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Angelica capitolo otto


di simona27
07.12.2021    |    461    |    0 9.3
"La mattina alle 10 andiamo in ufficio, c'è il dottore, ci guarda e sorride, come solito, c'è il lettino con gli appoggi..."
--Telefono a Giorgio (il gestore del Club) per la camera dicendo che arriviamo il venerdì, sa che Paolo fa la cura, ma sono mesi che non lo vede, cerca notizie fresche, gli dico che ha cominciato la trasformazione, che vorremmo vedere il dottore, per la visita, ma anche per le prescrizioni, dato che le capsule stanno per finire ma soprattutto per la documentazione per il cambio del nome: Giorgio mi dice che siamo andati molto avanti se abbiamo già la richiesta per il tribunale.

Prima di partire lo voglio donna, quindi gonna e maglia, collant e ballerine, in borsa decollete e autoreggenti a rete. Arriviamo in serata, Giorgio ci attende davanti al Club.

Giorgio) Come siete belle, tu Angelica lo sei di nome e di fatto, durante l'estate si vede che hai riposato. Tu Paolo o ti devo chiamare Paola, hai fatto un cambiamento radicale, quasi non ti riconoscevo, sei bellissima, una strafiga, domani stupirai anche il dottore, poi pensa la sera cosa succederà, vorranno tutti il tuo culo, preparati.

Paolo) Parliamone, non è che ci sono solo io, a lei non ne devo lasciare? Lei ha due buchi e tantissima voglia, deve sfogarsi, sono mesi che si sacrifica per me.

--Andiamo a dormire pensando alla serata che verrà. La mattina alle 10 andiamo in ufficio, c'è il dottore, ci guarda e sorride, come solito, c'è il lettino con gli appoggi.

Dottore) Sono molto contento di vedervi, adesso visito per prima Angelica, tanto so che sei in forma, si vede, poi te Paolo, vi devo fare anche i prelievi, voglio vedere se tutto è a posto.
Visita accuratamente Angelica, che fisicamente non ha problemi, poi si dedica a Paolo, lo fa spogliare, rimanere in piedi davanti al lettino, lo misura, gli sente il seno, poi lo fa stendere e appoggiare le gambe sui supporti, lo palpa accuratamente, la cura può dare qualche problema, gli sente anche il buco, elastico, fa togliere la gabbia e dopo aver manipolato il cazzetto e sentito i testicoli, dice che sono morti, poi fa i prelievi a tutti e due.

Dottore) Sono mesi che non vi vedevo, Angelica sei sempre così, Paolo, invece sei cambiato molto, stai mettendo su un bel culo, morbido e due tettine, ancora acerbe, ma le faremo fiorire. Ti darò per i prossimi 6 mesi, una cura più forte, sono sicuro che gli esami sono a posto, ma lo sapremo solo il prossimo sabato se venite, allora facciamo così, ti faccio due prescrizioni, una identica a quella appena terminata, l'altra più forte, telefonicamente ti dico quale fare. OK?

Paolo) D'accordo dottore, fino ad oggi non ho accusato nulla, a parte un pò di emotività i primi due mesi.

--Lasciamo l'ufficio, pranziamo col solito bibitone super energetico, alle 14 andiamo nel bagno, la solita ragazza quando lo vede si complimenta per il fisico, poi ci fa la pulizia profonda, terminata la quale, un bel massaggio, è presto, allora andiamo in camera a riposare. Alle 19 arriva Giorgio, vuole sapere del mio abbigliamento, dico che mi presenterò come Angelica, ovvero con un completo di pizzo, lei nero, io bianco. Si dice d'accordo, mi vuole ancora con la gabbia, anche se non serve più.

Alle 21 precise, scendiamo al bar, di persone ce ne sono, ma non c'è ressa, le bariste si congratulano e dopo qualche minuto andiamo nella nostra solita saletta.

In molti ci seguono, gli altri verranno dopo, iniziano le danze, da me viene un uomo, piazzato, robusto, mi prende, mi fa spogliare, mi chino e lo imbocco, non è largo, ma abbastanza lungo, mi prende la testa e spinge, va oltre le tonsille, mi provoca conati di vomito, cerco di allontanarlo con le mani, ma lui è più forte di me, Angelica fa un cenno a uno della sicurezza che interviene, lo allontana quasi insultandolo, capisce, ritorna e si scusa con me, tutto passato, ricomincio con un altro, il primo, quando mi vede piegato, me lo sbatte dentro con poca delicatezza, ma la ragazza nel pomeriggio ha provveduto alla lubrificazione. Sembra avere fretta, mi scopa velocemente, mi viene dentro, si sfila e se ne va (mi diranno a serata conclusa che era uno nuovo, ma che non lo accetteranno più all'ingresso). Ad ogni modo tutti hanno fatto il primo giro, qualche minuto di pausa per bere, poi si ricomincia, vedo Angelica alle prese con due cazzi enormi, ho paura che le facciano male, perciò ne prendo uno e cerco di usarlo io, lei mi sorride e l'uomo prende me.

Siamo all'inizio del secondo giro e questo mi pompa nel culo come se non ci fosse un domani, se lo avessi lasciato a lei l'avrebbe distrutta. Li prendiamo tutti per due volte, alla fine quando pensavamo di aver finito la serata, al bar ce ne sono due che ci vogliono per la terza volta, tra l'altro sono anche piacevoli, educati, si fanno spompinare, poi ci inculano entrambe, durano parecchio, ogni tanto si scambiano i nostri culi, dopo molti minuti, Giorgio viene a controllare che non ci siano problemi, ma si ferma sulla porta, vede lo spettacolo, si ferma, aspetta che loro finiscano (ormai erano al limite), poi entra e ci accarezza entrambe, sono le 2 di notte. Lasciamo la stanza, ci accompagna in camera augurandoci la buona notte. Ci addormentiamo abbracciate come nostro solito, la serata ci è piaciuta, era da tanto che ne avevamo voglia, Angelica soprattutto. La mattina salutiamo Giorgio e torniamo a casa. Il resto della giornata la passiamo sul divano a coccolarci.
Lunedi sera a cena, lo vedo assorto, poi ad un tratto:

Paolo) E' tutta la giornata che ci penso, l'altro giorno, davanti al portone, c'erano due inquilini, uno due piani su e l'altro sotto di noi che stavano parlando, sicuramente di me, per il fatto che ho sentito solo qualche parola prima che si accorgessero della mia presenza, poi hanno troncato di colpo. Qualche mese fa si vedeva poco, adesso il cambiamento è più evidente e qualcuno spettegola, non è che mi interessi tanto, ma mi dispiace che venga coinvolta anche tu.

Angelica) A me di quello che pensano quei due, non mi fa ne caldo ne freddo, è chiaro che non hanno altro da fare, se sapessero quanti rami hanno sulla testa, non si azzarderebbero ad uscire di casa. Però , una mezza idea l'avrei, tuo padre è muratore, quindi può sapere se in giro si può trovare qualcosa di meglio, un pò di soldi li abbiamo da parte, se troviamo il posto giusto, possiamo anche trasferirci, ci servirebbe una casa un pochino più grande, siamo solo in due, ma ci farebbe comodo uno studio per entrambi.

Paolo) Non sarebbe male, siamo laureati in economia entrambi, potremmo anche fare della contabilità per aziende private, guadagneremmo molto di più, non credi?

Angelica) Certamente, la prossima settimana, quando andiamo dai tuoi, sentiamo da tuo papà cosa ci consiglia.

--La settimana dopo a casa dei suoi di Paolo, suo padre dice che si metterà in cerca di qualcosa che possa fare al caso nostro, non sa dove sarà, ma non fa nessuna differenza.

Le dicerie su Paolo, sono arrivate anche ad Angelica, ha sentito due donne parlare, in pratica la compativano, e questo le ha dato molto fastidio. La sera mi ha raccontato il discorso, le ho detto di fregarsene, che presto ce ne saremmo andati.

Paolo) Te lo credo che sparlano, mi vedono uscire tutte le mattine con la gonna o i pantaloni attillati, ora ho le tette grandi come le tue, poi non le nascondo, secondo me sono solo invidiose, non si spiega altrimenti.

Angelica) Hai ragione, ma sentire certi discorsi da fastidio. Ad ogni modo, è passato un mese dall'ultima serata, vuoi che sabato andiamo al Club? Qualche uccello lo metterei volentieri nel nido, ne hai voglia anche tu?

Paolo) Oggi è martedì, domani telefona a Giorgio, oppure lo chiamo io se vuoi, digli che serve la camera da venerdì. Non è corretto che ci teniamo la voglia di cazzo, quella ce la dobbiamo far passare.

Angelica telefona, Giorgio dice di provvedere ad organizzare una serata speciale, vuole farci scopare, non da troppi cazzi, ma da misure da tre x. La camera è per noi, come sempre ci divertiremo.
Il sabato mattina al risveglio ci aspetta il dottore, è un fuori programma, ma ormai è un amico, ci ha fatto visite, prelievi, prescrizioni, documenti per il nome, in cambio non ha voluto nemmeno un grazie, andiamo subito in ufficio, c'è anche Giorgio, il dottore guarda Paolo, non lo visita, ma gli apre la camicia e gli palpa con insistenza il seno, lui apprezza, so che è un suo punto debole, ad un certo punto, reagisce, prende il dottore per la cinta, la slaccia e abbassa i pantaloni, abbassa pure il boxer, si accuccia iniziando un pompino da manuale, lui lascia fare, ha la faccia beata e in pochi minuti si scarica nella bocca di Paolo con un sospiro lungo, quasi un gemito. Paolo lo tiene in bocca e ingoia tutto, quando il cazzo è tornato molle, tira su prima il boxer rimettendolo dentro, poi i pantaloni, riallacciando la cintura, poi sorridendo:

Paolo) Era tanto dottore, che avevo la voglia di succhiarglielo, oggi è stata la mattina giusta, spero che abbia gradito, se vuole, possiamo anche fare qualcos'altro, decida lei, sono a sua disposizione.

--Giorgio e Angelica sono rimasti piacevolmente colpiti dalla manovra di Paolo, nessuno se lo aspettava.

Facciamo la solita preparazione, clistere, massaggi, stavolta il doppio carico di lubrificante, tacca anche a lei, non fa commenti per il fatto che lei sa, mentre io no, cosa succederà stasera.
Prima di scendere di sotto, ci mettiamo lo stesso completo, abbiamo la stessa misura di coppa, indossiamo le stesse autoreggenti e le stesse scarpe. La sola differenza è nei capelli, io biondo chiaro, a media lunghezza, lei mora con onde morbide sulle spalle.

Al bar troviamo una ventina di uomini già in boxer, con dei pacchi notevoli, mi sa che stasera se ne vedranno delle belle, non indugiamo tanto, ci spostiamo nella stanza, ci slacciamo il reggiseno a vicenda, già questo li fa eccitare, due si presentano alla nostra bocca, va bene, li portiamo alla durezza giusta, ci vengono dietro e in un colpo, lei in figa, io in culo, entrano, meno male che l'olio c'è, se no erano dolori, lo sanno usare bene, si divertono e ci fanno divertire, alla fine vengono, gli altri con lo stesso ritmo, andiamo avanti per ore, al termine della serata, ne abbiamo presi 30 a testa, lei non ha fatto nessuna doppia, quindi siamo arrivate pari, uno a lei e uno a me, chi ha scopato me, ha scopato lei e viceversa.
La mattina prima di partire, Giorgio si è complimentato ancora, ci aspetta per altre serate goduriose come quella passata. Sa che noi siamo sempre ben disposte, lo salutiamo e torniamo a casa.
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