IL CANTIERE DIETRO CASA 2

“OK. Grazie per la visita signor Rosario, l’aspetto per offrirle un caffè per ringraziarla per la sua gentilezza, buon lavoro”, dico mentre vado via. Scendo le scale che portano verso l’uscita e incrocio tre operai. Beh, tre gran bei pezzi di manzo, due coetanei di Rosario, simili anche come aspetto, e un bel 40enne basso e tarchiato che sembra essere totalmente coperto di peli, da quello che si intravede dagli indumenti aperti. “Buongiorno, le è piaciuta la visita? Già sta andando via? Perché non ci tiene un pò di compagnia anche a noi?”, mi dice subito uno dei tre. “Avete già preso il caffè?”, dico io prontamente. “No, ce lo vuoi portare tu?”, mi risponde un altro. “OK, lo preparo e arrivo subito”. “No, ragazzi rimettetevi a lavorare, vado io con lui a prendere il caffè”, risponde Rosario. Lo faccio accomodare sul letto e cominciamo a baciarci,ha ancora voglia, e io più di lui. Passiamo un’ora a scopare come i pazzi, mi prende in tutte le posizioni. “sei un toro da monta Rosario!”, urlò io mentre mi fotte da dietro. “No Laura, sei tu che mi fai diventare così, non scopavo così da non so quanto tempo. Sborro Laura, ti sborro in culo, aahhhhh…siiiiiiiiiiii…..prendila tutta troietta mia, ti ingravido”. Mi giro e mi accuccio tra le braccia del mio maschio, sento il suo fortissimo odore di maschio, gli lecco l’ascella, scendo verso il petto, la pancia, i piedi. Amo leccare i piedi e lui sembra gradire. “Senti Laura, devo dirti una cosa”. “Dimmi”, rispondo. “Io e gli altri tre non siamo di qui. Viviamo qui da soli per ora, le nostre mogli sono lontane. Le vediamo una volta ogni 15 giorni. Sai siamo maschi e abbiamo bisogno di sfogarci e il nostro lavoro non ci permette di andare a puttane. Tu sei bellissima e sei un’intenditrice di veri maschi, non come le ragazze schizzinose che noi guardiamo allupati, ma non ce la darebbero neanche a pagarle”. “Cosa vuoi chiedermi Rosario? Di soddisfare anche i tuoi amici? La risposta è si, ad una condizione però…”. “Quale, Laura?”. “Posso essere la vostra donna quando volete, ma almeno una volta voglio che mi scopiate tutti e 4 assieme in cantiere, mentre lavorate e siete sporchi di lavoro”. “Va bene, parlerò con gli altri. Sei un tesoro. Davvero lo faresti? Ti vorrei tenere tutta per me, ma si ingelosirebbero. Sarà difficile condividerti, ma mi sacrificherò per il bene dei miei operai”. “Tieni porta il caffè ai ragazzi. Fammi sapere quando posso venire in cantiere per essere vostra”, gli dico mentre sta per scendere da casa mia. Mi stampa un bacio sulle labbra e mi fa l’occhiolino, “Parlo subito con loro e ti faccio sapere”.