Racconti Erotici > Gay & Bisex > LA TROIA CHE SONO (terza parte)
Gay & Bisex

LA TROIA CHE SONO (terza parte)


di gianfrancesco
04.03.2023    |    4.493    |    7 9.3
"Il cazzo mi faceva male, intanto sentivo che Sonia godeva, ed allora affondo i colpi di lingua finchè mi scoppia in bocca un terremoto di goduria..."
Io e Mario eravamo appagati, invece Sonia ci aveva solo dato piacere ma non aveva ancora avuto la sua dose di godimento.
E non sembrava per nulla quella che lasciava perdere.
Comincia a baciucchiare il cazzo di Mario, semimorto, ma sotto i colpi della lingua di Sonia riprende vigore.
Piano piano diventa duro e lei lo prende in bocca a dovere per metterlo in condizione di farsi scopare.
Dopo alcuni minuti era pronto e Sonia si mette a cavalcioni e si impala.
Lui la comincia a scopare, lei sembrava indemoniata, su e giù.
Anche il mio cazzo comincia a scaldarsi, si comincia a indurire, comincio a menarmelo.
Sonia comincia a mugolare ed a incitare Mario a scoparla di brutto, intanto mi guarda mentre mi sego.
Mi fa avvicinare e mi dice: "massaggiami un po le tette, ho voglia di sentire le tue mani addosso".
Come dire di no? Insomma, la danza la conduceva lei, era una donna che dominava Mario ed ora anche me.
Non mi feci pregare, la accarezzai e poi guardandola, mi avvicinai con la bocca e le baciai il seno,
Da parte di Mario oramai ero più che sicuro che non avrebbe aperto bocca, quindi accettavo tutto quel ben di Dio con gioia.
Mario durava abbastanza, Sonia sembrava sul punto di godere, infatti dopo un po inarca la schiena e gode.
Abbraccia suo marito e si stende sul letto.
Stiamo tutti e tre sul letto, in completa apatia.
Passano una ventina di minuti, poi Sonia si alza e ci dice anche a noi di alzarci.
Comandava di brutto e noi, come alunni eseguivamo.
Andiamo prima in bagno a rinfrescarci e poi in salotto.
Poco dopo arriva Sonia con delle fette di torta e delle spremute di arancia.
Divoriamo tutto in un battibaleno, ci guardiamo e sorridiamo.
Parliamo un po di noi, dei nostri lavori e delle nostre famiglie come dei vecchi amici.
Naturalmente sempre nudi ma ormai non c'era più nessun problema.
Sonia ritorna in cucina e come una perfetta padrona di casa ritorna dopo con il caffè.
Finita la ricreazione tutti e tre avevamo ancora voglia di ritornare sul letto, ed infatti senza neanche dirlo ci dirigiamo verso la camera da letto.
Ci stendiamo sul letto, ed allora io, che avevo notato dei bei piedi di Sonia, le chiedo se posso baciarli.
Sempre stata una mania, baciare, succhiare i piedi delle donne, naturalmente se ben curati.
Comincio a baciare i piedi, con le mani accarezzo le gambe, gradisce.
Mario mi viene dietro e comincia con la lingua a inumidire il culo.
Il porco mi voleva scopare nuovamente, ed io non mi sarei di certo opposto.
La sua lingua mi piace, adesso comincia anche con le mani, intanto io continuo a baciare Sonia ed accarezzarla, mi prende una mano e l'avvicina alla figa.
Insomma, voleva che gli toccassi la figa, detto fatto, la zoccola era già un lago, con le dita delicatamente gli tocco il clitoride, ha un sobbalzo, è eccitata.
Intanto Mario continua ad armeggiare con il mio culo e mentre sono a pancia in giù mi appoggia il cazzo e spinge per entrare.
Sollevo un po il culo per agevolarlo e contemporaneamente lavoro Sonia con le dita.
Ma non le bastavano le dita, scende con il bacino e avvicina la figa alla mia bocca.
Non aspettavo altro. Baciare la figa così bagnata, piena di umori era meraviglioso.
Intanto Mario me lo aveva schiaffato tutto dentro, muovevo il culo in su per prenderlo meglio, e baciavo la figa come non mai.
Il cazzo mi faceva male, intanto sentivo che Sonia godeva, ed allora affondo i colpi di lingua finchè mi scoppia in bocca un terremoto di goduria.
Mi mette le mani sulla testa e fortemente la spinge verso la figa, quasi soffoco, poi godendo allenta la presa.
L'avevo fatta godere ed ora io mi godevo il cazzo di suo marito.
Mai mi sarei aspettato da questo incontro.
Penso già alla prossima volta che ci vedremo, sicuramente ci vedremo, ed allora farò di tutto per scopare Sonia.
Intanto Mario mi stantuffa tanto.
Sonia si riprende dal godimento e vuole essere ancora una volta a dirigere.
Fa uscire Mario e mi fa mettere a pecora.
Mario in un attimo mi ricomincia a scopare.
Sonia viene davanti e si avvicina al mio cazzo.
Ora capisco, vuole prenderlo in bocca. Ancora una volta marito e moglie mi mettono in mezzo ed io non mi faccio pregare da quella troia che sono.
Mario ancora una volta dimostra la sua resistenza e dopo una bella monta mi scarica la sua dose di sborra, ovvero la sento dal calore del preservativo.
Intanto anche io sto per venire, avverto Sonia, lei non da peso alle mie parole, vuol dire che vuole che gli sborri in bocca.
Vengo come non mai, non ricordo mai un pompino cosi.
Oramai esausti ci rilassiamo nel letto.
Sonia ci abbraccia entrambi e poi esclama: "siete proprio due bei maiali, i miei due bei Maiali".
Una sonora risata sancisce di fatto la riuscita dell'incontro e l'inizio di un rapporto duraturo nel tempo con tante altre belle scopate.

Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA TROIA CHE SONO (terza parte):

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni