IL TORO E LA VACCA

Squilla il cellulare. “Ciao piccola, sono G…., apri”. Lui si accomoda, è bello come il sole, io sono tutta in tiro. Lui è vestito bene, normalmente viene dopo il lavoro, fa il muratore, quindi vestito da lavoro. Ma stavolta è venuto apposta per me. Ha 47 anni, è sposato, un bellissimo maschio, alto possente, pelosissimo e con un cazzo da sballo. Andiamo in camera mia, si abbassa i pantaloni e le mutande e lo vuole subito preso in bocca, non aspettavo altro. Assaporo quel meraviglioso gusto di maschio, di vero maschio, è buonissima, si indurisce, la adoro, passerei giornate intere a succhiare quella meravigliosa minchia. Gli chiedo di mettersi nudo, adoro il suo corpo, i suoi peli neri e un pò brizzolati nelle zone più folte. Lo lecco tutto, adoro leccargli i piedi, le ascelle, il petto peloso, per la prima volta gli lecco anche il culo, pelosissimo anche quello, profumato di maschio. Si sdraia sul letto, lo continuo a spompinare, dice che sono fantastica. Mentre lo spompino mi sfrego i suoi piedoni sul culo, faccio entrare il suo alluce, mi dice che sono una troia e che si vede che adoro il cazzo e i veri maschi porci come lui. Gli salgo a cavallo e mi impalo sul suo cazzo, comincio a cavalcare. Esco, mi giro di spalle e comincio a fare su e giù reggendomi sui piedi. E’ meraviglioso uscirla tutta e poi farla rientrare di colpo, mi arriva fino in fondo, io vado giù, lui spinge verso l’alto, sento le sue palle gonfie e pelose che sbattono sul mio buchetto completamente dilatato dal calibro di quel cazzone da toro che mi sta facendo andare in paradiso. A lui piace sentirmi urlare, apostrofarmi con parolacce che io adoro sentirmi dire: “troia, rottainculo, bella figa, ti scasso tutta, sei sfondata”. Poi si stacca, scende dal letto, mi fa mettere a pecorina, comincia a sbattermi forte e a sculacciarmi, è una furia, urlo come una troia, mi piace, mi fa sentire dominata, una vera troia. E’ questo che voglio, i miei maschi sanno che mi piace essere sbattuta come una troia, sanno che mi piace essere usata, dare piacere al mio maschio di turno e quello che mi sta scopando adesso è un maschio alfa, il maschio da letto che ti fotte e ti da solo piacere estremo. Vuole fottermi guardandomi in faccia, mi gira, tira le mie gambe verso le sue forti, ampie e pelose spalle e mi penetra, mi sventra, mi fa sua. Lo scongiuro di sputarmi in bocca, lo fa, ho il viso e la bocca piene della sua saliva. Si stacca da me si sdraia e con forza mi fa impalare sul suo cazzo, lo prendo di lato, poi mi alza la gamba e mi fotte sdraiata da dietro, non si stanca mai, è un vero toro e io non sono da meno, sono una puledra da monta di razza, che non si sazia mai, che non si ferma finché il suo stallone non ha finito di usarla a suo piacimento. Mi rimette a pecora, mi sbatte ancora per qualche minuto. Si sdraia vuole essere succhiato, mi fiondo sul suo cazzone e lo ingoio tutto, vuole sborrarmi in bocca, ma preferisce mettersi in piedi e farmi inginocchiare davanti a lui. Mi piace guardare negli occhi il mio maschio mentre lo succhio inginocchiata. Dice che è troppo eccitato e che se sborra mi allaga, lo fa. Sento uno, due, tre, quattro fiotti di sperma che mi spara in gola, voglio assaporarla, continua a sborrare e mi riempie la bocca, mi ordina di ingoiare, lo faccio. Continuo a succhiare fino a pulirgliela tutta. Gli piace tenere il suo cazzo nella mia bocca calda dopo che è venuto, mi afferra la testa e sento le prime gocce di un liquido bollente, sta pisciando, mi infila di nuovo il cazzo in gola, bevo tutto, come piace a lui, fino all’ultima goccia, sono la sua schiava, tutto quello che mi da è oro per me e non posso deluderlo e poi io adoro i succhi di minchia di un vero toro. Lo pulisco per bene con la bocca, poi si pulisce per lavare via l’odore di sesso, deve tornare a casa dalla moglie, farà la doccia appena rientrato a casa, ma non vuole che ci siano tracce di me su di lui, è giusto, a me sta bene, è quello che voglio, dare piacere ai miei maschi sposati senza creare problemi. Chiacchieriamo un pò, mi bacia sulla guancia, mi da una pacca sul culo, lo accompagno, se ne va. Non vedo l’ora di essere ancora tua!