Matilde 05-11 - Sorpresa in bagno

È sabato mattina 11 ottobre, mi alzo presto. Ieri sera sono tornata a casa abbastanza tardi e quando sono andata a dormire Debra e Michele erano già addormentati. Chissà cosa avevano fatto! Mi sono infilata sotto le lenzuola e dopo pochi secondi dormivo già anch’io.
Vado in bagno e vedo che è nuvoloso e grigio, anzi sta piovigginando. Penso ancora a loro due la sera prima, non vedo l’ora che qualcuno mi racconti qualcosa. Sono indecisa se vestirmi o se tornare a letto. Mi guardo, nuda, allo specchio. Mentre mi esamino, quasi senza accorgermene mi passo le mani sul seno e sui fianchi e questo mi provoca un brivido e un gemito involontario. Mi siedo sullo sgabello, sempre faccia allo specchio e apro le gambe. Dio quanto vorrei che Debra fosse qui e mi toccasse! E quanto vorrei che Michele entrasse con il cazzo duro e me lo infilasse in bocca e spingesse fino a venirmi in gola. Sarebbe un modo per rimediare a ieri sera...
Toccandomi ancora i capezzoli questi diventano duri e il mio respiro diventa un po’ affannoso. Chiudo gli occhi e lascio che una manina scivoli sulla fighetta che sento già umida. Con un dito vado su e giù, senza penetrare, ma cercando di inumidire tutta la fessura. Adesso però ho davvero voglia che qualcuno mi tocchi, o Michele o Debra, o entrambi.
- Mmmmm... sei già qui a quest’ora a toccarti... porcellona!
La voce di Michele che entra in bagno e va a orinare seduto sul water mi sorprende, non l’ho proprio sentito. Senza staccare il dito dalla figa, lo guardo sorridendo.
- Buon giorno, amore. Stavo pensando a te.
- Ah, lo vedo... ma non fermarti... continua... lo sai che mi piace guardarti.
Gli sorrido e riprendo a giocare mentre lui tira lo sciacquone e si fa il bidé, completamente nudo. Quando ha finito si mette in piedi vicino a me e comincia a masturbarsi. Vederlo strusciarsi il cazzo mi eccita ancora di più, ormai sono completamente bagnata, con il dito fradicio mi assaggio gli umori due o tre volte, facendomi mugolare di piacere.
- Ti piace, vero? Ti piace il dolce della tua figa...
- Sì, lo adoro - sussurro - ma mi piace ancora di più quando lo assaggio direttamente sul tuo cazzo.
- Non adesso... voglio vederti venire...
Io gemo un po’ frustrata, perché a questo punto passerei direttamente a farmi scopare da Michele, poi però, presa dal piacere esibizionistico di fargli vedere come godo, comincio a carezzarmi il clitoride con fare assai più deciso.
Michele intanto continua ad accarezzarsi, con gli occhi fissi su di me. Io lo vorrei dentro, perciò non esito a infilarmi due dita e mandarle su e giù con vigore.
- Sì, amore... scopati con le dita... così... per me... Fammi vedere quanto è forte il tuo bisogno di venire...
Ora gemo di continuo, ogni volta che affondo le dita il bacino mi si alza per simulare un coito: e ogni volta con il pollice mi sfioro il bottone. Lo guardo negli occhi, mi ispiro con la sua voglia libidinosa di vedermi godere. E questo mi fa passare il limite.
- Michele... vengo... eccomi... eccomiiiii... ahhhhh! Ahhhhh! - urlo agitandomi sullo sgabello e continuando a scoparmi con due dita.
- Sì, così... così volevo vederti... ora però... vengo anch’io... ahhhhhh! ahhhhh!!! - mi urla Michele sborrandomi in faccia mentre io mi sto godendo convulsamente le ondate di orgasmo.
- Non crediate ch’io non vi abbia sentiti - entra Debra, trovandoci ancora lì, instupiditi, io ancora con le dita dentro - buon giorno... Matilde... ciao, caro. Vedo che siete già in attività... in effetti la giornata dovrebbe conciliare del gran sesso.