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Io e Renato


di Membro VIP di Annunci69.it AlessandraRoma
30.01.2022    |    4.731    |    13 9.9
"Le sue dita mi artigliano le natiche, poi scostano le mutandine di pizzo, si fanno strada rapidamente ed arrivano al buchetto..."
Renato mica si chiama Renato, in realtà.
E' un iscritto VIP di A69 ed è probabilmente il mio frequentatore più assiduo.
Mi ha stimolata lui a buttare giù un racconto del nostro rapporto, con un occhio di riguardo alla sua privacy.
Renato vorrebbe proporsi alle coppie e rimane dell'idea che rendere noto sulla piazza virtuale la sua relazione sessuale con una trav come me possa compromettere le sue probabilità di essere scelto da una coppia, cosa che per inciso è accaduta assai raramente.

Da quanto tempo ci frequentiamo? Mmmmh, mi pare dai primi di dicembre. A sua detta sono la prima trav che ha incontrato, ma del resto sono parecchi a dire così, anche se non ho ragioni per non credergli. Renato è sposato ed ogni sera deve tornare a casa da una moglie tanto apprensiva e sospettosa quanto poco disponibile a letto, il che rappresenta un serio ostacolo alle sue possibilità di esprimere le proprie impetuose necessità sessuali. Io ovviamente riporto quanto lui stesso afferma.

Vicino alla cinquantina, un accenno di pancetta, non troppo alto, stempiato, ma allo stesso tempo discretamente dotato, molto resistente. Non stiamo parlando quindi di un Brad Pitt. Tuttavia Renato possiede in termini di carica sessuale, di fantasie e morbosità quello che un po' gli manca in termini di avvenenza fisica.

Quando mi ha contattata si è presentato in maniera educata, chiedendomi prima il permesso di potersi esprimere liberamente. Ottenutolo, non ha esitato a chiedermi quanto mi sento troia, parametro per lui assolutamente determinante. Alla mia risposta affermativa che, a quanto pare, lo ha pienamente rassicurato, è seguita un'esplicita dichiarazione di apprezzamento del mio culo ed una richiesta di incontro. Ritengo di potermi fidare di lui, pertanto lo invito direttamente a casa.

Lo aspetto in piedi nel mio salotto dopo avergli lasciato la porta aperta. Entra, mi squadra un attimo. Con i tacchi sono circa quindici centimetri più alta di lui. Generalmente quando incontro un maschio per la prima volta c'è una stretta di mano e un bacetto sulla guancia, poi faccio strada e porto il mio ospite nel salone al piano di sotto, dove ho i divani, gli offro da bere, si chiacchiera un po', ci si conosce e poi...

Con Renato non è andata così. Mi si avvicina, si accosta a me ed affonda subito le mani sotto la minigonna. Mormora qualcosa sulle mie gambe che sono proprio come appaiono nelle foto. Le sue dita mi artigliano le natiche, poi scostano le mutandine di pizzo, si fanno strada rapidamente ed arrivano al buchetto. Gli dico che si sta comportando veramente come un porco e a queste parole lui ansima, mi fa girare su me stessa e affonda completamente due dita nel mio ano, iniziando a pistonarlo con decisione. Mi viene naturale appoggiarmi al tavolo per porgergli il posteriore e favorire così le sue manovre. Comincio ad eccitarmi anche io. Renato passa ad inserire tre dita ben insalivate, mentre con l'altra mano si sbottona la patta dei pantaloni per estrarre il cazzo già in completa erezione, ben dimensionato, con una grossa cappella turgida.

Mi dice che sono una troia da bordello e mi apostrofa con altre amenità, mi toglie le dita dal culo e mi costringe ad inginocchiarmi. Mi ritrovo la sua cappella che preme prepotente contro le mie labbra, apro la bocca e la accolgo. Renato mi affonda brutalmente il cazzo fino in gola, mi soffoca con cinque o sei affondi decisi, poi lo tira fuori e muggendo di piacere mi scarica sul viso una quantità industriale di sperma. Faccio in tempo a mettermi le dita sugli occhi e a chiudere la bocca. Mi ritrovo completamente imbrattata da una serie di getti di sborra sui capelli, sul naso, sulle guance, sulle mani. L'ultimo fiotto lo ricevo sulle labbra chiuse. Questa massa esagerata di sperma inizia a colarmi su mento, gola, ad impastarsi sulla camicetta e sui reggiseni. Un autentico disastro.

Lui si siede ansimante su una sedia, io corro al bagno a darmi una sistemata. Prendo un asciugamani e tampono la situazione. Perfino la minigonna è bagnata da qualche schizzo. Mi lavo la faccia, ma è necessario cambiarmi. Il trucco è completamente andato, tutto da rifare. Dentro di me non sono molto soddisfatta, penso ma guarda questo stronzo come mi ha combinata, ora sicuramente prende e se ne va, magari senza nemmeno salutare e non si fa più rivedere.

Torno in salone, lui ancora seduto sulla sedia. Gli dico che ho bisogno di sistemarmi e cerco di capire le sue intenzioni. Renato si alza, mi si avvicina e senza parlare mi prende il viso tra le mani, mi bacia sulle labbra. Sono stupita, lo lascio fare. Mi ritrovo la sua lingua che mi entra in bocca, un bacio intenso e molto dolce. Gli dico che se vuole rimanere io prima ho bisogno di cambiarmi. Mi risponde che rimarrebbe con me per sempre, suscitando la mia genuina ilarità.

Lo porto di sotto e lo faccio accomodare sul divano, gli verso da bere. Lui si accende la tv e mi dice di fare con comodo. Vado in camera da letto, mi tolgo la camicetta zuppa di sperma, reggiseni, minigonna. Pure sulle autoreggenti c'è qualche macchia umida, che razza di fontana quest'uomo. Faccio un fagotto e butto tutto nella lavatrice. Mi concedo una bella sciacquata nella doccia, poi con calma mi massaggio il corpo con una crema profumata, indosso un paio di autoreggenti pulite, altra camicetta e altra minigonna. Cambio parrucca indossandone una con i capelli un po' più corti, mi rifaccio il trucco. E' passata quasi mezzora quando torno dal mio ospite. Mi accomodo sul divano vicino a lui e Renato si rivela un conversatore molto piacevole. E' interessato a me, mi chiede tante cose della mia vita, mi parla della sua. Mi racconta di sua moglie, dei problemi del suo matrimonio non felicissimo.

Poi mi ritrovo la sua mano che inizia ad accarezzarmi le cosce. Mi dice che si trova bene con me, non lo avrebbe mai creduto. Mi si avvicina e riprende a baciarmi dolcemente, accarezzandomi dappertutto. Gli dico che Mr Hide si è ritrasformato nel buon dottor Jekyll e lui ride di gusto. Mi chiede se possiamo spostarci in camera da letto. Lo prendo per mano, lo porto sul lettone matrimoniale. Renato mi riempie di attenzioni, passiamo almeno mezzora a baciarci appassionatamente e languidamente. Lui incolla la sua bocca alla mia, le nostre lingue giocano intrecciandosi, siamo entrambi in deliquio. Poi lui si riscuote, mi chiede un preservativo. Ne scarto uno, gli prendo il membro tra le labbra, è di nuovo durissimo, lo lecco con devozione. Lui indossa il preservativo, mi sale sopra delicatamente posizionandomi alla missionaria. Io intreccio le gambe attorno al suo corpo, lui mi penetra prima dolcemente, poi con decisione. Ma lo fa con garbo, sempre con la bocca incollata alla mia. Stiamo facendo l'amore come una coppia di fidanzatini. Il suo cazzo piantato dentro di me mi procura un intenso orgasmo anale. Credo che il nostro amplesso sia durato circa mezzora, poi il ritmo della scopata si impenna bruscamente. Dopo un minuto di martellamento Renato mi viene dentro, con foga, mordendomi bocca, labbra, collo. Quando estrae il preservativo dal mio culetto lo vedo bello gonfio di latte caldo. Ne ha di ormoni il buon Renato.

Così è iniziata la nostra relazione.
Da quel giorno non c'è mattina che non trovo il suo buongiorno su whatsapp.
La frase "sei la mia troia" è immancabile.
Non passano mai più di due o tre giorni senza che lui mi chieda un nuovo incontro.
Io per mia natura tendo ad incontrare quando ho molta voglia, nelle fasi di picco ormonale a cui magari seguono giorni in cui mi sento più tranquilla e preferisco starmene rilassata. Quindi alla fine della fiera non lo accolgo in casa mia più di una volta a settimana.
E poi...
Beh, racconterò l'evoluzione del nostro rapporto nel seguito, prossimo venturo...
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