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Leda capitolo tre


di simona27
07.11.2021    |    861    |    0 8.0
"Se opto per la seconda, la virilità non cambierà e pian piano mi trasformerò in una femmina, e questo, piacerebbe poi a te? Mi ameresti ancora? Per me..."
Sono circa tre mesi che Franco va alle sedute dallo psicologo, ancora non ci sono conclusioni, mi sto spazientando, anche per il fatto che continuo a incularlo regolarmente, tutti i giorni e lui ormai non ha più erezione. Dopo questi ci convoca per parlarci e dirci a quale conclusione è arrivato.

Dottore ) Ragazzi, le sedute si sono prolungate per un tempo lungo, sono arrivato alla conclusione che Franco ha un disturbo molto serio della personalità, da come mi avete raccontato, la sua pulsione verso gli indumenti femminili è stata amplificata da te "Leda" che l'hai assecondato.
Ci sono voluti degli anni, ma la sua mente ha subito un cambiamento, oserei dire che si è modificato in senso femminile, sapete che in ognuno di noi c'è una parte maschile e una femminile, se noi facciamo si che una prevalga sull'altra, spesso facciamo dei danni mentali, mi capite?
A te Franco piaceva indossare abiti di Leda, che quando ti ha scoperto, non si è arrabbiata, anzi ti ha assecondato, ma la tua mente ha virato verso il femminile, ora tu non sei più in grado di fare sesso tradizionale da maschio, mi avete raccontato che prediligi la penetrazione passiva. La stimolazione prostatica, ti impedisce al termine della tua penetrazione di avere lo stimolo a fare l'amore con lei, perciò "Leda" smetti di penetrarlo, in pochi giorni dovrebbe tornare la normalità, ma se ciò non dovesse accadere, mi telefonate, vi do un appuntamento con me e un collega, intanto ti prescrivo questi esami.
Se tutto va come spero, le analisi non serviranno, ma se per disgrazia fallisse, noi non perderemo tempo e potremo prendere dei provvedimenti.

--Andiamo a casa fiduciosi nella conclusione positiva del nostro problema, io ci provo ma senza successo, dopo alcuni giorni, siamo alle solite, io mi faccio vedere nuda, provo a fargli dei pompini, ma è una delusione, non gli si alza, io sono frustrata, a 35 anni, il cazzo mi manca, lui non ce la fa, al limite me la lecca, mi piace, ma anche se usa uno dei suoi cazzi finti, il mio appagamento non va oltre al misero orgasmo, saltuario e scarso.

--Lui fa gli esami, arrivano i risultati, aspettiamo ancora una settimana per vedere se la sua situazione sessuale migliora, ha provato anche ad usare pillole varie, ma l'effetto positivo è stato solo per qualche volta, per poi cessare, quindi la soluzione è andare di nuovo dal dottore.
--Telefoniamo, andiamo all'appuntamento e ci troviamo di fronte a due medici, uno lo conosciamo, l'altro no, controllano gli esiti, visitano Franco molto accuratamente, non riscontrano anomalie fisiche e gli esami sono perfetti, perciò si parla apertamente di terapia ormonale, dapprima con ormoni maschili, vogliono vedere se cambia qualcosa, comincia la terapia immediatamente, i risultati dovrebbero essere quasi immediati, se ciò non dovesse accadere, dobbiamo tornare per un altra prova.
Dopo un mese abbondante di trattamento, non c'è stato alcun cambiamento positivo, torniamo dai dottori che ci mettono davanti un altra soluzione, quella che a me piace meno, vale a dire " la terapia ormonale femminile".

Io) So che iniziando questa cura, mi precludo la possibilità definitiva di fare l'amore con Franco, ma in questo momento la decisione da prendere è sua, io non vorrei, ma ora il mio parere conta poco.

Dottore) Vede cara "Leda", lei ha contribuito attivamente al suo cambiamento, assecondando la sua trasgressione, poi con i regali di abbigliamento per arrivare alla penetrazione, lui a quel punto si è sentito più femmina che maschio e il suo subconscio si è immedesimato in lei.

Franco) Dottore, mi faccia capire bene cosa succederà con questa cura che lei mi propone.

Dottore) Caro Franco, abbiamo provato a stimolarla con ormoni che aumentassero la sua libido verso sua moglie, ma come ha constatato anche lei con dei risultati deludenti, ora le soluzioni sono due:

la prima -- è lasciare le cose come stanno, lei continuerà ad indossare gli abiti che più le piacciono, ma la sua virilità temo non si risvegli anche se usa pillole magiche, che come ha già provato non le hanno dato dei risultati apprezzabili e in più possono diventare un pericolo per la sua salute.

la seconda -- Questa è una terapia, oserei dire drastica, nel senso che la sua virilità non subirà variazioni, anzi, nel tempo sparirà completamente, lasciando il posto a una nuova forma di sessualità, femminile, che già conoscete. Ora la decisione, se volete la potete prendere assieme o anche singolarmente, prendetevi tutto il tempo che volete, poi ci sentiremo.

--Lasciamo lo studio entrambi in confusione, io ho ricevuto l'accusa di aver favorito questo processo, ma non mi sento colpevole più di tanto. credo e ne sono convinta che questo cambiamento sarebbe avvenuto lo stesso, forse in tempi diversi e forse anche senza il mio contributo. Arriviamo a casa e mentre ceniamo riprendo:

Io ) Amore mio, con quello che ha detto il dottore, mi sa che il tuo fratellino non abbia poi tante possibilità, non so se il mio comportamento abbia favorito tutto questo, ma non posso più darti un consiglio in merito, ora la decisione è solo tua, io ti sarò accanto qualunque sia il tuo futuro.

Franco) Non so cosa dire, ho sperato fino in fondo che ci potesse essere un modo per riprendere a fare sesso tra di noi, ma mi sono svegliato da questo sogno, quasi un incubo e devo prendere una decisione, per la mia ma anche per la nostra vita.
Che decida per una o l'altra strada, il mio cazzo sarà praticamente inutile, mi serve sapere cosa pensi tu.

Io ) Anche io ho sperato fino in fondo che ci potesse essere un modo per riportare la normalità, ma come vedi non è possibile, quindi, sai che ti amo e che ti sarò vicina.

Franco) Se decido di non fare nulla, rimangono le cose come sono adesso, cioè non sono ne maschio ne femmina, con il pericolo di essere scoperto e di venire considerato alla stregua di un delinquente.
Se opto per la seconda, la virilità non cambierà e pian piano mi trasformerò in una femmina, e questo, piacerebbe poi a te? Mi ameresti ancora? Per me non cambierebbe nulla se non il fatto di non poter fare l'amore con te come abbiamo sempre fatto.

Io) Mi prendi alla sprovvista, se ti devo dire cosa farei al tuo posto, non lo so, non riesco ad immaginarti al centro commerciale a fare la spesa in gonna e tacchi alti, ma anche il fatto di saperti impotente e travestito, poi non fa troppa differenza, in fondo con il seno, non saresti male, devi decidere tu, io mi limiterò ad accettare il tuo volere.

--Passano alcune settimane dove Franco lavora tanto da casa, non mi ha più chiesto di essere inculato, indossa lingerie sotto i suoi abiti come sempre, è molto pensieroso e non siamo più tornati sulla questione.
So che ci sta pensando, ma non voglio far pendere l'ago ne da una parte ne dall'altra.
Un pomeriggio tardi al mio rientro, lo vedo sorridente, mi abbraccia, mi bacia poi mi fa sedere e mi fa vedere una scatola di pastiglie, mi annuncia che ha parlato col medico, che gli ha fatto la prescrizione di quelle capsule e che ogni settimana deve andare da lui per l'iniezione.

Io) Allora hai deciso per la terapia ormonale, vuoi diventare come me?

Franco) Come te non lo sarò mai, ma potrò solo un pò assomigliarti.

--Lo abbraccio e gli dico che sono contenta della sua decisione, ora deve solo aspettare che la cura faccia il suo effetto.
Si è già immedesimato nella parte, vuole essere trattato da femmina, lo inculo col cazzo indossabile, quello che inserisco in vagina, almeno mi diverto pure io. Questo avviene quasi tutte le sere, è sempre in lingerie, i pochi peli che aveva sono ricresciuti, non gli chiedo se vuole toglierli, lo deve chiedere lui.
Ogni settimana va a farsi l'iniezione, lo vedo un pò pensieroso, ma non mi preoccupo, l'ho visto piangere di nascosto, non so il motivo, non lo chiedo, se vorrà dirmelo, io ci sono.
Ormai sono diversi mesi di cura ( circa 6), lo vedo nudo ma non ci sono cambiamenti estetici, le crisi di pianto sono cessate, forse fanno parte della terapia (effetto collaterale), chiederò al medico quando ne avrò l'occasione.
Il tempo passa velocemente e Franco ha ottenuto dei bei risultati col suo lavoro, tant'è che alcuni clienti vogliono che solamente lui si occupi dei loro programmi di gestione, al punto che la sua società gli ha proposto di diventare socio, Franco ha rifiutato e si è preso molti clienti privatamente, in pochi mesi ha trovato aziende disposte a dargli fiducia, così ha iniziato a lavorare da solo, si è dimesso e ha dimostrato di avere delle grandi capacità.
Sono orgogliosa di lui, ora lo vedo più tranquillo e sereno.
Continuiamo a fare sesso sempre allo stesso modo, lo inculo, godo anche io, ma non è come una volta, gliel'ho confidato e dopo avermi guardata negli occhi, mi ha fatto un discorso:

Franco) Vedi Leda, devo ringraziarti per tutta la tua dedizione verso di me, mi rendo conto che sessualmente non sei appagata, capisco che un cazzo finto non è il massimo, voglio dire che non mi sentirei tradito se tu avessi qualche occasione per fare del buon sesso, non mi arrabbierei nemmeno se tu facessi venire qua a casa un tuo maschio, io rimarrei nello studio a lavorare e potrei anche dormirci dato che ho un divano.
Non ti voglio spingere, ma credo che tu possa avere delle necessità che capisco, che non voglio contrastare.

Io ) Ma cosa stai pensando, hai cominciato da mesi una cura e ancora non si sono visti cambiamenti apprezzabili e vuoi mandarmi a prendere cazzo da uno qualunque? Ti rendi conto della fesseria che hai detto? Hai capito che ho voglia di una bella ripassata con un cazzo vero, ma non ho intenzione almeno per ora di cercare, forse, dico forse se ci sarà qualcuno, vedremo, te lo dirò.

--La nostra non è stata una discussione, ma un doveroso chiarimento, lui si rende conto delle mie necessità, mi vorrebbe spingere a fare sesso, ma al momento nel mio orizzonte ho solo un candidato, ma che è più grande di me, sposato, ma dal carattere un pò troppo viscido, sono anni che mi fa la corte, anche platealmente, forse per questo l'ho sempre respinto.

Abbiamo una cena aziendale e come parte della direzione devo essere presente, non è la prima volta che partecipo a queste cene che almeno due volte l'anno capitano.
Franco mi vede nella preparazione, non vuole che io indossi un abito normale, insiste per farmi mettere un vestito a tubino nero, svasato sotto, che arriva appena sopra il ginocchio, mi fa mettere le autoreggenti e non il collant, insomma mi vuole super, me lo dice apertamente, stavolta gli do retta. Quando esco mi dice che al ritorno vuole il resoconto della serata.

Mi presento alla cena e tutti i presenti mi fanno tanti complimenti, non solo i dirigenti, ma pure anche tanti operai che conosco bene, alcuni coetanei. Tra questi c'è un ragazzo all'incirca della mia età che mi fissa in continuazione, è carino, prestante, ma che è un pò distante dal mio tavolo, si accorge delle attenzioni poco gradite del mio collega e mi fa capire a gesti che vuole intrattenersi con me dopo la cena, gli faccio cenno di assenso e a cena finita, quando comincia la musica, mi si avvicina, anticipando l'altro che deve mettersi in attesa; Mentre balliamo mi parla dolcemente, mi dice che vorrebbe fare la mia conoscenza, che non ha la minima intenzione di cedermi a quell'altro, lo ringrazio e mi lascio accarezzare un fianco, lo fa delicatamente, ho i brividi lungo la schiena, mi dice che ha voglia di me, che se voglio, mi farà divertire.

Balliamo per almeno un ora, il mio collega se ne va, e sono fuori dal suo controllo, usciamo anche noi, dovrei tornare a casa, ma lui mi invita a casa sua, la moglie non c'è, è dai suoi per qualche giorno, non è tardi, gli dico che se accetto, posso trattenermi, al massimo fino a mezzanotte. Mi prende in giro chiamandomi "Cenerentola", rido e vado a casa sua.
" Roberto" così si chiama, appena dentro e chiusa la porta, mi abbranca, mi bacia e mi stringe quasi a togliermi il fiato, rispondo con trasporto, perchè sento che sotto c'è qualcosa di interessante. Mi lascio spogliare lungo il corridoio per arrivare in camera, i pochi pezzi che avevo addosso tracciano la strada, appena in camera lo aiuto a togliersi tutto, scopro che ha un cazzo di tutto rispetto, più grosso e lungo di quello di Franco, mi siedo sul letto e inizio con un pompino che sento gradire, non mi fa continuare a lungo, vuole la mia figa, mi stende sul letto e mi lecca delicatamente, poi sale e mi penetra, le sue dimensioni si sentono molto e data la mia astinenza, vengo quasi subito, a lui piace sentire i miei orgasmi e aumenta la spinta, quando è vicino al traguardo mi chiede di venire, sono passati pochi minuti, gli dico che va bene, così mi viene dentro.
Ha una decina di minuti di pausa, poi sento che si sta rialzando, stavolta mi fa girare, sono prona, lo infila dentro fino in fondo, mi piace e lui mi scopa bene, ad un certo punto dopo un bel pò di movimento mi chiede se può cambiare canale, non rifiuto, così mi incula, me lo tiene dentro a lungo, riesco pure a venire, se ne accorge e così mi viene dentro per la seconda volta. Vado in bagno, mi do una lavata, mi rivesto e torno a casa.

Quando rientro in casa è passata la mezzanotte da qualche minuto, Franco esce dallo studio in lingerie, mi fa una faccia da deluso, siccome sono rientrata presto, è certo che non ho fatto nulla, non ho intenzione di dirglielo, almeno per il momento.
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