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Carsex a RomaEst


di Membro VIP di Annunci69.it AlessandraRoma
04.01.2022    |    8.801    |    20 9.7
"Poi mi chiede se ho un preservativo..."
Frequento saltuariamente il forum di questo portale, ovviamente nella sezione che mi compete e sono rimasta colpita da quante "sorelline" trav siano attratte dalla prospettiva di battere per strada. Io non faccio eccezione, evidentemente...

Proporsi sul marciapiede, vestita da zoccola, disponibile a contrattare con chiunque si fermi è una prospettiva da farfalle nello stomaco. Personalmente sono del tutto disinteressata all'aspetto remunerativo, e parallelamente sono parecchio intimorita dagli inevitabili rischi che una simile esperienza, anche se fatta ogni morte di papa, può comportare.

Ho provato quindi quest'estate a vivere un'esperienza che un po' si è avvicinata a quella della prostituzione, se non per l'aspetto mercenario sicuramente per quello "marciapiedistico". Ho inserito nel primo pomeriggio un last minute su questo portale in cui mi dichiaravo disponibile ad un incontro di carsex per la sera stessa in un luogo piuttosto noto per questo genere di cose. Ho ricevuto diverse adesioni ed a tutti ho risposto fornendo luogo e orario di massima: sarò lì, ad un parcheggio di RomaEst se mi vuoi, dalle 22,30 alla mezzanotte.

No, mettermi sulla Tiburtina vestita da troia proprio non ci penso per niente, Se si ferma la polizia, se mi carica qualche svitato? Se mi imbatto in una macchina con quattro o cinque ragazzotti maleducati e magari ubriachi? No, no, meglio dare appuntamento a diversi maschi che sanno già cosa cercano e cosa aspettarsi da me, in un luogo relativamente appartato.

Raggiungo il posto già enfemme, un po' prima, parcheggio l'auto con il batticuore. Il luogo è scarsamente illuminato, un grande parcheggio. Scendo dall'auto, ho scarpe con i tacchi, le autoreggenti il cui bordo la minigonna non arriva a coprire. La sollevo ancora un po'. Passeggio vicino all'auto con il cellulare in mano aspettando che arrivi qualcuno. Ho Whatsapp carico di messaggi, il primo che mi avvisa di essere nei paraggi mi comunica di andare di fretta, ha poco tempo a disposizione. Gli confermo di essere sul posto, pochi minuti e la prima auto si accosta, la luce dei fari mi illumina completamente.

Un tipo carino sulla quarantina. Ci salutiamo, poi lui mi chiede se possiamo fare nella mia macchina. Ovviamente accetto. Io mi sistemo al posto di guida, lui accanto, mi borbotta qualcosa sul fatto che deve sbrigarsi mentre si sbottona i pantaloni. Non mi faccio certo pregare, mi sistemo i capelli, glielo prendo subito in bocca. Non ce l'ha grosso ma è bello duro. Mi impegno in un bocchino deciso. Lui geme quasi subito, la cosa mi eccita. Lo prego di non venirmi in bocca e di avvisarmi. Bastano pochi minuti, lui correttamente mi avvisa, lo finisco segandolo velocemente. Ho le mani ricoperte di seme, lui mi saluta e scappa via mentre io mi ripulisco con i fazzolettini umidi. E' un buon antipasto.

Esco di nuovo dall'auto, aspetto un quarto d'ora. Arriva il secondo con una grossa macchina che affianca alla mia, Ci salutiamo, mi dice il suo nick A69, apre lo sportello, io apro il mio e il tutto si svolge tra i due sportelli aperti delle rispettive macchine che ci nascondono parzialmente da sguardi indiscreti. Mi siedo nella mia auto con le gambe fuori, l'uomo scende e si abbassa i pantaloni davanti a me. Ce l'ha già duro, la cosa mi riempie di voglia e sostiene da mia autostima da trav. Faccio eccitare i maschi, è la cosa più bella e gratificante. Mi ritrovo una bella cappella che spinge fino in gola, l'uomo mi afferra la testa e la preme contro la sua erezione. Un po' faticoso, a lui piace sentirmi in difficoltà nel respirare. Poi mi chiede se ho un preservativo. Ovvio che ce l'ho. Glielo infilo, adesso devo girarmi. Mi rendo conto che negli immediati paraggi si sono fermate almeno quattro macchine. Mi appoggio al sedile del guidatore, gambe e culetto che sporgono dalla macchina, offerte a pecorina. L'uomo mi penetra brutalmente, mi afferra per i fianchi ed inizia a pomparmi senza troppa misericordia. Inizio a smaniare, poi strillo ad ogni affondo, anche perchè mi eccita morbosamente che quelli che guardano e/o aspettano il loro turno capiscano che io sia una troietta disposta a tutto. Sono una decina di minuti di orologio parecchio impegnativi, arrivo ad un bellissimo orgasmo anale, innescato da una serie di volgari insulti profferiti dal mio partner. L'uomo infine grugnisce, sento che sta riempiendo il profilattico dentro di me. Gli tolgo il profilattico, mi inginocchio e gli pulisco il membro con i fazzolettini, dandogli qualche bacino. L'uomo mi saluta e se ne va.

Cerco di sistemarmi minigonna e autoreggenti. Non faccio in tempo a rinfrescare il rossetto che immediatamente un'altra macchina prende il posto. E' un altro di A69, si presenta, scende dall'auto. Aveva assistito alla monta, mi mette subito le mani sotto la minigonna e mi palpa il culo. Sento le sue dita subito nel buchetto. Questo mi piace, essere una puttana a disposizione dei maschi eccitati, che mi usano senza neppure chiedere permesso. Che non mi paghino non me ne frega proprio niente. Gli massaggio il pacco mentre lui continua a rovistarmi intimamente. Anche qui membro già semiduro. Mi inginocchio e lo prendo in bocca. Stavolta gli sportelli non mi coprono, si è aggiunta un'altra macchina e i quattro automobilisti nell'ombra possono godersi lo spettacolo. Il pompino dura pochissimo. L'uomo mi afferra e mi fa appoggiare al fianco dell'auto. Rapida vestizione del membro e lui mi sta subito dietro. Sono piuttosto alta e non arriva all'obiettivo. Mi sposto, piego le ginocchia il più possibile e l'altezza del mio culetto è quella giusta. Mi entra dentro senza problemi. L'uomo è eccitato, mi stantuffa velocemente, dura tre o quattro minuti, poi mi viene dentro. Non faccio in tempo a raggiungere un orgasmo anche con lui, peccato. L'uomo si toglie e provvede autonomamente alla svestizione. Mi saluta promettendo che mi verrà a ritrovare presto e va via.

Sono le 23.00 e ne ho già fatti due. Mi sistemo un pochino aspettando che uno dei quattro osservatori si faccia avanti, ma nessuno si avvicina. Sto in piedi davanti all'auto per mostrare la mia disponibilità. Guardo il cellulare, uno degli appuntamenti mi scrive che non può venire, un altro mi chiede se lo aspetto una mezzora.

Si avvicina finalmente una delle tre auto. L'uomo non è di A69. Mi chiede quanto voglio. Gli rispondo che lo faccio gratis. L'uomo mi guarda un po' sconcertato, poi mi fa un cenno di saluto e se ne va... Valli a capire gli uomini, magari se gli sparavo 50 euro mi caricava in macchina... mah...

Gli altri tre rimangono fermi, poi una delle tre auto si allontana. Ne arrivano altre, i minuti passano lentamente. La mia voglia cresce. Un ragazzo scende dall'auto poco distante, mi si avvicina. Mi chiede se sono una travesta, domanda retorica... gli dico di si e aggiungo che se vuole gli faccio un bel bocchino. Ormai mi sento sfacciata. Lui accetta. Ci mettiamo dietro la mia macchina. Il ragazzo tira fuori il membro, glielo succhio diversi minuti, inginocchiata. Sento che inizia a gemere, tolgo la bocca e lavoro di mano. Pochi secondi e lo sperma cola sull'asfalto. Il ragazzo va via.

Mi siedo in macchina con la luce del cruscotto accesa. Finalmente arriva quello che stava in ritardo, mi trova dopo una ricerca un po' laboriosa. Scende dall'auto, è un discreto cinquantenne molto cordiale. Ci presentiamo, parliamo un pochetto, poi mi chiede di salire nella mia macchina. Ci chiudiamo dentro, lui inizia ad accarezzarmi le gambe. Poi si avvicina, mi bacia in bocca. Rimaniamo a limonare come due fidanzatini per un buon quarto d'ora, intrecciando le lingue. Lo sento armeggiare, tira fuori un cazzo rispettabile, si abbassa i pantaloni. Mi chino e glielo prendo in bocca dolcemente. Sento che gli piace, intensifico il pompaggio. Lui si gode estasiato per una buona mezzora il servizietto che gli faccio. Poi mi chiede se può sburrarmi in bocca. Gli rispondo che preferisco di no.
- "E dove ti posso sburrare allora", ribatte.
Gli dico che può sburrarmi in faccia. Scendiamo dalla macchina, mi inginocchio, lui con i pantaloni calati se lo mena velocemente appoggiandomi la cappella su una guancia. Il primo schizzo mi inonda il viso, il secondo dritto sulle labbra, è un fiume in piena. Tengo la bocca chiusa, lo sperma mi imbratta labbra mento, gola. Sono una maschera di sborra, ho la parrucca sporca e la camicetta intrisa di sperma. Ci salutiamo.

Sono tutta appiccicosa.
Decido che ho urgente bisogno di una doccia.
Forse è meglio che la serata finisca qua.
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