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Notte da trav


di AlessandraRoma
13.07.2021    |    2.349    |    14 9.9
"L'uomo geme, arrivano gli schizzi, sento il calore in gola, deglutisco a più riprese..."
Da poco tempo sono su Annunci69 ma ho già avuto incontri interessanti con ottime persone. Lo scorso 28 Giugno, pochi giorni fa quindi, ho trascorso una notte piuttosto trasgressiva. Verso l'una di notte, da poco tornata a casa, mi prende la voglia, mi metto online su A69... Mi contatta un singolo, chattiamo un pochino, si presenta in maniera garbata. Di punto in bianco mi spara un "Voglio vederti ora!!!".
Gli rispondo che sono quasi le due di notte, ma ho già le farfalle nello stomaco. Siamo vicini, ci metti 10 minuti, ti ospito io, ho voglia.... ecc. ecc. Va bene mi preparo e vengo, gli faccio.
Non sono mai uscita enfemme, essendo parecchio alta so di non passare inosservata, e per questo mi privo del piacere, che so, di fare shopping in vesti femminili... Ma adesso è notte fonda, una splendida e (quasi) fresca notte d'estate. Calze autoreggenti, tacchi, minigonna e trucco e parto. Arrivo all'indirizzo ma proseguo per 300 metri, voglio gustarmi il piacere di camminare per strada, per fortuna deserta, in mini e tacchi, come una prostituta...
Arrivo, un portoncino al piano terra, mi apre un bel maschio sui 40anni. E' simpatico, socievole, dimostra di gradire la mia presenza....
Noi trav, femmine imprigionate in corpi maschili, abbiamo sempre il timore di non piacere... o almeno per me è così...
Ci sediamo sul divano, chiaccheriamo piacevolmente, la mia minigonna non può nascondere il bordo delle autoreggenti, lui si fa sempre più vicino, inizia con le carezze sulle ginocchia... sento che è eccitato e mi desidera, e questo è per me l'afrodisiaco più efficace...
Mi chiede di girarmi, è interessato al mio fondoschiena... ed io non chiedo di meglio che farglielo accarezzare ed usare.
Educato si, questo bel quarantenne, ma parecchio porco pure... mi ritrovo in men che non si dica due dita infilate nella fichetta anale... che poi diventano tre, che poi diventano quattro... e risalgono, spingendo sempre di più, e mi allargano. Sono eccitata da morire, lui è in piedi a fianco a me, mi contorco un po' e riesco a prendergli in bocca il bel palo che svettava dagli slip già abbassati... Sapore buonissimo, ora sono assatanata, e glielo succhio voracemente, profondamente e nei brevi intervalli pratico ricamini di lingua sul filetto, sempre con lui che rovista profondamente nel mio culetto... Lui si esalta per la voglia che gli dimostro, smette di sditalinarmi, mi prende la testa tra le mani e mi scopa la bocca... Mi fa eccitare ancora di più, mi metto a succhiare come una matta, lo guardo negli occhi, lui non resiste a lungo... "Voglio sborrarti in bocca...." Sono troppo eccitata per negarglielo, sento le contrazioni arrivare e non mi sposto, anzi aumento il pompaggio... l'uomo geme, arrivano gli schizzi, sento il calore in gola, deglutisco a più riprese... Continuo a succhiare dolcemente per raccogliere le ultime gocce... dentro di me so che non dovrei lasciarmi andare così, ma in certi momenti si ragiona poco...
Sono le quattro di notte, io speravo ardentemente in un secondo round comprensivo possibilmente di una bella - e meritata - pecorina... ma lui è letteralmente svuotato, mi fa capire di non essere in grado di proseguire. Gli dò un bel bacio sulle guance e ci accommiatiamo. Torno sculettando alla macchina, la notte è fresca, sono ancora eccitata.
Guido enfemme, pregando mentalmente che qualche pattuglia non mi fermi per un controllo.
Arrivo sul raccordo anulare, sono quasi le 5 del mattino, la mia voglia non si placa, anzi peggiora. Sorpasso diversi camion completamente scosciata mettendo in mostra le autoreggenti. Il terzo camion abbocca, mi lampeggia. Mi prende un mezzo panico, e ora che faccio? Esco sulla Tiburtina in direzione Tivoli e il camion dietro, attaccato. Lui mi sorpassa, poi rallenta. Lo risorpasso, sempre scosciata come una baldracca da strada. Giro a Setteville, mi immetto sulla 48, guido piano, non so che diavolo fare, il camion sempre dietro. Mi sorpassa, ora sono io che seguo lui. Arriviamo alla rotonda di Guidonia, quella con l'aeroplano al centro, lui entra con il camion nel parcheggio del corriere... e io lo seguo.
Scende dal camion, un 55enne dall'aspetto tranquillo, mi guarda, io mi avvicino con la macchina.
"Ciao"
"Ciao, hai capito, vero, non sono una donna..." gli faccio.
Lui si allarma: "Ma vuoi essere pagata?"
"No, niente soldi" gli ribatto.
"Fammi un pompino..."
Lo faccio salire in macchina, ci sistemiamo nascosti dalla massa del suo camion.
Lui sul sedile passeggero abbassa i pantaloni, mi porge un membro piuttosto piccolo e moscio. Glielo sego qualche secondo, niente a che vedere con il pisellone del quarantenne. Solo che mi sento troia da morire e non mi importa se è piccolo. Mi chino e glielo prendo in bocca, succhiando con decisione. Lo sento gonfiarsi ma non dura 10 secondi, Faccio appena in tempo a togliermelo dalla bocca che ricevo un fiotto denso sulle labbra chiuse, poi un altro schizzo sulla guancia. Non è molto per me che mi immaginavo di essere scopata con le mani sul cofano da un camionista burbero e dotato, ma tant'è devo accontentarmi.
Lui scende, comunque esaurito dalla mini-prestazione, si ripulisce con un fazzoletto di carta.
Gli mando un sorriso e un bacio e riparto. E' quasi mattina, andiamo a nanna.
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