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Angelica capitolo quattordici


di simona27
01.01.2022    |    381    |    0 8.0
"Se non vi fidate, significa che non mi meritate..."
Angelica) Accidenti, mi vuoi spiegare? Cosa è successo ieri sera alla cena?

Paola) Ma quale cena, ero io la cena, quando siamo partiti siamo passati per il centro, ha fatto segnali ad alcune auto di seguirci, arrivati alla sua villetta, mi ha bendata dicendomi che era un gioco, ho accettato, in casa mi hanno spogliata, fatto i loro comodi, anche se non mi è dispiaciuto, poi come al Club, pian piano, se ne sono andati tutti. Luca poi mi ha detto che potevo togliere la benda. Erano tutte persone conosciute, con posizione in società e io sono stata la prostituta che li ha fatti divertire. Capito?

Angelica) Te lo credo che sei arrabbiata, anche io lo sarei al tuo posto, ora cosa intendi fare?

Paola) Al momento nulla, Luca il mio culo se lo scorda, tu con Dario fai quello che vuoi, ma sappi che lo vedo anche troppo in ufficio per i miei gusti, poi si è dimostrato un vile come il padre. Non ti posso impedire di scopare con lui, ma in questo momento, potrei considerare la cosa disdicevole, non so se hai capito.

Angelica) Capisco tutta la faccenda, pure la mancanza nei tuoi riguardi, mi dispiace non prendermi più il cazzo di Dario.

Paola) Non ti voglio obbligare a fare nulla che tu non voglia, ma ora devi capire che prenderei la cosa molto male, già è successo una volta, con la seconda, il gioco rischia di finire.

Angelica) Vuoi dire che non mi vuoi più? Io ti amo, lo sai vero? Ti ho tradita una volta, questa aveva il tuo consenso.

Paola) Ci sarebbe stato anche il mio assenso, ma se tu continui con lui, lo diventa nuovamente, cerca anche di capire e di ragionare, si sono dimostrati due vigliacchi schifosi. Mi chiedo se nella mia vita di prima ero uno stronzo così anch'io. Ora se tu vuoi continuare con Dario, lo puoi fare, ma rischi di perdere me.

--Angelica mi abbraccia, mi bacia, piange e stavolta mi chiede:

Angelica) L'altra volta non mi riusciva di dirti nulla, ora ti dico che ti amo, t'ho amato da uomo e anche ora.

Paola) Comincio a fare qualche telefonata, vediamo come va la cosa, poi ti dico. Con Dario cosa vuoi fare? Te lo tieni o stai con me?

Angelica) Che domande, chi ho sposato? Di cazzi come quello di Dario sai quanti ce ne sono in giro? Di te una sola.

--Mando delle mail a molte aziende, anche piccole, offrendo la contabilità a prezzo concorrenziale, Angelica ha mezza giornata libera, se ne può occupare, per il cazzo, venerdì andiamo al Club.
Alcune ci hanno risposto e ci hanno dato fiducia, Angelica ha iniziato questa nuova avventura. Nei giorni successivi, mi do da fare per aumentare il giro, qualcuno nuovo lo trovo, ma sono ancora pochi. continuo ad andare in ufficio, Luca non mi ha ancora mandato nessun messaggio, vedo però che Dario qualche mattina arriva più tardi, non come prima, però..... Mi sorge il dubbio, devo chiarire.

Paola) Ho notato che Dario, due, tre volte a settimana, arriva in ritardo, non è per caso che passa da qua prima?

--Angelica cambia colore, beccata, mi guarda e poi:

Angelica) Non sono innamorata di Dario, ma il suo cazzo mi piace, non voglio perdere l'opportunità di chiavare con uno che te lo tiene in pancia per un bel pò, ti fa divertire. Non voglio perdere te perchè ti amo, ma voglio anche Dario, mi spiace tutto quello che ti è capitato, ma a lui non ci rinuncio.

Paola) Ho capito, se Luca non faceva lo stronzo, avremmo potuto fare le nostre cose indisturbate, ma non tirare troppo la corda.

--Ora so come la pensa Angelica, quasi tutte le mattine si prende una dose di cazzo, non sono invidiosa, ma sono a secco.
Evidentemente Angelica e Dario si parlano, così l'altra mattina mi arriva un messaggio a video" Vieni subito in ufficio", entro, Luca mi fa segno di accomodarmi, oggi ho la gonna e accavallando le gambe una bella porzione di coscia resta scoperta, vedo che mi guarda, sta cercando le parole giuste, poi:

Luca) Ho pensato in tutto questo tempo all'errore che ho fatto con te, so che porvi rimedio è difficile se non impossibile, ma provo, voglio farti capire che a te ci tengo, avevo chiamato gli amici a darmi una mano, perchè non riesco a mantenere i ritmi sessuali che una donna della tua età sopporta molto tranquillamente, quello che volevo, oltre a chiederti ancora di scusarmi è se avessi saputo prima avresti accettato?

Paola) Averlo saputo prima, ma la benda, quella è stata una mancanza di fiducia verso di me. Il numero dei tuoi amici non ha importanza, avrei dovuto vederli tutti in faccia, sarebbe stato molto meglio, per me ma anche per te.
Terminata la conversazione lascio Luca e torno alla mia scrivania, quasi subito mi arriva un messaggio da Dario "Hai sistemato le cose con mio padre?" Rispondo che ho solo ribadito il mio punto di vista. La sera con Angelica:

Paola) Oggi è successo di tutto, prima Luca mi ha voluta in ufficio, ho ribadito che la sua mancanza di fiducia mi aveva fatto molto male, poi Dario voleva sapere se ho messo a posto le cose con il padre.

Angelica) Fai quello che ti senti di fare, sai che ti amo, ma che non rinuncio a Dario, regolati un pò tu.

--Stavolta mi ha spiazzata, ho capito che lei continuerà a farsi chiavare da Dario, io, a questo punto non so proprio cosa fare. La notte porta consiglio.

La mattina dopo un altro messaggio di Luca che mi vuole

Luca) Cosa posso fare per convincerti a scopare ancora con me?

Paola) Una cosa molto semplice, organizzi una nuova riunione con le stesse persone, io vi aspetto in casa, "NON" sarò bendata, mi potrete usare a vostro piacimento, uno, due, tre giri, non mi interessa e non mi spaventa, voglio vedervi tutti in faccia e con la luce accesa. Se non vi fidate, significa che non mi meritate.

Luca) Questo è parlar chiaro, se fosse per me, lo farei anche ora, devo sentire i miei amici, sabato sera andrebbe bene?

Paola) Dipende da voi, non ho nessun problema, se poi invece della sera, volete farlo nel pomeriggio, ancora meglio, potendo scegliere, preferirei il venerdì pomeriggio, ma che Dario non sappia nulla, desidero che Angelica rimanga all'oscuro, se lo venisse a sapere, non mi potrete avere, mai più, ci siamo capiti? Questa è una cosa mia, soltanto mia.

Luca) Va bene, li sento tutti e spiego loro il discorso, se va come penso, venerdì sarà un pomeriggio da ricordare.

--Continuo a vedere Dario, ma non mi accenna più nulla, a casa anche Angelica non fa più nessun commento, vuoi vedere che il vecchio ha capito la lezione?

Giovedì pomeriggio, Luca mi dice per messaggio "Ok per domani alle 15. Vieni con la tua auto, sai dov'è la casa".
Il giorno dopo, stacco a mezzogiorno, ho un permesso di uscita, corro a casa a prepararmi, Angelica è già andata via, ho tutto il tempo, mi preparo con cura, esco per tempo e vado alla casa, so come aprire il cancello e la porta d'ingresso, la mia auto la metto nel box, meglio non farla vedere.
Preparo due secchielli con ghiaccio e dentro due bottiglie, calici su due vassoi, eventualmente anche la macchinetta per il caffè, meglio essere pronte.

Alle 15 precise, arrivano sette auto, la prima è quella di Luca, parcheggiano tutte nel cortile, entrano e mi vedono.
Li saluto cordialmente, mi presento col mio nome e tutti fanno altrettanto (così si ragiona), chiedo cosa posso offrire, bollicine, thè, caffè, me stessa, dico ridendo.

La tensione iniziale è scemata, ognuno si serve quello che desidera, poi li invito a salire con me per assaggiare il dolce, offerto dalla casa. Ridono tutti e mentre saliamo, alcune mani intraprendenti mi accarezzano il culo, tra poco si comincia. Mi spoglio completamente, tengo solo le autoreggenti, inizio di bocca, hanno tutti dei cazzi nella norma, il primo giro non dura tanto, in bocca e in culo, li faccio venire, si prendono un pò di pausa, si ricomincia di nuovo, ora resistono di più, ma con una gnocca come me sotto, durare è una fatica.

Nel numero ci sono tre amici di Luca, della sua età, col secondo giro, sono sistemati, dicono che devono andare, mi salutano e vanno via. Ne sono rimasti cinque, uno dice che non se la sente di continuare (ha problemi di cuore), i quattro rimanenti, oltre che essere i più giovani (età circa di Dario), mi vogliono ancora, andiamo giù a farci un caffè, poi torniamo in camera e li mantengo in tiro tutti contemporaneamente, due in mano, uno in culo e l'altro in bocca, si danno il cambio spesso, mi diverto anche io, mi fanno venire, poi anche loro non sono macchine e arrivano al capolinea, si scaricano, si rivestono e prima di andarsene, mi domandano se sono disponibile per altri eventuali incontri.

Rispondo che la mia disponibilità dipende dalla serietà di chi mi desidera, ma che la condizione essenziale è la discrezione da ambo le parti.
Siamo rimasti soli, io e Luca, sono nuda seduta sul letto, gli ho già fatto un pompino nel primo giro, se vuole scoparmi anche lui, volentieri, ma dice di no.

Paola) Visto che poi non era così difficile? Se lo avessi fatto anche l'altra volta, non sarebbe successo nulla. Ora però ho un problema serio, avevo pensato di sistemare una stanza a casa mia, ma siccome Angelica si prende Dario tutti i giorni, non voglio che sappia che scopo anch'io, dobbiamo trovare una soluzione diversa, hai qualche idea?

Luca) A priori scarto Motel e BeB, troppo in vista, servirebbe una camera o un mini appartamento, fuori mano e con pochi occhi indiscreti, verrebbe usato solo per i nostri incontri, per gli amici ho la villetta.

Paola) Fammi capire, hai questa casa e vuoi cercare altro? Qua ci sono tutte le comodità e poi, più fuori mano di così, cosa c'è?

Luca) Hai ragione, faccio una copia delle chiavi, ti do il telecomando del cancello e del box, così puoi venire prima di me ad aspettarmi, non dovremo più uscire in coppia e manterremo un distacco fisico, per le ore di permesso, ci penso io a fare le opportune modifiche al segnatempo.

--Ho risolto per il momento, credo che alcuni amici di Luca si faranno vivi, li ho fatti divertire alla grande. Angelica non sa e non deve sapere, per il momento, dato che è diventata pure gelosa. Mi ha rinfacciata la mia gelosia e poi lo è diventata lei, addirittura più di me. Con Luca per il momento ho messo a posto le cose, andiamo avanti, poi si vedrà.
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