Matilde 07-13 - Questo è sesso!

Sono sudatissima, ma anche lui non scherza. Abbiamo proprio le gocce di sudore che ci colano sulla pelle, nonostante l’aria condizionata.
Lui mi piace sempre, sudato o no. Mi basta guardare quelle spalle e quel torace per avere brividi di desiderio. Se poi gli guardo gli occhi... o le mani... vi ho mai detto quanto sono belle le mani di Michele? Non sono da pianista, ma sono di un forte e di un aggraziato assieme che non si può descrivere.
Si accorge che lo sto ammirando. Mi sistema una ciocca di capelli con un gesto bellissimo. Ma lo sa quanto lo desidero?
Poi vedo che mi guarda il seno, sto ancora respirando agitata dopo l’esplosione di prima. I capezzoli sono rimasti duri e non intendono ammorbidirsi... Adesso, se mi bacia, gli salto addosso e m’impalo su quel bel cazzo duro.
Le mie labbra si schiudono quando incontrano le sue, anche per lasciare passare la lingua. Sto tremando e gli cingo la testa con entrambe le mani. Mentre ci baciamo sono in attesa che faccia lui la prima mossa, contrariamente a quello che avrei fatto prima. Questa sera sono venuta sul dildo due volte, ma sono ancora ben lontana dalla pace dei sensi. Ora voglio il cazzo di Michele!
Lui ora si è tolto la camicia, mi è venuto sopra alle tette e me le sta leccando, mentre io contraccambio accarezzandogli l’uccello con dolcezza. Poi, presa da raptus, mi divincolo sotto di lui e vado a leccarglielo, tutto, anche i coglioni. Ma lui, dopo qualche secondo, mi fa smettere: - Amore, non è così che voglio venirti dentro... mi sussurra mentre m’infila due dita dentro la figa, facendomi gemere. Poi, con la lingua, mi ripassa su tutto il solco, compreso il buchetto del culo. È meraviglioso...
Poi mi allarga le gambe, esponendomi completamente a lui. Quindi mi entra dentro con il cazzo, fino alla radice. Boccheggio, quasi non respiro. Questa è la cosa più bella del sesso, quando siamo prese da un cazzo che ci desidera e che appartiene all’uomo che amiamo.
Comincia ad andare su e giù. Lo fa piano, ma ogni volta che si ritrae quasi esce per poi affondarsi completamente. E ogni volta lo desidero sempre di più, gli stringo i fianchi, faccio pressione con l’inguine su di lui andandogli incontro con il bacino a ogni colpo. Bello... che bello!!! Più veloce... ora... più veloce... penso. E lui fa quasi il contrario, come mi avesse sentito ma avesse anche deciso di torturarmi. Sto impazzendo.
- Amore... sei stupendo... sei il mio uomo... l’unico!!!
- Cosa vuoi, Matilde? Dimmi cosa vuoi...
- Ti prego - quasi strillo nel delirio di ciò che mi sta facendo.
- Ti prego di cosa? - insiste lui.
- Più veloce... ancora... oh... sìììì....
- Vuoi che ti fotta più forte? È questo che vuoi?
- Oh, sì, ti prego...
Ora quasi piango. Mi si stanno formando specie di lacrime agli angoli degli occhi.
- La mia bambola da sesso vuole che la scopi forte? Che la chiavi senza senso, come un animale?
- Sì, sìììì... sono la tua bambola da sesso, anche la tua troia... Ma ora scopami, come sei capace di fare... sbattimi forte!!!!
- Va bene - mi dice con voce più dura - eccola qua la mia troietta... ed eccolo qui il cazzo che tra poco la riempirà...
Comincia a muoversi veloce. Dio, che roba... Lo sento muggire, spingere... io mi sento l’orgasmo dietro l’angolo, che arriva... ora....
- Ahhhhhhhhhh!!! Vengo, Michele, vengo..... vengoooooo!!!! - esplodo come una furia sotto i suoi colpi davvero assassini.
Ora piango proprio, perfino lo ringrazio...
- Ok, troietta mia, però adesso mi fai vedere cosa sei capace di fare con quella bocca - mi dice lui estraendo il pene dalla mia figa ancora pulsante.
Sono solo felice di obbedirgli. Con le dita glielo strofino, poi appoggio la lingua sul glande. Con le labbra lo ripasso intero, le balle me le prendo in bocca e le succhio leggermente. Lui geme. Allora passo decisamente alla testa e me la introduco decisa in bocca, come a scoparmi la gola. Sa di figa, la mia figa. Sento la sborra mia che si è sposata con il suo liquidino, questo cazzo è uno sballo e mi ha fatto appena godere.
- Eh, no, cazzo - m’interrompe lui - no, non guardarmi così, amore... non hai fatto nulla di sbagliato... è solo che non voglio venire così...
Mi fa capire che devo mettermi carponi, io eseguo, appoggiando la testa sul letto, per essere del tutto rilassata. Sono pronta a prenderlo ancora, sono pronta a squassarmi ancora e a godere. Questo è sesso!
Lo sento che me lo appoggia poi, quando è sicuro che la posizione è giusto, mi entra con un colpo secco, quasi violento. Io sento come se fossi squartata di piacere, ricomincio a colare dalla figa, lo sento giù per le cosce che tengo un po’ allargate. Cosa c’è di più erotico che essere lì a carponi, i capelli sciolti sul letto e porgere il culo al tuo amante e farsi penetrare all’orgasmo di entrambi?
Con il bacino vado avanti e indietro, incontro al suo movimento.
- Ne hai ancora voglia, vero? Non smetteresti mai di scopare con me, vero? Ora cerco di accontentarti quella fighetta così esigente...
- Sì, amore... lo voglio ancora... sono felice che tu possa ancora scoparmi... lo voglio ancora...
Respiro con difficoltà, lui mi prende per i capelli, senza tirare, solo per costringermi a tirare su la testa e a inarcarmi. Sento quei suoi adorabili coglioni che mi sbattono sul culo a ogni botta. Lui mi pistona sempre più forte, tenendomi per i fianchi, fino a che mugola che sta per venire.
- Anch’io... anch’io... dai... ora....
- Vengo, Matilde... vengooooooo.... Mmmmmmm!!!!!!
Appena sento il primo fiotto di sperma invadermi la vagina, esplodo anch’io come una polveriera, non così forte come prima, ma abbastanza da rimanerne quasi atterriti e da essere sicura di aver dato il massimo. Questo è il quarto orgasmo della serata e nessuno è stato leggero, o esterno. Ho goduto proprio in fondo alla figa...
Subito dopo collassiamo entrambi. Lui giace su di me per un po’, poi si rivolta di fianco. Solo per potermi fare altre coccole.