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Gay & Bisex

il pilota (seconda puntata)


di gianfrancesco
30.03.2023    |    7.887    |    9 9.8
"Comincio dalle gambe, salgo sui coglioni, poi gli alzo le gambe e gli infilo la lingua in culo..."
Conosciuto questo pilota, per farla breve, siamo finiti a casa mia, e l'ho inculato per bene.
Come raccontavo quasi quasi era lui a scopare me.
Spingeva con quel suo bel culo, mi incitava a rompergli il culo ed io lo insultavo e spingevo sempre di più.
Insomma una bella cavalcata. Mai avrei pensato di concludere la serata così.
Mi chiede che ora è, ed io gli dico: "non vorrai andare via ora, che ci stiamo divertendo, o non ti piace?".
"Cazzo se mi sto divertendo, mi hai aperto come un libro".
"Però, in albergo dedicato al personale, ci sono delle regole, ed una di queste è rientrare per l'una".
"Peccato, speravo di montarti tutta la notte, io domani non lavoro".
"Si potrebbe fare una cosa, vieni tu in albergo".
"E la faccenda non ti può mettere in soggezione con gli altri?".
"L'altra regola è che non possiamo avere visite, ma io so come fare".
"Conosco un portiere, che qualche volta mi ha montato, ed ho modo di fare entrare persone da un altra entrata".
"Ma ti ha montato li in albergo?".
"No, no, mai li, lui ci tiene al suo posto, a casa sua".
"Ora lo chiamo, e se a te va bene andiamo li, puoi stare quanto vuoi, ed uscire allo stesso modo che sei entrato".
Chiama il suo amico, era di turno, e si mette d'accordo.
A quel punto, ci mettiamo in ordine, andiamo a mangiare e bere qualcosa in un pub e poi in albergo.
Tutti e due avevamo ancora voglia.
In macchina nel tragitto allunga una mano e sente il mio cazzo duro, ed allora dice: "cazzo, sei un toro da monta, ed io sarò la tua vacca".
Arriviamo in albergo, seguo le sue indicazioni ed in breve sono nella sua camera.
Una bella camera con tutti i comfort, compreso un bel letto, direi un po più grande del solito letto singolo.
Non perdiamo tempo, ancora vestiti ci baciamo, ci abbracciamo.
Poi mi fa sedere sul letto, si inginocchia e comincia a farmi un meraviglioso pompino.
Con le mani, delicatamente, gli do i tempi, è una vera zoccola del pompino.
Pompa sempre più forte ed in breve gli sborro in bocca.
Beve tutto senza perdere una goccia.
A vederlo penseresti che si scopi tutte le donne, invece fa dei pompini meravigliosi.
Gli chiedo se va a letto anche con le donne e mi dice di si.
Senza nessun problema.
Allora mi dice della sua fantasia, ovvero essere scopato da una donna.
"Da una trans?", dico io.
"No, una donna, con lo strapon".
"Con le trans non sono mai stato, non mi attira tanto l'idea".
Intanto che il mio cazzo riprenda vigore ci distendiamo sul letto e lo bacio.
Comincio dalle gambe, salgo sui coglioni, poi gli alzo le gambe e gli infilo la lingua in culo.
Gode come una troia, si bagna tutto. Vuole essere chiavato, io non sono ancora pronto e continuo a martellarlo con la lingua.
Mi supplica di farlo godere, e cosi prendo il suo cazzo in bocca, si era indurito come il marmo.
La lingua nel culo lo aveva eccitato da morire.
Non ci vuole tanto, gode come non mai.
Prendo delle gocce di sborra, gliele metto in culo, e comincio a scoparlo, anche se ancora non ero nel massimo dell'erezione.
Era messo sulle ginocchia, alla pecorina, scopo lentamente, non avrò problemi a durare, visto che ero venuto da poco.
Mi dice che vuole vedermi in faccia mentre lo apro ed allora si impala sul mio cazzo, faccia a faccia con me, e mi bacia, mentre sale e scende dal mio cazzo.
Lo scopo per una mezz'ora buona, sembra insaziabile, oramai stanco godo, una bella scopata.
Nella camera aveva una macchinetta del caffè, lo prendiamo doppio tutti e due, poi ci laviamo un po, e sul letto parliamo.
Gli chiedo del portiere, io da dove sono entrato non l'ho visto.
Mi dice che è un po più grande di noi, sui 50 anni.
E' sposato, tutto di nascosto dalla moglie gli piace farsi qualche culo.
Aveva un orto con annesso capanno, molto ben sistemato, con tanto di bagno ed una brandina, dove d'estate si riposava dopo aver lavorato nell'orto.
Era un posto tranquillo, lontano da occhi indiscreti, anche la macchina la lasciavi sulla strada e poi con una stradina arrivavi nell'orto.
Ogni tanto vado a trovarlo e mi da una bella spazzolata.
Questi discorsi mi fanno venire in mente una mia fantasia, ovvero fare sesso in tre.
Non mi era mai successo, e volevo provare, solo che ci volevano le persone giuste.
Ci penso un po e poi glielo dico.
Anche lui non aveva mai avuto un esperienza a tre e dopo tutto gli sembrava una bella idea.
Avrebbe parlato con il suo amico, che si chiamava Carlo e se era d'accordo si poteva fare.
"Ma tu, te lo sei mai scopato?".
"No, no, lui vuole solo chiavare, penso proprio non gli piaccia prenderlo in culo, come te, d'altronde".
"Va bene, al momento poi vedremo, intanto bisogna vedere cosa ne pensa".
Gli manda un messaggio e gli chiede se si possono vedere tre due giorni al solito posto, come al solito.
Lui gli risponde che va bene, e rimangono d'accordo cosi.
"Glielo chiedo, e vediamo cosa dice, mal che vada, mi da una ripassata al momento".
Riprendiamo con minor vigore i nostri giochi, ci accarezziamo, ci baciamo, abbiamo una bella intesa.
"E tu, non hai mai pensato a prenderlo nel culo, sai che bello", mi dice.
"Per ora no, ma se decido te lo offro a te".
Si accontenta di questa timida promessa, ci facciamo un ultimo 69 e concludiamo la serata.
Esco da dove sono entrato, chiamo un taxi e ritorno a casa.
Sono stanco ma molto soddisfatto.
Mai mi era capitato una serata così.
Se poi si concretizzasse l'incontro a tre avrei fatti bingo.
Passa qualche giorno e mi chiama.
"Il mio amico dice che si potrebbe fare, dice se una sera andiamo a prendere una birra assieme e cosi intanto ci conosciamo".
"Perfetto, va bene, ditemi voi ora e posto, io non ho impegni con nessuno".
"Facciamo cosi, una sera ti vengo a prendere e ci vediamo con lui".
La sera stabilita mi viene a prendere in macchina ed andiamo in un locale appena fuori città, dove ci aspettava Carlo.
Un bell'uomo, brizzolato, con due baffetti da furbetto.
Ci presentiamo, poi in un tavolo un po defilato beviamo le nostre birre accompagnate da stuzzichini.
Inizialmente un po di imbarazzo si sentiva nell'aria, poi comincio io a parlare.
"Allora, inutile girarci attorno, siamo qua solo per conoscerci e vedere se possibile realizzare le nostre fantasie, insomma le nostre porcate".
"Si, si", risponde Carlo, "a lui gli piace tanto il cazzo ed a noi tanto il culo, mai fatto a tre, però vedendoti per me va bene".
"Anzi, mi dispiace che è buio e da me ora non è consigliabile andare, intanto la stradina è buia e poi la luce nel capanno di sera non va bene".
Io già carico come una molla, "che problema c'è, casa mia è illuminata, pulita e pronta".
Sembrava che i due non aspettassero altro.
Terminiamo di bere e ci diamo appuntamento a casa mia.
Carlo sarebbe venuto con la sua macchina e noi due assieme.
Arriviamo, posteggiamo e saliamo in casa.
Per fortuna nel pomeriggio era venuta la signora a pulire e quindi è tutto in ordine comprese le lenzuola pulite.
"Questa sera non ho fretta", dice Livio, domani sono in pausa, e non ho problemi.
"E tu Carlo?", dico io.
"Sono a vedere la partita da un collega".
"Te la faccio vedere io la partita", dice Livio e con la mano tocca il pacco di Carlo.
Avevo messo le luci a bassa diffusione, avevo acceso delle candele profumate, avevo aperto una bottiglia speciale di cognac che mi avevano portato dalla Spagna, insomma c'erano le premesse per un incontro eccitante.
Sorseggiamo il cognac sul divano, avevamo messo in mezzo Livio, d'altronde era lui il festeggiato...
Prendo l'iniziativa, allungo una mano sul cazzo di Livio, è già un po duro, lo accarezzo sopra i pantaloni, poi gli dico di toglierseli, e comincio io.
Passato il primo attimo di imbarazzo anche per Carlo, ci spogliamo, cominciamo ad armeggiare con le mani.
Sembrava ci fossero delle piovre.
A me andava l'idea di condurre il gioco ed allora dico: "Tu adesso sei la nostra troia, e quindi ti devi comportare da troia, mettiti in ginocchio ed assaggia i gelati, e poi ci dici".
Non se lo fa ripetere, si inginocchia e comincia a prendere in bocca i nostri due cazzi, alternando.
Questo l'inizio di una bella serata/nottata, che riserverà parecchie sorprese.
Riposate le mani per la prossima puntata.








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