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Luciano e Maria capitolo uno


di simona27
18.11.2021    |    1.064    |    0 9.6
"Quando mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco, mi mancano le scarpe, io porto un numero in più di lei, mi fa provare un paio di ballerine che a..."
la storia che vado a raccontare, l'ho vissuta in prima persona, per questo nomi e luoghi non sono reali.
Luciano alto 172cm per 65 kg di peso, capelli ondulati castani occhi marrone e fisico magro.
Maria, alta 160 cm per 50 kg di peso, bionda, capelli lunghi, occhi chiari, 3° di seno, fianchi pronunciati e culo rotondo su cosce tornite.

Luciano racconta: Ho conosciuto Maria una sera in discoteca, ci siamo ritrovati per alcune volte di sabato e abbiamo iniziato a frequentarci, ci siamo fidanzati e dopo un anno sposati.
Ci amavamo e facevamo l'amore quasi tutte le sere, io sono normodotato (18 x4), e lei ha sempre gradito le mie attenzioni.

Dopo un anno, per carnevale, lei voleva andare a ballare, ma il locale per quella serata voleva solo persone mascherate. A quel tempo avevo 28 anni io e 23 lei, non avevamo pensato a come vestirci e così abbiamo deciso (anzi, lei ha deciso), di scambiarci i ruoli. Non mi andava a genio, ma dato il mio fisico, alcuni suoi indumenti mi andavano, così lei mi convince, mi porta in bagno e sotto la doccia procede con la depilazione, non mi lascia un pelo, sul pube solo un triangolino col vertice in basso, mi fa radere alla perfezione, cosa facile perchè ho poca barba, poi mi porta in camera, apre il suo armadio e i suoi cassetti mettendo sul letto una serie di cose che io devo indossare.

Per primo, mi passa un reggiseno di pizzo e mi aiuta a metterlo, poi le mutandine che a stento contengono il mio gingillo, poi mi fa sedere sul letto e mi fa indossare un paio di collant neri velatissimi, un pò di cotone nelle coppe, poi sopra l'unico abito che mi può andare, un tubino elasticizzato verde smeraldo. Mi trucca in modo perfetto, con lacca e phon da una piega ai miei capelli ondulati stile anni 20.
Quando mi guardo allo specchio, quasi non mi riconosco, mi mancano le scarpe, io porto un numero in più di lei, mi fa provare un paio di ballerine che a lei erano abbondanti, a me un pò strette, ma per una sera.
Lei apre il mio armadio, tira fuori un abito grigio scuro gessato, una camicia blu scura e una cravatta bianca, raccoglie i capelli sulla testa e li copre con un cappello bianco che avevo comprato l'estate prima al mare. Sembravamo due personaggi degli anni 20.

All'ingresso ci forniscono le mascherine da metter sugli occhi ed entriamo, una bolgia infernale, in mezzo al mucchio, credo che siamo i meglio mascherati, a vedermi non si direbbe che sono un maschio, tant'è che mi trovo a ballare in mezzo a 5 o 6 ragazzi, che dopo un pò iniziano ad allungare le mani, faccio fatica a difendermi, mi guardo intorno cercando il suo aiuto, ma vedo che mi controlla da qualche metro e se la ride, ma io sono in grosse difficoltà, quando in tre mi stanno toccando il culo da sotto il vestito, si decide ad intervenire, uno, il più lesto aveva fatto in tempo ad abbracciarmi e mettermi un bel pò di lingua in bocca, non sono riuscito a reagire in tempo. Lei è intervenuta, mi ha preso e mi ha allontanato dalla pista. Questi avendo visto la direzione che avevamo preso, ci ha seguiti fino all'uscita, e fuori ci ha preso sottobraccio accompagnandoci alla nostra auto, prima di salire mi ha di nuovo abbracciato, baciato con la lingua.
Siamo quasi scappati, arrivati a casa ero frastornato, siamo in cucina, sto bevendo dell'acqua, lei da dietro mi prende per i fianchi, mi stringe e mi lecca dietro un orecchio, mi vengono i brividi, lei se ne accorge e mi palpa il culo a due mani, poi ridendo dice che si è accorta che mi piace.

Finisce tutto lì, la serata termina a letto a fare l'amore, lei mi dirà al mattino che l'avevo scopata divinamente. Tutti gli abiti, lingerie, scarpe e calze sono rimaste sulla poltrona in camera per diversi giorni, il sabato mattina lei doveva accompagnare sua mamma a fare la spesa e a mezzogiorno si sarebbe fermata a pranzo dai suoi, quindi in casa da solo, faccio un pò di pulizie, cominciando dal bagno, poi faccio la cucina e mi ricordo che devo fare la lavatrice, così divido tutto per colore, la carico e la faccio partire.

Mi ricordo dopo un bel pò che aveva iniziato il lavaggio, che sulla poltrona c'erano ancora gli abiti del sabato prima, così vado in camera, li prendo e li metto sul letto, ma il tocco della biancheria mi piace, non ci avevo fatto caso, faccio una cosa che mi turba un pò, mi spoglio, indosso mutandina, reggiseno e collant, ho in mano il vestito e sto decidendo se metterlo o no, quando dallo specchio, mi vedo, mi piaccio, ma dieci secondi dopo, vedo mia moglie sulla porta, con l'aria turbata, si mette a ridere dicendomi che il carnevale è finito.
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