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come sono diventato cornuto e contento (terzo tempo)


di gianfrancesco
06.06.2022    |    9.225    |    5 9.7
"Per Fabio sarebbe stato un grosso regalo, sinora non glielo aveva ancora succhiato..."
Ho cominciato a fare sesso con Carlo, poi con Fabio, poi con Clara ed ora tutti assieme con mia moglie Marcella e forse anche Carlo, nella parte di solo prendente.
Raggiunto il nostro scopo, mio e di Fabio e Clara, avremmo fatto un incontro di sesso a quattro.
Praticamente uno scambio di coppia, ed in quel momento sarei diventato, a tutti gli effetti, cornuto e contento.
Oramai ero convinto anche io, ancora mi mancava il respiro al pensiero che Fabio scopasse mia moglie, ma avrei avuto il mio tornaconto, e nonostante non fossi felice ma quello era.
Dovevamo organizzare tutto per bene, mettere Marcella a suo agio, noi altri tre avevamo già scopato, e poi eravamo più maiali.
Fu deciso per un sabato sera, nella casa di Fabio e consorte, bella, isolata, lontana da occhi indiscreti, e con tutte le comodità.
Io e Fabio volevamo evitare di fare cucinare le donne, le avremmo semmai cucinate noi, e quindi abbiamo pensato di ordinare tutto in un posto dove erano bravi, avrebbero portato tutto loro, a noi restava solo di pagare e mangiare.
Per le bevande ci avevamo pensato noi, bollicine, qualche birra ed il solito inarrivabile Passito siciliano.
Arriva il sabato designato, i bambini erano già dai nonni dalla tarda mattinata ed a noi non restava altro che prepararci.
Marcella era nervosa, pensavo poi che all'ultimo non avrebbe accettato, non l'avrei mai forzata, mai e poi mai.
Mi avvicino mentre si prepara, la abbraccio, la bacio sulla nuca, e lei si rilassa tra le mie braccia.
"Facciamo come vuoi tu", le bisbiglio.
"Se non te la senti, lasciamo andare tutto, passiamo la serata lo stesso assieme, come promesso, senza forzature".
"Ti amo, mi fido di te".
Mi bacia con passione.
Mi sono sentito un verme.
Finiamo di prepararci ed andiamo.
Ci eravamo preparati molto bene, lei si era fatta la ceretta, mi sono accorto, ed aveva indossato un intimo provocante.
Mano nella mano andiamo in macchina ed in poco tempo siamo a destinazione.
Ci accolgono sorridenti, ci scambiamo un bacio di saluto, ci accomodiamo.
Avevano preparato un buffet-aperitivo, non perdiamo tempo e pacciughiamo un po.
Qualche calice di bollicine, insomma eravamo tutti e quattro apparentemente calmi ma in realtà un po nervosi.
Per me e Marcella era la prima volta, e saremmo stati entrambi nelle braccia di un altra persona.
Un giro nell'orto, ed intanto si stava facendo l'ora di arrivo della cena ordinata.
Puntuali arrivano, tutto ben confezionato, avevamo già pagato, lasciano tutto e vanno via.
Ci accomodiamo a tavola, incominciamon a mangiare, si parlava del più e del meno, e Clara, per togliere tutti dall'imbarazzo entra a piedi uniti sull'argomento.
"Mangiamo e beviamo per bene, che dopo ci sarà un dolce, un dolce meraviglioso, mai mangiato prima".
"Proprio così", risponde Marcella, "le novità solitamente sono sempre belle, e questa dovrebbe essere così".
Alzo il bicchiere e facciamo un brindisi.
"Alla nostra bella amicizia, sempre più intensa", dice Fabio.
Tutti eravamo consapevoli di quello che doveva succedere dopo, a Fabio e Clara brillavano gli occhi, io guardavo Clara e pensando a quello che era successo giorni prima, mi viene il cazzo duro.
Avevamo azzeccato la cucina che ci aveva portato la cena. Tutto molto buono, cucinato con molta dovizia di particolari.
Un po speziato, in alcune pietanze, ma tutto ottimo.
Ceniamo molto in armonia, non ci facciamo mancare il bere, scelto da Fabio, con molta cura.
Conversiamo amabilmente, nell'aria si sente qualcosa, noi siamo finti incuranti di ciò, ma sappiamo benissimo dove ci avrebbe portato il dopocena.
Terminata la cena con un'ottima torta gelato, questa scelta da Clara, ci avviamo verso il giardino.
Nello stesso giardino, era stato ricavato uno spazio, sotto un pergolato, con divanetti, poltrone e persino un dondolo.
In mezzo un bel tavolo, a lato una credenza di una volta, e sopra la stessa, una macchinetta del caffè.
Clara ci serve il caffè, poi si siede e lo prende anche lei.
Ritira le tazzine e capisce che era arrivata l'ora dell'amore...
Con noncuranza si avvicina a me, mi mette le mani sui capelli, e mi da un sonoro bacio su una guancia.
Era il segnale che tutti, o quasi tutti, aspettavamo.
Marcella mi guarda quasi impaurita, io con gli occhi la tranquillizzo.
Clara ormai era lanciata, si siede sulle mia gambe, mi prende la testa e mi bacia.
Mi bacia proprio, senza se e senza ma, un lungo bacio.
Io che potevo fare, la bacio anche io con trasporto.
A quel punto Fabio si avvicina a Marcella, le prende una mano, la bacia, ed allora lei lo accarezza.
Da quel momento non guardo più nulla, mi lascio andare e con le mani frugo tutto, a cominciare dal seno, la schiena, il culo.
Eravamo partiti, ma ora si doveva fare sul serio.
Clara mi prende per una mano, mi porta verso la casa, lo stesso fa Fabio con Marcella.
Entriamo in casa, Clara dice che ci dovevamo preparare, e cosi, andiamo ognuno nella propria stanza.
Io e Marcella in quella degli ospiti e loro nella sua.
Sul letto la streghetta ci aveva fatto trovare l'abbigliamento adatto alla serata, per tutti e due.
Ci rinfreschiamo un po, e poi ci avviamo verso la loro camera, mano nella mano.
Anche loro indossavano abiti uguali ai nostri. Aveva fatto tutto per bene.
Mi fa sedere sul letto, mi toglie prima la maglietta, poi i pantaloncini, ed infine in ginocchio, mi sfila le mutande.
Lui era già bello dritto, eretto come un siluro.
Non ci pensa un attimo e lo mette tutto in bocca.
Sono preso da mille emozioni, più della prima volta, con l'occhio vedo invece che Marcella aveva preso Fabio per una mano e lo stava portando verso l'altra stanza.
Evidentemente non era ancora pronta a farsi vedere da me tra le braccia di un altro, pur facendolo in un altra stanza.
Capivo benissimo.
Un effetto lo avrebbe sicuramente portato. Clara con Fabio nell'altra stanza avrebbe dato il meglio di sè.
In effetti mi sussurra nell'orecchio: "ora ti faccio morire, ma mi raccomando, tanto cazzo e duro duro".
Una vera zoccola, cosa potevo volere di più?
Si gira, e mi posiziona la figa in faccia, cosa posso fare se non mangiarla?
Mi pompa come una dannata, con le mani le indico di rallentare per non finire in fretta, rallenta, accelera, una vera maestra del pompino.
Mi strazia dal piacere, ma anche io gliela mangio, continua a godere e a bagnarsi, freme, sobbalza, ed alla fine sto per venire.
Gli faccio capire che sto per godere, aumenta il ritmo, non molla la presa, penso allora che voglia essere sborrata in bocca.
Così è infatti. Non mi tiro indietro, gli vengo in gola come una frustata, ingoia tutto ed intanto gode assieme a me.
Penso a cosa starà succedendo nell'altra stanza, mia moglie non amava tanto i pompini, ma essere presa alla pecorina si...
Ritorno presente, accarezzo Clara, la bacio con dolcezza, ci facciamo due coccole, nel mentre il cazzo si dovrebbe riprendere.
Passa un venti minuti ed infatti ritorna presente, viene lavato e pulito con la bocca da Clara, ed allora lei mi dice che vuole essere chiavata.
Le chiedo se voleva esaudire il mio sogno di incularla, lei mi dice che gode troppo in quel modo, e che mi darà il culo nella "nostra" casa.
Ovvero, la casa dell'amica.
Ci eravamo già messi d'accordo che ci saremmo visti almeno una volta in settimana, sfidando il buon senso, con la paura di essere beccati, ed allora sarebbero stati cazzi amari.
Allora la faccio sedere sul cazzo, abbracciata a me, la scopo e la bacio in bocca, lei dondola, spinge, si alza e si abbassa, una vera tortura del piacere.
Per fortuna avendo goduto prima, duro un po, la signora sembra apprezzare, non gli basta mai, mi bacia, mi mordicchia l'orecchio, mi sussurra parole dolci e poi sconce.
Andiamo avanti per un bel po, poi come per magia, godiamo all'unisono, un meraviglioso godimento, e debbo dire tra me e me, che chiava meglio di Marcella.
Cosa starà facendo invece la mia dolce mogliettina?
Penso che non essendoci io un quella stanza si sarà lasciata andare ed avrà preso anche lei il suo bel cazzo di Fabio, e con cognizione di causa, posso dire, un gran bel cazzo.
In quel momento proprio, confesso, lo avrei preso per bene anche io il cazzo di Fabio e sicuramente anche lui il mio.
Ancora un po di tempo e forse saremmo arrivati a mostrarci completamente nelle nostre perversioni, tutt'al più, un altra partita da Carlo!
Rimaniamo ancora un po abbracciati, poi decidiamo di andare da Fabio e Clara.
Li troviamo anche loro che parlottavano, nudi.
"Bene", dicono, "possiamo rimetterci in sesto e fare uno spuntino, dopo tutti gli sforzi", e giù una risata.
Decidiamo con Marcella di fare la doccia assieme, ci coccoliamo, lei era pronta a raccontarmi ed anche a sapere.
Lo faremo dopo.
Ci mettiamo un accappatoio, torniamo in veranda, il tempo è buono, nonostante l'ora tarda, non fa freddo.
Mangiamo ancora qualcosa, io e Fabio beviamo una birra, le donne avanti a bollicine.
Poi ancora un caffè e poi attorno al tavolo ognuno racconta.
Inizia Marcella: "all'inizio mi sembrava una pazzia, ero preoccupata, volevo rinunciare, poi visto che anche Paolo era d'accordo sono voluta andare avanti.
Ora posso confessarlo, molto bello, Fabio molto galante a capire la mia difficoltà ed essere paziente, comunque mi ha scopato e mi ha fatto godere. Ora l'ho detto".
Rispondo subito io: "e brava la mia mogliettina, si è fatta scopare da un uomo e gli è anche piaciuto".
L'abbraccio e la bacio.
"Eravamo d'accordo e va bene cosi, d'altronde io e Clara non ci siamo raccontate le barzellette, abbiamo scopato come ricci".
Interviene Clara e chiude il discorso: "bene, mi sembra che ognuno abbia avuto la sua parte e non cisono lagnanze, vero?".
"No, no", ribadisce Fabio, possiamo continuare e magari fare anche delle varianti".
"A cosa stai pensando, brutto maiale?", dice Clara.
"Niente per ora, nel caso ve lo dirò".
Rimaniamo tutti in attesa, ma io avevo capito cosa voleva.
Lo guardo, capisce, non si puà proprio, gli faccio capire.
Il maiale voleva farmi un pompino e magari farsi inculare, ma ancora era troppo presto.
Lasciamo stare tutto e pensiamo di riposarci un po.
Più tardi avremmo ancora fatto sesso, e questa volta nella stessa stanza, così mi aveva promesso Marcella.
Stiamo un'ora in camera nostra, solo baci e carezze, in realtà volevo scopare, ma ancora il cazzo non era pronto, quella sera era stato chiamato ad un lavoro impegnativo.
Arriva la dolce Clara, entra in camera, si mette sul letto, stuzzica un po Marcella, la bacia su una guancia, la accarezza.
"Non dirmi che anche tu vuoi farti Marcella", dico io.
"Perché no?", ribadisce, "se lo vorrà me la farei volentieri".
"Allora vuoi dire che lo hai già fatto con altre donne", dice Marcella.
"Si, qualche volta, ed anche con molto piacere, e se ptoprio vuoi sapere tutto, anche a Fabio piacciono gli uomini".
"Ed io che pensavo che queste cose fossero solo nei film al cinema" dice Marcella.
"Siamo una coppia libera, ma non vuol dire che andiamo a letto con cani e porci, selezioniamo i nostri amici, come voi".
"Bene", dice Marcella, "ognuno è libero di fare quello che vuole, se sono tutti d'accordo, e qui lo siamo tutti".
"Brava", risponde Clara, "e se un domani vuoi provare con me, nessuna difficoltà".
"Per oggi penso che basti", ma nel caso so che tu ci se, eccome se ci sei.
Finisce con un tenero abbraccio e prendendoci per mano ci porta nell'altra stanza.
Il televisore era acceso, naturalmente con un porno, era una specie di orgia, uomini e donne, un bel miscuglio.
Ci n mettiamo sul letto, Clara mi si avvicina, va dritta al cazzo, e come inizio, sempre allo stesso modo, comincia a farmi un pompino.
Fabio e Marcella si avvicinano a loro volta, Fabio comincia a mangiare Marcella, va dritto al seno, lo bacia, lei era molto sensibile li, lui deve averlo capito, e lei comincia a gemere di piacere.
Mentre i due erano intenti a toccarci e spompinarci, noi due ci avviciiamo e ci baciamo.
Marcella mi dice piano che me lo prenderebbe in bocca volentieri, ma Clara non molla l'osso, ed allora io, in quel momento proprio cornuto e contento, le suggerisco di farlo con Fabio.
Per Fabio sarebbe stato un grosso regalo, sinora non glielo aveva ancora succhiato.
Mi guarda stupita, pensa che oramai mi sono perso del tutto, ma siccome aveva voglia, vedendo Clara, e lentamente va a prendere il cazzo di Fabio in bocca.
Lui esclama: "pensavo non l'avresti mai fatto, mi fai proprio felice".
Le due donne pompano, Marcella non mi sembra da meno di Clara, io sono quasi arrivato, pensavo che anche questa volta Clara avesse ingoiato tutto, invece con una mossa a sorpresa si toglie dal mio cazzo, e porto lo stesso verso la bocca di Fabio, che non si fa pregare e questa volta è lui ad ingoiare la mia sborrata.
Nel frattempo Fabio sta per godere e ricambia il favore a Clara e lei lo prende in bocca e beve il seme di suo marito.
Marcella guardava esterefatta.
Non capiva un cazzo. Sicuramente pensava che tra moglie e marito non avevano limiti.
Rimaniamo strafatti sul letto per un bel po.
Dopo un po andiamo a letto.
Io mi addormento quasi subito, come al solito.
Dormo bene, e dopo tanto, almeno cosi mi sembra, scorgo una leggera luce che filtra dalle persiane.
Vado a fare la doccia, sto attento a non svegliare Marcella, e con l'accappatoio vado in cucina.
Manco a dirlo, Clara era già là, mi accoglie con un tenero bacio, sembrava un innamorata.
Mi fa un caffè, uno anche per lei, prendiamo il caffè e poi andiamo in giardino.
Una breve passeggiata nell'orto, bello, curato, con ogni genere di ortaggi e frutta, che tutte le volte ci donavano.
Mi prende per mano, come due innamorati, un po nascosti dalle piante, mi bacia, non teneramente, ma un bacio passionale.
Mi mette le braccia al collo e mi dice: "bada a te, non ti voglio perdere di vista, voglio scopare con te almeno, almeno, una volta in settimana, non mi deludere".
La bacio e le prometto che ci sarò sempre per lei, ma che dobbiamo stare attenti e qualche volta lo faremo allapresenza dei nostri coniugi.
"Si, si, ma quello fatto a casa nostra è più bello".
Torniamo a casa, i due si erano alzati, facciamo una ricca colazione e dovremmo prepararci , ma i due , marito e moglie, sembra abbiano una sorpresa.
"Vogliamo concludere il nostro primo incontro, con un gioco, che facciamo spesso, e che ci farebbe piacere farvi vedere".
Non possiamo e non vogliamo essere scortesi.
Andiamo in camera da loro.
Ci pregano di chiudere gli occhi e di aprirli uando lo avrebbero detto loro.
Così facciamo. Cosa si inventeranno ancora?
Al loro via apriamo gli occhi, Fabio è nudo sul letto, in posizione di pecora, Clara ha una cintura con un cazzo nero di grandi dimensioni.
Si avvicina a Fabio, lo unge con del lubrificante, ed in men che non si dica, glielo infila tutto nel culo.
Eravamo veramente impressionati, sarà stato almeno 20 centimetri, se non di più, accolto tutto nel culo.
Comincia a pomparlo, lui si muove come un forsennato, la incita a spingere di più, lei non si fa pregsre, lo insulta, "brutta troia, prendi tutto il cazzo, ti apro tutta".
Godeva il maiale, era eccitante la scena, io allora mi avvicino a Marcella, la comincio a baciare, le tolgo l'accappatoio, la metto sul letto, a fianco dei maiali, e gli lecco la figa.
Lei eccitata, mentre le lecco la figa, pensa bene di avvicinarsi al cazzo di Fabio, e prenderlo in bocca, insomma erano riusciti a coinvolgerci nuovamente.
Fabio gode a prenderlo da Clara, Marcella lo fa godere con la bocca, io faccio godere Marcella con la lingua e Clara gode a inculare Fabio.
Termina cosi il nostro primo e non ultimo incontro.
Mai abbiamo goduto così tanto.













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