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Eleonora: ritorno a Capocotta - parte 2


di AlessandraRoma
12.09.2023    |    143    |    1 9.4
"Mentre il ragazzo si allontana sento Eleonora strillare di piacere, un lunghissimo orgasmo miagolato mentre Guido continua a pomparla alla pecorina a ritmo..."
Guido si alza, prende Eleonora per mano. I due camminano volgendo le spalle al mare, mi passano vicino. Eleonora si fa condurre per mano, ma spinge nella mia direzione, lui la asseconda. Passano a pochi metri da me. Lei mi guarda intensamente, la sua mano è nella mano dell'altro, lui ha il cazzo già mezzo duro che non si cura nemmeno di nascondere. Eleonora ammicca con gli occhi come per avere da me una direttiva, il messaggio è chiarissimo: se vuoi fermare tutto, questa è l'ultima occasione!!! Dì una sola parola e ferma tutto adesso!!! Io rimango inerte sorridendole in modo un po' ebete. Lei continua a guardarmi qualche secondo, poi si volta verso l'uomo, gli passa un braccio intorno ai fianchi, lui le appoggia un braccio sulle spalle e si avviano verso le dune. Il ragazzo mormora "Ora la porta tra le dune e se la scopa alla grande". I due risalgono la prima duna e scompaiono dalla vista. Il ragazzo mi fa: "So dove vanno, vieni con me". Li seguiamo tenendoci ad una cinquantina di metri sulla destra, saliamo sulla duna e ridiscendiamo subito dietro. Il ragazzo mi guida in una specie di tunnel formato da pareti di macchia mediterranea. Dopo un centinaio di metri mi dice di fare silenzio. Ci avviciniamo ad un muro di fitti vegetali, li scostiamo. Ad una trentina di metri Eleonora e Guido hanno già sistemato un asciugamano per terra in una piccola radura circondata da arbusti impenetrabili. Lui è in piedi, lei in ginocchio. Il cazzo dell'uomo è già nella bocca di lei. "Mortacci, che zoccola la tua donna!!!" mormora il ragazzo. La testa della mia fidanzata è immobilizzata tra le mani di Guido e lui la sta scopando lentamente in bocca, affondandole il membro fino in gola. Sto in deliquio, non posso fare a meno di masturbarmi guardando la scena già immaginata e desiderata mille volte nella mia mente. Il ragazzo mi si avvicina, allunga una mano e sostituisce la mia mano con la sua. Poi mi prende una mano e se la guida sul suo cazzo, non mi ero nemmeno accorto che lo aveva tirato fuori. Iniziamo a masturbarci a vicenda guardando Eleonora spompinare Guido. Non avevo mai preso in mano il cazzo di un altro uomo, ma la mia concentrazione è tutta per lei e non so nemmeno perchè permetto al ragazzo di interferire. Dico al ragazzo di fare lentamente altrimenti eiaculo troppo presto. Guido afferra Eleonora, la fa girare e la mette a pecorina sull'asciugamano. Le va dietro e affonda il membro dentro di lei in un colpo solo. "Quanto sei bagnata, troia", lo sento dire ad alta voce. Eleonora urla di piacere, mentre l'uomo la insulta ripetutamente, montandola senza ritegno. Il ragazzo vicino a me mi fa "Dai prendimelo in bocca, inginocchiati". E' un momento di abiezione totale per me, il piacere finora sconosciuto dell'umiliazione mi paralizza il cervello. Sono privo di volontà, inebetito. Mi inginocchio, la cappella del ragazzo preme sulle mie labbra, apro la bocca e la sensazione di un membro caldissimo mi riempie la cavità orale. Tengo passivamente il membro del ragazzo in bocca senza nemmeno cercare di succhiarlo, mentre ascolto il ritmico sbattere dei fianchi di Guido contro le natiche di Eleonora che geme sotto ogni colpo. D'improvviso sento un sapore acre e semisalato e la bocca piena, mi rendo conto che il ragazzo mi ha appena sborrato in bocca. Espello il membro ed inizio a sputare con fastidio lo sperma sulla sabbia. Mentre il ragazzo si allontana sento Eleonora strillare di piacere, un lunghissimo orgasmo miagolato mentre Guido continua a pomparla alla pecorina a ritmo indiavolato. Pochi istanti dopo lui estrae il membro dalla fica della mia fidanzata e la innaffia di seme tra le chiappe e sulla schiena. Faccio dietrofront e mi affretto a tornare al lettino sotto l'ombrellone. Dopo un quarto d'ora vedo Eleonora e Guido sbucare dalle dune. Si dirigono verso di me. Ad una decina di metri lei si separa da lui che si dirige al proprio asciugamano, e viene verso di me. "Amore, tutto a posto ora ti racconto...".
Sono sconvolto e turbato, sono successe cose molto al di là di ogni mia immaginazione. Fatico a riprendere il controllo di me stesso. Sono pervaso da un piacere abietto per le umiliazioni subite, sento il cervello che mi bolle letteralmente. Ho appena permesso ad un bastardo di scoparsi la mia donna e sia io che Eleonora siamo stati usati come due puttane. Eleonora è sdraiata vicino a me. "Amore mio vieni, abbracciami e baciami", mi sussurra. La abbraccio, la bacio teneramente, la stringo e le dico a bassa voce quanto la amo. "Devo dirti cosa è successo tra le dune, ma credo che tu lo immagini, no?". "Ti sei fatta scopare da quell'uomo, vero?". "Si, amore, mi ha scopata". "Glielo hai anche preso in bocca?". "Si...". Rimaniamo in silenzio a lungo. Non so se dirle che li ho seguiti e ho visto e sentito quasi tutto, non so se dirle che ho accettato la compagnia di un tizio che me lo ha messo prima in mano e poi in bocca. Non ho idea della reazione che avrebbe lei, ho paura che sia troppa la carne al fuoco. Mi riprometto di sondare il terreno e di dirle tutto in un secondo momento. Adesso è importante che io pensi a lei e al suo benessere e lasciare che lei si concentri su se stessa e sulle sue sensazioni. Io ora sono in secondo piano e va bene così.
"E' stato bello, ti è piaciuto farlo con lui?" le faccio. "Io ti amo da morire, lo sai questo, vero?" Le rispondo che lo so. "Si, amore, ho goduto in maniera incredibile con Guido". Io rimango zitto. Lei continua: "Ma io ora ti amo più di prima, e devo sapere se tu stai bene dopo quello che è successo. E' l'unica cosa che mi interessa al mondo, che tu ora stia bene." Ora io sono completamente perso in lei, succube ed adoratore della sua sessualità esuberante e finora per me sconosciuta. La sua testa è affondata nel mio collo, la abbraccio con tutta la tenerezza di cui sono capace. "Non sono mai stato tanto pazzo di te" è solo una delle innumerevoli frasi d'amore che le rivolgo e che accompagnano le mie prime corna.
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