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Eleonora: il primo carsex


di AlessandraRoma
19.09.2023    |    181    |    2 9.3
"Queste istruzioni lapidarie, nelle quali vengo declassato ad "amico accompagnatore" mi eccitano da morire e mi danno un po' alla testa..."
Il mattino successivo all'avventura in motel è sabato. Eleonora dorme ancora nel letto con me. Guardo il suo viso addormentato e sento di adorarla. Non la sveglio, vado nel mio salottino e apro il sito di annunci. 74 messaggi da leggere. Li scorro uno per uno, tutte proposte abbastanza scontate, un sacco di foto di cazzi, alcuni che chiedono di essere ospitati, molti chiedono quanto costa un incontro, dando per contato che una bella ragazza che si propone per giochi erotici con uomini sia una mercenaria. Altri si offrono di ospitare Eleonora chi in hotel quattro stelle, chi in villa con piscina. Quando la sento svegliarsi le porto una bella colazione a letto, la bacio teneramente più e più volte, e mentre lei beve il caffè le comunico le novità del sito, le leggo le proposte più strambe e sgrammaticate e ride di gusto.
Le chiedo se desidera che cancelli tutto, mi risponde di no, tanto leggeremo tutto con più calma insieme l'indomani. Oggi lei non può stare con me, il padre ha un evento importante legato al suo lavoro e desidera che Eleonora sia presente. Ci salutiamo con il proposito di rivederci il giorno dopo, la mattina di domenica. Ne approfitto per andare a trovare i miei nel pomeriggio e per farmi una birra con gli amici la sera. Domenica mattina Eleonora arriva da me, facciamo colazione al bar e torniamo a casa. Le mostro il sito di annunci, i messaggi sono diventati 185. Li leggiamo uno per uno, arrivati alla fine mi fa: "Tesoro, senti, ieri mi ha chiamata tre volte Gino, quello del motel. Mi sa che si è preso una cotta per me, vuole rivedermi domani. Mi ha detto che i soldi che dà al motel preferirebbe darli a me, insomma mi ha chiesto se ho la possibilità di ospitarlo. A te andrebbe se lo faccio venire qui e gli dico che è casa mia? Tu dovresti ovviamente andartene e tornare quando lui va via". Le rispondo che per me va bene. Lei mi abbraccia e mi bacia. Eleonora è stupefacente e mi sorprende una volta di più: appena vissuta un'esperienza per lei tutto ciò che è avvenuto diventa un fatto acquisito, da riproporre con totale naturalezza. Mi chiede di prestarle casa per un incontro di sesso con il porco cinquantenne come fosse una cosa normale.
Torniamo alla lista di messaggi, Eleonora rimane colpita da quanti le offrono soldi in cambio di sesso. "Hai voglia di fare qualcosa di peccaminoso anche stasera?", le dico. "Si, volentieri", mi risponde abbracciandomi. Mi chiedo cosa siamo diventati... fino a un mese prima le nostre scelte di come trascorrere il sabato sera includevano serate con amici, pizza e cinema, cenetta intima a casa con film in DVD, al massimo piccoli week end romantici al mare se si era d'estate o in città d'arte d'inverno. Adesso invece cerchiamo uomini con cui lei possa fare sesso.
"Ci sta uno che ti ha invitata a cena e poi dice che non può ospitare, quindi ti propone di andare in un B&B oppure fare cose in macchina. Gli ho chiesto dove e mi ha risposto che conosce un parcheggio adatto, un posto sicuro. Sembra un bell'uomo, alto, snello e ben dotato". "Ma ti sei messo a rispondere a nome mio, cioè di Serena, a quelli che scrivono sul sito?". "Amore, per forza, se vogliamo giocare... altrimenti se preferisci fai tutto tu con il sito, per me va benissimo". "No, anzi, non riuscirei proprio a seguirlo e mi piace che pensi e organizzi tutto tu" e mi bacia in bocca con la lingua. "E va bene, andiamo, ma io a cena con quello non ci voglio andare, sai che palle, digli che ci vediamo direttamente al parcheggio e che ho un amico che mi accompagna".

Queste istruzioni lapidarie, nelle quali vengo declassato ad "amico accompagnatore" mi eccitano da morire e mi danno un po' alla testa. Mi pare di vivere una vicenda erotica irreale che mi avvolge completamente, e che prima o poi mi sveglierò realizzando che si è trattato di un sogno.
Rispondo al tizio della proposta dandogli istruzioni. Arriva la sera ed Eleonora stavolta si veste da troia, con la mini, le autoreggenti, i tacchi alti. Trucco abbastanza pesante, profumo aggressivo. Ci avviamo. Eleonora è nervosa: "Sarà una situazione sicura, tesoro? Che impressione ti ha fatto questo tizio? Ci saranno dei guardoni, che dici?". Le rispondo che non ho idea, che vediamo come va e che se qualcosa non ci convince giriamo subito sui tacchi. Lei mi guarda: "Non ti faccio un bocchino mentre guidi solo per non rovinarmi il rossetto". Arriviamo alle 21.15, un grande parcheggio nei pressi di un centro commerciale già chiuso. Ci sono diverse macchine posteggiate. Non è ancora completamente scuro ma c'è la luce di qualche lampione.
Scelgo un posto discretamente illuminato e spengo il motore. Rimaniamo fermi in macchina. Conto sei macchine, dopo qualche minuto ne arriva una settima. "E adesso?", mi fa lei... "Chiama il tizio e vediamo se è arrivato". Eleonora compone il numero e l'uomo risponde. "Sono quasi arrivato, che macchina avete?". "Una Ford bianca". "Io una Toyota Rav4 argentata, quando arrivo vi faccio uno squillo, mettete la macchina a fianco della mia". Cinque minuti e vediamo una grossa auto entrare e posteggiare. È una Toyota. Pochi secondi e il cellulare squilla. "Sono io". Metto in moto e affianco la mia macchina alla sua, sistemata in modo che dal lato opposto non possa parcheggiare nessuno. "Oddio, e adesso?", fa lei. L'uomo scende dall'auto e si ritrova davanti al finestrino di Eleonora. E' alto e di bell'aspetto, conforme al profilo del sito. Abbassiamo il vetro. "Serena?". "Ciao" fa lei nascondendo l'imbarazzo con parecchia fatica. "Ellapeppa ma quanto sei bella!!! Le foto erano belle ma tu sei esagerata". Poi saluta me cordialmente. "Io sono l'amico accompagnatore", gli faccio. Lui sta allo scherzo: "Dai siete una coppia, vero?". Scambiamo qualche battuta, lui continua a rimanere in piedi davanti al suo sportello, lei impietrita sul sedile. La situazione appare in stallo, provvedo io e lo invito: "Vuoi salire dietro che parliamo un po'?". Lui accetta prontamente e apre lo sportello posteriore. Eleonora mi fa: "Vado dietro con lui?". "Beh direi, amore". Io rimango solo davanti, Eleonora e Fabio si sistemano di dietro. Ho già il cazzo duro e la sensazione di avere la febbre. Fabio si prodiga di complimenti ed Eleonora piano piano la vedo sciogliersi e mettersi a proprio agio. Le sue cosce sono scoperte e la mini non copre il bordo delle autoreggenti. L'uomo racconta di diverse esperienze avute con coppie ed Eleonora lo ascolta incuriosita. Aggiunge che di tutte le coppie incontrate finora nessuna "lei" era nemmeno lontanamente bella come Eleonora. Mentre le dice queste parola le appoggia una mano sul ginocchio continuando a parlare. Eleonora non fa una piega e continua a sorridere rilassata.
La mano di Fabio sale, raggiunge l'interno coscia, le carezze si fanno più intense. Io ho sistemato lo specchietto e riesco a vedere la mano di lei muoversi e raggiungere il pacco di lui. Penso a quanto sia diventata sfacciatamente troia la mia fidanzata nel giro di pochissimi giorni.
"Hai la figa bagnatissima" le dice, evidenziando il fatto che le sue dita si sono intrufolate nelle mutandine di Ely, che inizia a sospirare. Scatta il bacio e vedo le lingue intrecciarsi golosamente. L'uomo si rivolge a me: "Ti dispiace se me la porto nella mia macchina che c'è molto più spazio?". "Nessun problema, fate pure, il preservativo ce l'hai?", gli rispondo. Lui annuisce.
Eleonora scende dalla macchina, lui apre la sua, salgono e si chiudono dentro, sento scattare la sicura. Dalle altre macchine tutti seguono la manovra, due uomini scendono e iniziano ad avvicinarsi lentamente. Scendo anche io e mi sistemo vicino a uno dei finestrini posteriori. Fabio ha sdraiato i sedili, la coppia sta abbracciata distesa a pomiciare accarezzandosi. I due uomini si dispongono a un metro dalla Toyota. Io sono il primo a tirare fuori il cazzo e a segarmi lentamente, è una goduria indescrivibile per me. Altri due da altre due macchine scendono e ci raggiungono, ora siamo in cinque intorno alla macchina. Fabio è ancora disteso, Eleonora a quattro zampe con il culo a pizzo gli sta succhiando il cazzo. Sentiamo i gemiti di lui "Quanto sei brava...". Uno dei singoli si avvicina e si appoggia allo sportello. Irritato gli dico di lasciarli in pace, l'uomo mi apostrofa "E tu chi sei, scusa?". "Sono il marito di lei". L'uomo fa marcia indietro. Eleonora si stende supina sul sedile, vedo Fabio armeggiare con il preservativo, poi le sale sopra, le sfila le mutandine e si sistema tra le cosce spalancate di lei.
Eleonora si fa scopare alla missionaria dall'uomo mugolando di piacere, mentre gli spettatori mormorano commenti su quanto sia puttana questa ragazza.
La monta va avanti per un buon quarto d'ora, ormai tutti hanno il cazzo di fuori, arrapati dai gemiti continui di Eleonora, e se lo stanno menando, quando Fabio aumenta il ritmo ed esplode improvvisamente dentro la fica di lei. "Por****io, le ha sborrato nella figa" commenta uno, bestemmiando.
Il tizio del finestrino mi si rivolge con aria vagamente insicura: "Non è che me la fai scopare anche a me?". Gli altri intorno ridacchiano. Gli rispondo che dipende da lei, non ho idea, è la nostra prima volta in un parcheggio.
Eleonora apre lo sportello del passeggero ed esce. Bellissima, vestita da zoccola, guarda il gruppo di uomini con aria indifferente e si rimette sfacciatamente le mutandine. Due sono rimasti con il cazzo di fuori, uno di loro se lo mena. Risalgo in macchina e lei prende posto a fianco a me. "Tutto bene, amore?", le faccio. "Si, è stato bello, ma non sono venuta, tutti questi stronzi intorno mi hanno innervosita" e scoppia a ridere. "Vuoi che andiamo via?". "Ma no restiamo ancora, se ti fa piacere". "Va bene" le ribatto. "Comunque uno degli stronzi ero io". Lei si sporge verso di me e mi bacia con la lingua. Avverto distintamente il sapore dell'altro uomo nella sua bocca. Il tipo di prima bussa leggermente al finestrino. Eleonora lo abbassa senza esitare. "Ciao" fa lui. "Ciao" risponde lei. "Resti ancora o vai via?". "Boh, non so adesso decido". "Sei una gran fica". "Grazie" fa lei ridacchiando. L'uomo mette una mano nel finestrino, la allunga e tocca le tette di Eleonora. Mi preparo a scacciarlo in caso di reazione negativa di lei, ma lei lascia fare. L'uomo incoraggiato infila la mano nella camicetta, la sbottona e tira fuori le tette di Eleonora palpandole. Gli altri si avvicinano e fanno capannello vicino allo sportello del passeggero. L'uomo con una mano continua il pastrugnamento, con l'altra estrae il cazzo duro dai pantaloni. "Mi apri lo sportello?". Lei esegue. L'uomo può sporgersi dentro l'auto, con la destra si intrufola sotto la minigonna di Eleonora e prova a scostare le mutandine, con la sinistra prende la testa di Eleonora e se la avvicina al bacino. "No, non te lo succhio e non mettermi quelle dita zozze dentro". Il tono è perentorio, l'uomo si blocca confuso. "Se vuoi scoparmi mettiti il preservativo, altrimenti vattene".
Eleonora non è solo una troia, è una troia stratosferica e gestisce la situazione tranquillamente. Si mette a pecora sul sedile del passeggero offrendo il posteriore all'uomo che indossa malvolentieri il preservativo che gli ho appena passato. Eleonora mi guarda con occhi torbidi mentre l'uomo la afferra per i fianchi e comincia a darle della puttana e della troia. Eleonora si sporge verso di me e mi sussurra: "Guarda come mi faccio sbattere da questo caprone". Lei controlla con le mani che il preservativo ci sia, poi l'uomo le entra dentro strappandole un debole lamento. Lei mi bacia avidamente mentre il tizio la martella insultandola. "Ti piace questo, vero? Ti piace come faccio la puttana di strada? Ti piace che ti faccio cornuto con gli sconosciuti? Senti come mi faccio sbattere, le senti le spinte del suo cazzo?". Improvvisamente le arriva l'orgasmo, impetuoso, e strilla senza ritegno. Anche l'uomo un istante dopo grugnisce di piacere e si svuota dentro di lei. Il tizio si toglie, faccio in tempo a notare il preservativo gonfio di sperma prima che si allontani. Altri quattro o cinque rimangono fermi davanti allo sportello. Lei non lo chiude e si ricompone sedendosi. Uno dei quattro si fa avanti porgendole il cazzo in erezione, lei glielo prende in mano e lo masturba, guardandomi negli occhi. L'uomo le palpa le tette. Cinque minuti di sega veloce e il tipo eiacula sulla mano di Eleonora, strappandole un'espressione di disappunto. Le passo un kleenex umido per pulirsi e il gel disinfettante. E' la volta di un altro che le offre il cazzo dallo sportello aperto. "Basta così", fa lei richiudendo lo sportello e lasciando tre uomini là fuori con un palmo di naso. "Ora tocca a te, amore", mi fa. Ely accende la luce del cruscotto per illuminare lo spettacolino a beneficio dei presenti e si produce in un pompino superlativo. Resisto non più di due minuti e le sborro in bocca, facendole bere tutto. Avvio l'auto e ce ne andiamo, lasciando gli altri tizi a becco asciutto. "Amore, non è troppo tardi, prenotiamo un ristorantino, offro io con i soldi di Gino, tanto domani faccio un altro bancomat".
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