Racconti Erotici > Gay & Bisex > IL PADRE DEL MIO MIGLIORE AMICO 2
Gay & Bisex

IL PADRE DEL MIO MIGLIORE AMICO 2


di Membro VIP di Annunci69.it LauraPullaTrav
18.12.2016    |    4.388    |    7 9.4
"Esce, si sdraia, mi fiondo sul suo cazzo e lo ripulisco..."
Suonano alla porta. Apro, restiamo entrambi a bocca aperta. Lorenzo vede per la prima volta Laura, io vedo Lorenzo in tuta da meccanico, sporco di grasso, con la cerniera abbassata che mostra il suo meraviglioso petto peloso. Entra, chiude la porta, mi afferra per la nuca con la mano destra per permettermi di abbassarmi verso il suo viso (sono più di 1 metro e novanta coi tacchi!!!!), con la sinistra mi accarezza la guancia, sono truccata. Mi bacia, ci stacchiamo, mi giro, mi guardo allo specchio. Ho la guancia sporca di grasso e questa cosa mi fa realizzare che lui, l’uomo dei miei sogni è lì con me. Mi abbasso, gli tolgo gli scarponi, annuso le sue calze e mi ritornano alla mente le seghe che mi facevo la notte a casa mia annusando i calzini e le mutande sporche che rubavo dal cesto della biancheria sporca a casa del mio amico, Roberto. Quante notti in bianco pensando al padre del mio amico. Gli levo le calze e annuso i suoi meravigliosi piedoni, li lecco. Solleva il suo piede e me lo ficca in bocca. Si abbassa la cerniera della tuta, io mi alzo e affondo il mio viso sul suo petto peloso. L’odore di maschio mi assale le narici. Non ho mai usato droghe, ma quell’odore per me è una droga, mi manda in estasi. Lorenzo mi afferra per le spalle e mi ordina di mettermi in ginocchio. Gli abbasso la tuta e lecco le mutande bianche che lasciano intravedere il consistente contenuto. Le abbasso e un grossissimo cazzo mi sbatte sulla faccia. L’odore della cappella già umida mi invita a gustare quella meraviglia, lo lecco, lo succhio, me lo ficco tutto in gola, faccio su e giù. Lorenzo mi blocca la testa, alzo il mio sguardo verso di lui e una grossa sputata mi arriva sulle labbra che si stanno lavorando la cappella. Mi fa mettere carponi e viene dietro di me, alza la gonna, sposta il filo del perizoma e comincia a leccarmi il culo, infila le sue grosse dita nel mio buchetto. Improvvisamente sento qualcosa di duro e caldo che si appoggia tra le natiche e con un solo colpo fa entrare la sua bestia dentro il mio culo che lo accoglie senza opporre alcuna resistenza. Comincia a scoparmi maledettamente bene, sento la cappella che mi sfonda l’intestino, le vene del cazzo gonfissime hanno l’effetto di farmi sentire piena e inizio a urlare dal piacere. Mi stringe per i fianchi mentre mi pompa, mi sculaccia, mi infila le dita in bocca, esce dal culo, viene davanti e me la ridà in bocca, giusto in tempo per gustarmi la sua calda sborra. E’ buonissima, la bevo tutta, lecco la cappella per gustarmi le ultime gocce. Mi prende la mano e mi porta in camera, si sdraia sul letto e con entrambe le mani si afferra il cazzo che è ancora più duro di prima. E’ un invito a impalarmici sopra, lo faccio e comincia un su e giù incalzante, mi gira su un fianco e mi solleva la gamba. Adesso è lui che detta di nuovo i tempi della scopata. Spinge forte, mi ritrovo a pancia in giù con tutto il suo peso sopra di me, mi scopa ancora, esce, mi mette a pancia in su, solleva le mie gambe e riprende a scoparmi guardandomi in faccia. Il suo viso è trasfigurato, è un toro, ha uno sguardo pieno di desiderio e di libidine, mi bacia, mi morde le labbra, mi infila la lingua fino in gola. Mi rimette a pecorina e riprende a montarmi. Esce tutto il cazzo, entra solo la cappella e la fa roteare lentamente per poi affondare di botto. Ripete questa operazione almeno una decina di volte, io godo come una vacca e lui non sembra ancora appagato. Io resto a pecorina e lui si mette in piedi sul letto e mi penetra dall’alto, sento il culo che si dilata ancora di più, questa posizione mi fa sentire davvero sfondata. Il mio toro ha quasi sessant’anni ma è un portento, un dio del sesso. Mi scopa e mi sculaccia. Esce il cazzo dal culo, si sdraia e mi invita a riprenderlo in bocca. Me lo gusto per un po’, poi mi giro di spalle e mi impalo nuovamente sul suo cazzo. Punto i piedi sul letto e inizio un lento pompino col culo, mi afferra i fianchi e torna a dare lui il ritmo, si vede che è un maschio deciso, è lui che comanda. Gli chiedo di sborrarmi nel culo, mi fa rimettere a pecorina e comincia a sbattermi fortissimo, sento il suo sudore colarmi addosso. Avverto la cappella ingrossarsi dentro il mio culo, sta per venire, esce, sento uno schizzo sul buchetto, rientra e continua a sborrare, esce e schizza ancora fuori, rientra e continua a chiavarmi. Sento la sborra caldissima sul suo cazzo mentre continua a pompare. Esce, si sdraia, mi fiondo sul suo cazzo e lo ripulisco. E’ tutto sudato, salgo verso la pancia, la lecco, vado verso il petto, le ascelle, mi afferra, mi stringe a se. Ho la testa poggiata sul suo petto e il viso piantato sulla sua ascella e non posso a fare a meno di continuare a leccarla. Mi addormento così, abbracciata al mio uomo.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.4
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per IL PADRE DEL MIO MIGLIORE AMICO 2:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni