Matilde 08-02 - A Debra piace masturbarsi

Dal diario di Michele: «Sono le sette del mattino, mi desto al suono della sveglia e ai gemiti di mia moglie che si masturba nel letto accanto a me. Ha la sua parte di trapunta ammassata tra le gambe spalancate. Ha la mano destra sulla figa e con la sinistra cerca il mio cazzo.
- Mi stai guardando? - mi chiede con voce roca.
- Certo, amore.
Debra va pazza per la masturbazione, specialmente se sono lì io a guardarla. Dopo quell’episodio di Torbole (vedi cap. 20, Matilde 01), c’era stata la grande novità della reciproca esibizione, e per qualche tempo quella mania andò per la maggiore.
Una sera lei era un po’ brilla, sulla terrazza della nostra stanza d’albergo al mare, sdraiati a guardare le stelle. Inaspettatamente lei disse: - Voglio masturbarmi per te.
La guardai allargare le gambe, alzare la gonna e toccarsi la figa. Mi eccitava molto, vedere come si carezzava il clitoride e poi si infilava due dita dentro fino a venire. Il suo essere leggermente brilla la rendeva ancora più sexy.
La mattina dopo ricordo che la svegliai mettendole il cazzo in bocca: lei iniziò subito a pomparmi, ma intanto si strofinava la figa a gambe aperte.
E a chi non piacerebbe? Mi sembrava però che tutta la sua vita sessuale passasse sempre attraverso il masturbarsi per me. Non che non le piacesse scopare, anzi... però c’è stato un periodo in cui di solito prima si faceva da sola davanti a me, poi facevamo l’amore. Era quasi un must quello di chiedermi se la stavo guardando...
Nelle settimane che seguirono quasi ogni mattina succedeva quella scena, e qualche volta durante il giorno mi chiamava in ufficio per dirmi che si stava masturbando, il più delle volte nel suo ufficio. Ed era duro ascoltare quanto lei diceva d’essere bagnata e come si stava sditalinando.
Una notte ho la testa tra le sue gambe e la faccia tutta bagnata dei suoi umori. Dio, se mi piace. La sto leccando da cima a fondo, un po’ succhiandole il clitoride un po’ cercando di infilarle la lingua in culo.
- Mi piace il tuo culo... è bellissimo... mi piace leccarlo!
Lei me lo spinge sempre più sulla faccia, cercando di farsi penetrare dalla lingua.
- Mi piacerebbe infilarti lì qualcosa d’altro...
- Sììì, fallo - mi risponde eccitatissima.
Non è certo la prima volta che facciamo sesso anale, però c’è qualcosa di inusuale, perché lei continua: - Sì, lo voglio anch’io... ma voglio anche il mio dildo davanti...
E senza aspettare replica si alza a prenderlo, assieme a un vasetto di cremina.
- Vuoi avere due cazzi dentro, vero?
- No... anzi, un po’ sì. Ti dà fastidio... che io voglia fare la troia?
- Debra, io sono sempre pronto a fare qualunque cosa che ti faccia godere, dunque non pensare che mi dia fastidio...
Procediamo con i preliminari necessari, spalmo la crema sul dildo e anche sul suo culetto mentre è sdraiata di fianco sul lato del letto, con la testa dove normalmente abbiamo i piedi.
- Lo voglio... lo voglio dentro, amore.
Mi dispongo a lato, glielo appoggio, aspetto si rilassi per bene, poi comincio a spingere dentro il glande nel buchino piccolo, mentre le bacio il collo e le accarezzo il seno da dietro. L’introduzione è lenta ma continua. Ad un certo punto lei alza una gamba, la appoggia alla testata del letto e lì capisco perché ha scelto il lato del letto e quella posizione rovesciata. C’è lo specchio!
Si appoggia il dildo all’apertura della figa e approfittando del va e vieni che le sto imprimendo io dopo un po’ si ritrova con il dildo mezzo infilato. Tra l’altro lo sento benissimo nella sua rigidità così vicina alla mia.
- Stai guardando? - mi chiede.
- Certo, amore... mi stai facendo morire... mi piace quando giochi così.
- Continua a guardarmi.
- Vedo che piace anche a te un casino... Cosa ti piace tanto di questo?
- Pensi che non dovrei...
- No, non lo penso. Mi piace che tu ti faccia godere... solo vorrei sapere cosa è che te lo fa piacere così tanto.
- Tu continua a scoparmi il culo...
- Tu lo hai mai fatto con qualche altro? - le chiedo.
- No, con nessuno dei miei ex. Dai, scopami questo culo, perché non so risponderti. Mi piace e basta. E lo farei solo con te.
- Sei sicura? Pensa se quel dildo fosse il cazzo di un altro uomo... non ti piacerebbe in questo momento?
- Non... non credo... ahhhhhh!
- Io ti sto guardando, ora, amore, ti sto guardando spingerti su e giù questo cazzo sintetico... sei bestiale... e non posso non pensare che ti piacerebbe fare sesso con due ometti contemporaneamente, adesso, mentre ti guardo in quello specchio con i tuoi buchi completamente riempiti...
- Ti vedo e mi vedo anch’io... ahhh... sei vicino amore... ora puoi venire, perché io sono vicinissima...
A quest’invito aumento la violenza dei colpi e la frequenza, sento in modo inequivocabile l’altro intruso e già solo questo mi farebbe godere...
- Sbattiti anche tu, Debra. Voglio vedere come vai a tempo con me. Voglio vederti in tutta la tua foia.
Ora la sento che mi stringe l’uccello dentro alle pareti viscide: è vicina, è vicina...
- Ti sto aspettando, amore. Quando ti vedo godere mi smollo anch’io... ma fai presto, ti prego - la imploro - dai, che ti sto guardando... sto guardando la più bella creatura del pianeta che si sbatte e si agita un cazzo finto nella figa in attesa di avere un orgasmo che sarà un terremoto...
- Ahhhhhhhhh! - è l’inizio delle sue urla, cui presto seguono i miei muggiti di piacere mentre le riempio il culo di sborra».