi cambio lì, ma vorrei non essere vista da loro prima di trasformarmi in Laura. P.S. Procurami uno specchio, in modo che mi possa sistemare per bene anche col trucco”. La risposta è istantanea: “Sarà fatto principessa”. Tornato a casa mi preparo velocemente qualcosa da mangiare. Mi infilo nella vasca e, anche se mi sono depilato da poco, do un ritocco per rendere la mia pelle ancora più liscia e appetibile. Mi metto a letto, ma non riesco a prendere sonno, sono troppo eccitata per quello che accadrà domani. Finalmente la sveglia suona. Mi sistemo un po’ e vado a fare un sopralluogo davanti al cantiere. I miei uomini sono lì sulle impalcature intenti a lavorare, non mi vedono. Rientro a casa e comincio a prepararmi per bene. Pulizia profonda del mio culetto, olio emolliente su tutto il corpo, specie sul mio culetto, zaino con tutto l’occorrente per diventare Laura. Arrivo 10 minuti prima. Rosario mi aspetta dietro la porta e mi fa entrare, mi indica dove accomodarmi per cambiarmi. “Ti aspettiamo dentro la chiesetta”, mi dice Rosario. Dopo circa un quarto d’ora sono pronta: perizoma in pizzo nero, autoreggenti a rete nere con corpetto a rete integrato, un abitino di seta corto che lascia scoperte le mie natiche e le cosce avvolte nelle calze, giacca lunga nera traforata, parrucca rossa a caschetto, trucco molto leggero con rossetto rosso fuoco che esalta la carnosità delle mie labbra e per finire un bel paio di scarpe con tacco a spillo vertiginoso. Entro nella chiesetta e loro sono lì davanti a quello che doveva essere stato un tempo l’altare maggiore. Mi avvicino lentamente, sento il rumore dei tacchi e un coro, non di angeli, ma dei muratori, che all’unisono si esprimono con una tipica quanto colorita espressione siciliana: “Minchia chi pezzu ri sticchiu!” [traduzione: “Accidenti, che gran bel pezzo di figa”]. “Buongiorno belli, ma che fate ancora tutti vestiti?”. Come se rispondessero ad un comando cominciano a spogliarsi completamente e si presentato uno ad uno, sono sempre una donna, le buone maniere sono sempre gradite. Come già fatto per Rosario, è d’obbligo una descrizione dei soggetti. Vincenzo è un 60 enne alto circa 1 metro e 80 per 95 kg, corpo abbastanza tonico con un po’ di pancetta e un bel pelo grigio su tutto il corpo, ha pochi capelli sulle tempie e tutti bianchi, una bellissima barba sale e pepe incolta e un cazzo già mezzo in tiro di notevoli dimensioni. Salvatore, 54enne, ha il fisico e la peluria simile a Vincenzo, ha i capelli molto chiari e brizzolati, il viso sbarbato e un cazzo di circa 18 cm già in tiro da paura. Gaetano è il più giovane, ma anche il più interessante fisicamente, ha 44 anni, è alto circa 1 metro e settanta per 100 kg di muscoli e pelo, il collo taurino, è rasato con la barba incolta nera, ma la cosa sorprendente è il suo cazzo. Tra le gambe possiede un arma non convenzionale, saranno almeno 25 cm di carne dura con una circonferenza che, solo a guardarla, mi fa male il buchetto. Mi accerchiano, sento odore di maschio, di sudore, di piedi, di cemento, di lavoro duro, di maschio. Un afrore inebriante che mi manda in tilt. Chi è troia come me, sa di cosa sto parlando. Mi metto in ginocchio e comincio a prendere in mano quelle 4 divinità falliche che mi si parano davanti. Comincio a prenderle in bocca a turno. Sono impazienti, mentre succhio uno, gli altri spingono i loro cazzi sul mio viso per avere lo stesso trattamento. Ho in bocca il cazzo di Vincenzo che alterno con quello di Rosario, mentre sego i cazzi degli altri due. Questo gioco va avanti finchè, diciamo, non abbiamo rotto totalmente il ghiaccio. Rosario mi viene dietro, hanno sistemato un materasso in terra, mi fanno mettere a pecorina sul materasso e, mentre continuo ad occuparmi con bocca e mani dei cazzi dei miei tre nuovi amici, Rosario mi accarezza il culo, mi apre le natiche e comincia a leccarmi per bene il buchetto. Sputa e lecca e il risultato del piacere che sto provando lo trasmetto ai tre cazzi che sto sbocchinando a turno. D’improvviso Rosario mi appoggia la cappella sul buchetto e con un’unica spinta mi trafigge, facendomi urlare. Prontamente Gaetano mi tappa la bocca col suo cazzone, mentre Vincenzo e Salvatore mi accarezzano tutto il corpo. E’ meraviglioso quello che mi sta succedendo, i cazzi in bocca e nel culo si alternano in continuazione, non lasciandomi mai coi buchi vuoti. Sono coordinatissimi, non capisco come facciano ad essere così in armonia nei loro movimenti. Mentre ho un cazzo nel culo, la mia bocca avida succhia cazzi, lecca piedi, ascelle, pance pelose, loro mi mordono i capezzoli, mi accarezzano il culo che intanto è trivellato da fortissimi colpi di minchia. Si staccano tutti, mi fanno alzare, gaetano si sdraia e mi invita a impalarmi sul suo cazzone. Lo afferro e me lo pianto nel culo. Vincenzo e Rosario mi si parano davanti e mi infilano insieme i loro cazzi in bocca. Ho entrambe le cappelle tutte in bocca, se potessi vedermi sarai una maschera goliardica con la bocca allargata a dismisura per accogliere quelle due meravigliose minchie. Gaetano mi attira verso se facendomi inarcare la schiena. Questo movimento è il segnale che aspettava Salvatore, che da dietro, mi punta la cappella sul culo e spinge. Ho i cazzi di Gaetano e Salvatore che mi scopano insieme il culo e quelli di Rosario e Vincenzo che mi scopano la bocca. Sono in estasi estrema, godo come non ho mai goduto in vita mia. A un tratto sento salire su per il culo un abbondante calda innaffiata di sborra che esplode da due cappelle diverse, mentre la bocca non riesce a contenere le due sborrate intense di Rosario e Vincenzo. Si allontanano tutti e 4. Rosario mi afferra la mano e mi fa mettere in piedi, scendo dal materasso, mi fa spostare verso il pavimento, mi ordina di inginocchiarmi. Mi circondano, hanno i cazzi ancora grondanti di sperma e senza farmelo chiedere li pulisco uno per uno con la lingua. Resto in ginocchio, non si allontanano, si afferrano in mano i cazzi non ancora completamente mosci e, dopo avermi ordinato di stare ferma e di aprire per bene la bocca, iniziano a pisciarmi addosso. Cerco di aprire la bocca al massimo per bere quanto più piscio possibile. Si allontanano, sono in ginocchio, tutta grondante di piscio, ma felice come una pasqua!
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